(o Tuaregh) Popolazione berbera dell’Africa sahariana diffusa in Algeria, Niger, Mali e Libia. I T. sono tradizionalmente pastori nomadi, ma molti di loro si sono sedentarizzati a partire dal 1960. Il [...] da una morfologia flessiva estremamente complessa: la derivazione nominale e verbale è basata, secondo una caratteristica delle lingue semitiche, su un sistema di radicali consonantiche (da una a cinque), con le quali interagisce una ricca gamma di ...
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. La maggior parte delle popolazioni dell'Africa settentrionale (dalla costa al Sūdān) e orientale (dall'Egitto all'Etiopia e Somalia) appaiono collegate da nessi etnici e linguistici e sono state raggruppate [...] . Ma l'affinità delle lingue sembra argomento sufficiente per sostenere tale connessione.
Indubbio è il nesso linguistico camitico-semitico. Chi ritenga i Semiti originarî dell'Asia (di Arabia, di Siria o di Mesopotamìa) può trarne conseguenze per ...
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È il nome babilonese ed ebraico (\ebraico\) di un'importante città della Babilonia antica, menzionato in Gen., X, 10, quale nome di una delle quattro città più importanti del regno del leggendario re di [...] circa tra le antiche città di Kish e Isin. Questo territorio era abitato quasi esclusivamente da schiatte di razza e di lingua semitiche, mentre la Babilonia meridionale, da Isin al Golfo Persico, era in mano di un popolo di razza e di lingua non ...
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BĪT KHILĀNI (variante assira: bīt khitlāni; detto pure bit hilani)
G. Castellino*
Designazione di un tipo di palazzo della Siria settentrionale, caratterizzato da un portico a colonne che immetteva in [...] termine b. k. è detto proprio della lingua di Amurru, cioè dell'Occidente; ma non essendo khilāni una parola semitica, è stata proposta la sua derivazione dall'hittito khilammar "porta" (J. Friedrich, Hethitisches Wörterbuch, s. v.); H. Th. Bossert ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] perifrastiche. I verbi si dividono in due classi: forti e deboli; si individua una distinzione di coniugazioni, sul tipo semitico, e si distinguono due modi, perfetto e imperfetto. Nello stadio copto il sistema muta radicalmente e tre o quattro ...
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Termine usato in linguistica a dinotare non la mutazione vocalica come prodotto dell'evoluzione storica di un suono, ma la mozione vocalica come prodotto della variazione della stessa vocale all'interno [...] ), né la prodigiosa variabilità delle vocali all'interno del gruppo triconsonantico che forma lo scheletro della parola semitica.
Tutta una serie di esempî, che o hanno conservato o risultano conseguenze delle condizioni di accento indoeuropee ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] e Sade nel secondo. Questi due furono contemporanei: il progenitore di Cristo visse più tardi, e non conosciamo l'esatta forma semitica del nome. Né è certa l'etimologia del nome del profeta, se ebraica, come in Amasia "Jahvè ha portato" (II Cronache ...
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RABBĪ (ebraico e aramaico rabbī, greco ῥαββί, ῥαββεί)
Umberto Cassuto
Titolo onorifico dei dottori ebrei, costituito dal sostantivo rab, "maestro", e dal suffisso pronominale di prima persona singolare: [...] frequenti nella letteratura rabbinica e nel Nuovo Testamento, nel quale il vocabolo appare più volte, sia nella sua forma semitica semplicemente trascritta in caratteri greci come sopra indicato (ad es. Matteo, XXVI, 25, 49), sia sostituito da una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] anni tra il 1956 e il 1963 sulle origini e l’identità dei Semiti (I predecessori d’Israele. Studi sulle più antiche genti semitiche in Siria e Palestina, 1956; Chi furono i Semiti, «Memorie dell’Accademia dei Lincei», s. VIII, 1957, 8, pp. 1-51; The ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] v.; la più antica è la siriaca del sec. II d. C.) possiamo però ricostruire tracce di quest'arte narrativa nell'Oriente semitico attorno al sec. VI-V a. C., e al tempo stesso avanzare non troppo arrischiate ipotesi su possibili rapporti assai antichi ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...