PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] , al-Qaṣr riassunse le funzioni di centro direzionale: ne vennero espulsi i mercati e insieme la popolazione di origine semitica che li animava, in connessione con la costruzione dei grandi palazzi e delle chiese dei dignitari del nuovo potere. L ...
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GRIFO (Γρύψ, griphus, probabilmente "connesso con la radice indoeuropea "grabh", "afferrare")
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
M. G. Marunti
G. Manganaro
M. G. Marunti
S. I. Rudenko
G. Manganaro
Mostro [...] . A Benī Ḥasan è denominato śrfr, che significa "bruciare", o forse "serpente" (tale denominazione potrebbe indicare l'origine semitica del tipo); in Egitto, quindi il g. non è una credenza popolare, legato alla persona del re, con caratteristiche ...
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SUMERICA, Arte
G. Garbini
Per arte s. intendiamo l'insieme delle manifestazioni artistiche della regione mesopotamica (all'incirca l'odierno Iraq; v. mesopotamica, arte) del periodo protostorico e di [...] (v.), più tardi nel tempio di Shu-Sin a Eshnunna e ancora più tardi a Ishchali (v.), corrispondono ad una mentalità semitica (si pensi ai templi tripartiti della Siria, con il sancta sanctorum nella parte più interna) più che sumerica.
Al tempo della ...
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CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] and Illumination, [London] 1976; Y.H. Safadi, Islamic Calligraphy, London 1978; G. Garbini, Storia e problemi dell'epigrafia semitica, AnnION 39, 1979, suppl. 19; F. Déroche, Les écritures coraniques anciennes: bilan et perspectives, REI 48, 1980, pp ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] metà del III millennio si trovano statue maschili e femminili con chiara ed evidente caratterizzazione etnica semitica (teste della Diyala). Questa caratterizzazione è raggiunta sulla base dello stesso processo di semplificazione espressiva delle ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] la c. sono bayt e dār, il cui significato etimologicamente esprime concetti spaziali differenti. La prima parola, da una radice semitica riferita sia alla dimora o tenda dei nomadi sia alla c. dei sedentari, designa uno spazio coperto dove si può ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] i Romani ancora nei tempi di Nerone (Tac., Ann., xv, 43) ed anche certi teorici del Rinascimento. Anche nelle città semitiche in Babilonia e in Assiria, anche in una città dalla forma esterna regolarissima come Khorsābād, o in città adattate al ...
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EPIGRAFE
P. Orsatti
Per e. o iscrizione, considerando qui i due termini come equivalenti, si intende un testo di natura commemorativa, enunciativa o designativa, di solito di non lunga estensione, inciso [...] , fig. 16). Anche la tecnica delle righe in rilievo si riconduce a esempi documentati fin da epoca antica nell'epigrafia semitica.L'esigenza di delimitare lo spazio scritto diede origine, già in tempi relativamente arcaici, all'uso di comprendere la ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] perifrastiche. I verbi si dividono in due classi: forti e deboli; si individua una distinzione di coniugazioni, sul tipo semitico, e si distinguono due modi, perfetto e imperfetto. Nello stadio copto il sistema muta radicalmente e tre o quattro ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] nudi e realizzati senza rispettare il 'canone' di rappresentazione.
L'ascesa al potere di Sargon il Grande, di stirpe semitica, che fonderà un impero di grandi dimensioni ma di breve durata (due soli secoli), porta una rivoluzione in ambito artistico ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...