PASTORIZIA
Elio MIGLIORINI
Renato BIASUTTI
Aristide CALDERlNl
Gino LUZZATTO
. Forma di sfruttamento del suolo, comune nelle zone povere di pioggia dove prevale una vegetazione steppica, e in quelle [...] pastorale primitiva è la grande famiglia patriarcale, che è effettivamente tipica di alcuni gruppi pastorali molto evoluti, Semiti, Turchi. Nell'Africa, invece, e anche nell'Asia orientale interna, molti gruppi pastorali possiedono uno statuto ...
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. La maggior parte delle popolazioni dell'Africa settentrionale (dalla costa al Sūdān) e orientale (dall'Egitto all'Etiopia e Somalia) appaiono collegate da nessi etnici e linguistici e sono state raggruppate [...] lingue sembra argomento sufficiente per sostenere tale connessione.
Indubbio è il nesso linguistico camitico-semitico. Chi ritenga i Semiti originarî dell'Asia (di Arabia, di Siria o di Mesopotamìa) può trarne conseguenze per quel che concerne la ...
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Equitazione
Caterina Vagnozzi
La storia
Testimonianze sulle origini di allenamento e addestramento
Nel 1834 il giovane archeologo francese Charles Texier scoprì presso Boõazköy, sull'altopiano dell'Anatolia [...] da protezioni in cuoio sopra il ginocchio e lungo lo stinco.
Furono probabilmente gli hyksos, popolazione di pastori nomadi semiti, a introdurre il cavallo in Egitto intorno al 17° secolo a.C. Come confermano le raffigurazioni, il cavallo utilizzato ...
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SUMERICA, Arte
G. Garbini
Per arte s. intendiamo l'insieme delle manifestazioni artistiche della regione mesopotamica (all'incirca l'odierno Iraq; v. mesopotamica, arte) del periodo protostorico e di [...] . Questa si affermerà nella maniera più piena nel periodo accadico, che (pur essendo caratterizzato dal predominio politico dei Semiti: v. accadica, arte), rappresenta in realtà il momento più alto di una cultura figurativa totalmente sumerica nelle ...
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Sacrificio
Enrico Comba
Il sacrificio consiste in un atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un'entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, [...] secondo cui il totemismo costituirebbe una fase attraverso cui tutte le culture umane, compresi gli antichi semiti, sarebbero necessariamente passate risulta insostenibile. Inoltre, la fonte storica più interessante sulla quale Robertson Smith basava ...
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TEL ABU SALABIKH
E. Merluzzi
TELL ABŪ ṢALĀBĪKH. – Centro della Mesopotamia meridionale risalente al IV-III millennio a.C., il cui toponimo antico non è stato ancora identificato con certezza. E costituito [...] in alcuni testi amministrativi di T. A. S., che denunciano già in epoca protodinastica una considerevole presenza di Semiti nella Mesopotamia meridionale.
Bibl.: R. D. Biggs, D. P. Hansen, Inscriptions from Tell Aba Salabikh, (OIP, 99), Chicago ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] di componenti asiatiche nell'Europa orientale e dalla comparsa del tipo orientale caratteristico per Camiti e Semiti nella parte occidentale della regione mediterranea.
Tipi antropologici. - I lavori dedicati alla determinazione sistematica del ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] ", ejnq̂m "pelle", znq̂f "sangue" e simili derivino da una forma qatál. La parola eg. j.enbq̂ "muto" metatesi di 'lm, corrisponde al sem. 'af‛ḡl; we 'ṣ-́ṣ.et "verde (delle piante)" al tipo qatlal per i colori; ‛š‛š "gola", ‛n‛n "gola", ṣq̂'ṣe' "testa ...
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SINOTTICI, VANGELI
Alberto Pincherle
. Il fatto della molteplicità, ma anche sostanziale unità dei Vangeli ha ben presto destato l'interesse della Chiesa e spinto, per es., Eusebio di Cesarea a redigere [...] . Paolo). Questa teoria - in sostegno della quale si adducono le capacità mnemoniche e le abitudini scolastiche degli Ebrei e dei Semiti e Orientali in genere - fu accolta, con modificazioni, ancora da B. F. Westcott (1860), G. Wetzel (1883), C. Veit ...
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LIBANO, Grande (ebr. Lĕbānōn; gr. Λίβανος; lat. Libănus. La connessione del nome con le radici l-b-n "essere bianco", un tempo generalmente ammessa, è oggi contestata e si ritiene che esso sia di origine [...] Ba‛al del Libano", di cui è testimonianza un'iscrizione del sec. VIII o VII a. C., trovata a Cipro (Corpits Inscr. Sem., I, 5). Esso dovette essere portato a Cartagine dai coloni di Tiro, poiché anche colà è attestato un promontorio Libano e il culto ...
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-semia
-semìa [der. del gr. σῆμα «segno», sul modello di composti come εὐσημία «pronostico, segno favorevole», ϑεοσημία «segno celeste»]. – Secondo elemento di alcune parole composte formate modernamente nella terminologia linguistica, come...