È la dea greca dell'amore, nel significato più largo della parola; poiché essa impersona l'attrazione delle singole parti dell'universo l'una verso l'altra, per conservare e per procreare; simboleggia [...] l'immagine di questo dolore, specialmente nel mito e nella festa del bell'Adone (v.), 'Αδωνις, sórti peraltro in territorio semitico, e che in molti luoghi della Grecia, come in Atene stessa, troviamo congiunti col rituale di Afrodite. Con speciale ...
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ZOLLI, Eugenio (propr. Israel Zoller)
Giovanni GARBINI
Ebraista ed esegeta biblico, nato a Brody (nella Polonia già austriaca) il 7 settembre 1881, morto a Roma il 2 marzo 1956. Mutò il cognome Zoller [...] fu prof. incaricato di lingua e letteratura ebraica nell'università di Padova dal 1926 al 1938; dal 1945 al 1951 fu prof. incaricato di ebraico e lingue semitiche comparate nell'università di Roma (dopo aver tenuto per un anno l'incarico di epigrafia ...
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LASTA (etiopico: Lāstā; A. T., 116-117)
Enrico Cerulli
Regione montuosa dell'Etiopia centrale. Fu il centro dello stato abissino nel Medioevo durante il regno della dinastia degli Zāguē (secoli XII e [...] Zāguē, cede il primato allo Scioa. Da allora gli Agau del Lasta si sono andati assimilando alle popolazioni di lingua semitica, tanto che oggi soltanto nuclei non numerosi parlano l'agau (hamir). Politicamente il L. non ha nemmeno conservato capi ...
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IFĀT
Enrico Cerulli
. Regione dell'Etiopia Sud-orientale ai margini dell'altipiano scioano e nella bassa valle del Hawash. L'Ifāt, che gli scrittori arabi chiamano Wifāt o anche Awfāt, appare nella [...] a sud nell'Adal. Ancor oggi una parte della popolazione dell'Ifāt è musulmana e parla l'argobba, lingua semitica del gruppo etiopico (v. etiopia: Lingue; giabarti). Il capo indigeno dell'Ifāt musulmano, dipendente dal governatore abissino cristiano ...
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Nella religione cristiana, con il nome di f., seguito da specificazioni diverse, vengono denominati gli appartenenti ad alcuni istituti maschili di vita consacrata, così come con il nome di figlia, seguito [...] 32); inoltre «vero» (Giovanni 5, 20) e «primogenito di tutta la creazione» (Colossesi 1, 15).
F. dell’uomo Locuzione semitica (ebr. ben ādām), equivalente a «essere umano, uomo», che assume un significato messianico in alcuni testi biblici e apocrifi ...
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HALÉVY, Joseph
Yoseph Colombo
Orientalista e archeologo, nato ad Adrianopoli il 15 dicembre 1827, morto a Parigi il 7 febbraio 1917. Nel 1868 si recò in Abissinia per compiervi un'indagine sulle condizioni [...] Società asiatica. Pubblicò la Revue sémitique d'épigraphie et d'histoire ancienne (1893-1914), e opere e articoli in gran numero nei più svariati campi della filologia semitica; fu uno dei primi a iniziare il deciframento delle iscrizioni numidiche. ...
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MULLER, David Heinrich
Semitista austriaco, nato a Buczącz in Galizia il 6 luglio 1846, morto a Vienna il 23 dicembre 1912. Fu dal 1885 professore in quella università. Rivolse la sua attività soprattutto [...] in Sitzber. Ak. Wien, XCIV, 1879; la Ṣifah, Leida 1884-91, voll. 2), gli Epigraphische Denkmäler aus Abessinien (Vienna 1894), l'illustrazione dei Südarabische Altertümer im Kunsthistor. Hofmuseum (1899), e molti altri scritti di filologia semitica. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] «un insopportabile guazzabuglio», laddove la critica più avvertita, non solo musulmana, vi reperisce i segni più evidenti dell’estetica semitica che, nelle sue regole e nei suoi modi di espressione, risulta molto diversa da quella europea e che deve ...
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Harar
(o Harer) Città dell’Etiopia. Fondata fra il 7° e l’11° sec., nel 16° sec. fu la capitale del regno islamico di Adal e sotto Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi toccò il suo massimo splendore. Grande centro [...] dal figlio Tafari, il futuro Haile Selassie I, H. entrò in declino nel 20° sec. con lo sviluppo di Diredaua. Fu sede di un governatorato dell’Africa orientale italiana. Celebre la città antica, con le sue 110 moschee e una propria parlata semitica. ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] un’unica famiglia, chiamata congo-sahariana.
La famiglia afroasiatica presenta cinque rami. Il primo, l’egiziano, è estinto. Del semitico sono parlate varietà di arabo in A. settentrionale e amarico, tigré, tigray e altre in Etiopia. I rimanenti rami ...
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semitico
semìtico agg. [der. di semita, sul modello del ted. semitisch] (pl. m. -ci). – Relativo a un gruppo di lingue (accadico, fenicio, ebraico, aramaico, arabo, etiopico, ecc.), parlate da popolazioni antiche e moderne dell’Asia sud- occidentale...