CAUTES
L. Rocchetti
Dadoforo (portatore di fiaccola) del culto mitriaco accoppiato sempre a Cautopates (v.). La loro origine rimane incerta e non sappiamo se sia persiana, semitica o microasiatica. [...] Ambedue i nomi compaiono nelle iscrizioni spesso come appellativo dello stesso Mitra, ma abbiamo anche dediche singole a C. e a Cautopates. Nei rilievi mitriaci questi due dadofori appaiono ai lati del ...
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RHOUMMAS (῾Ρούμμος)
P. Moreno
Personaggio del I sec. d. C., il cui ritratto è conservato da un'erma del British Museum, di provenienza ignota.
Il nome, di origine semitica, è diffuso in Siria durante [...] l'età imperiale; a tale ambiente si può attribuire anche l'iscrizione greca in esametri che celebra le virtù mistiche del personaggio: "uomo che compì grandi opere di fede con la preghiera".
Il piccolo ...
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Epigrafia semitica (p. 67). - Le massime scoperte epigrafiche degli ultimi quindici anni nel territorio semitico sono: i testi di Mari in Mesopotamia (odierna Tell Ḥarīrī, 11 km. a nord-nord-est della [...] di un profeta, che taluni hanno pensato fosse Geremia.
Scoperte minori sono venute alla luce su tutto il territorio semitico. Sono qui appresso segnalate, a titolo indicativo, alcune delle più notevoli e recenti. Accadico: otto nuovi frammenti di ...
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ELAT (ebr. Ēlat, Ēlōt; Αἰλαϑ, Αἰλων, Αἴλανα; Aila)
M. Avi-Yonah
Città posta sul Mar Rosso, al centro del golfo omonimo (Aelaniticus Sinus), era un importante scalo per il commercio marittimo con l'Arabia [...] meridionale e l'Africa occidentale.
Abitata dalla popolazione semitica degli Edomiti (o Idumei), la città costituì uno degli obiettivi dell'espansionismo israelitico. Salomone vi creò un porto, Eziongeber (v.), la cui identificazione con E., ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] e all'Astarte fenicia, pur non potendosi dedurre una derivazione da questa divinità semitica. Come dea della generazione A. appare, nella tradizione raccolta nella Teogonia (v. 190 ss.) di Esiodo, nata nelle acque di Citera dalla schiuma del mare ...
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HADAD (accadico Adad)
G. Garbini
Dio dell'uragano venerato in Siria. Fondamentalmente affine al dio hurrita Teshup (v.), H. rappresenta l'adattamento semitico del grande dio atmosferico attestato, con [...] frusta; talvolta è accompagnato dalla dea della pioggia. Verso l'inizio del II millennio, popolazioni hurrite e specialmente semitiche occidentali (Amorrei) introducono in Mesopotamia il dio occidentale dell'uragano, che assume il nome di Adad. Anche ...
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BA‛AL ("signore, padrone")
G. Garbini
Nome con cui i Fenici designavano una divinità maschile venerata in Siria col nome di Hadad (v.). B. era il dio della tempesta e dell'uragano, dei monti e della [...] pioggia; il carattere naturalistico di divinità fecondatrice della terra ne rivela l'origine pre-fenicia, non semitica, cosa del resto convalidata dal fatto che la stessa divinità si ritrova, sotto altri nomi, ma con gli stessi attributi, anche ...
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GUDEA (Gù-dé-a "il chiamato")
G. Garbini
Sovrano (ensi "governatore") della città sumerica di Lagash (odierna Tellō), vissuto intorno al 2075 a. C. forse contemporaneamente ai primi re della III dinastia [...] di Ur. G. è il più notevole esponente del rinascimento politico e culturale neosumerico che seguì alla caduta della dinastia semitica di Akkad.
Duplice è l'importanza della statuaria di G., in quanto le numerose opere che lo raffigurano consentono di ...
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SIN (sumerico Suen, scritto ideogrammaticamente en.zu "signore della saggezza"; accadico Sīn)
A. Bisi
Divinità lunare venerata in Mesopotamia particolarmente dai Semiti; la sua figura si confonde con [...] Nanna (o Nannar).
È incerto se il nome S. debba essere considerato originariamente sumerico ovvero adattamento sumerico di una forma semitica; esso appare comunque fin dalla metà del III millennio a. C. (liste di divinità da Shuruppak, v.). S. è ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] che dal III sec. a. C. all'inizio del II sec. d. C. fu dominata politicamente dai Nabatei.
I Nabatei, popolo di origine semitica, emigrando dal deserto dell'Arabia, invasero i regni di Edom e di Moab già nel VI sec. a. C. (secondo il Murray) e nel ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...