ANDERLINI, Pietro
Elena Povoledo
Nato a Firenze e ivi operante nella prima metà del secolo XVIII, fu pittore a fresco di prospettive e decorazioni architettoniche oggi per la maggior parte perdute; [...] quella dipinta da altro artista nel 1748 per l'Olimpiade di L. Leo e riutilizzata nel '52 per la Semiramide Riconosciuta di A. Vivaldi.
Un suo progetto architettonico (con arco) di gusto scenografico è conservato al Gabinetto dei disegni ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] quale vi fu una sollevazione dell’A.; Shamshi-Adad V (823-10) riuscì a domarla solo in parte, lasciando l’impero a Semiramide, reggente per il figlio. Tiglatpileser III (745-27) riuscì a riportare l’A. a grande splendore (v. fig.), seguito da Sargon ...
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OPIS (sumerico UḪ(ki); accadico Akshak, Upi; ῏Ωπις)
A. Bisi
Antica città mesopotamica. Il luogo della città è unanimemente riconosciuto nelle vicinanze di Seleucia, città fondata da Seleuco I Nicatore [...] che congiungeva la città con Sippar e che dagli autori classici (Strabone) viene chiamata "muro medo" o "muro di Semiramide". Non ne rimane però, nessuna testimonianza archeologica; resta del pari un'ipotesi che il dio lunare Sin abbia avuto qui ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] eius CCCCLXXX stadiis concluditur"), alcuni momenti della sua storia ("Distructa est a Mediis et Caldeis et reparata est a Semiramide regina") e si accenna alla conquista e alla distruzione di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor e al saccheggio del ...
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Vedi SPHYRELATON dell'anno: 1966 - 1997
SPHYRELATON
R. Hampe
Terminologia entrata in uso nel linguaggio archeologico per indicare un determinato genere di materiale lavorato a martello, in lamina di [...] greci. Sphyrèlata erano le tre statue colossali e un tavolo avanti ad esse nel tempio di Zeus (Belus) eretto da Semiramide (Diod., ii, 9); la klìne della tomba di Ciro (visitata da Alessandro) aveva piedi coperti da lamiera aurea martellata πόδες ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] All'epoca il F. dipingeva ancora per Lorenzo di Pierfrancesco: in una lettera del 25 nov. 1495, la moglie di Lorenzo, Semiramide, scrive che il pittore era atteso alla villa del Trebbio, "per dipingere certe cose a Lorenzo" (Mesnil, 1938, p. 210), e ...
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BORSATO (Borsatto), Giuseppe
Nicola Ivanoff
Figlio di Marco, pittore d'ornati anch'egli, nacque a Venezia nel 1770; nel 1791-92 figura iscritto all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò prospettiva [...] Luca (disegno al Museo Correr). Allo stesso anno sono datate due pitture nella coll. Treves raffiguranti scene delle opere Semiramide e Danae. Nell'anno seguente decorò in stile neopompeiano la sala dei pranzi di corte in palazzo reale, anche oggi ...
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CANOPPI, Antonio
Stefan Kozakiewicz
Figlio di Giovanni e di Gioconda Carretti, nacque a Modena il 4 apr. 1769 e fu battezzato nella parrocchia di S. Giorgio, chiesa immediatamente adiacente al palazzo [...] Spontini (1829) e per l'opera Uccello del fuoco. Fupure autore di decorazioni per il Flauto magico di Mozart e la Semiramide di Rossini, e progettò il sipario del Gran Teatro di Pietroburgo nel restauro dell'edificio dopo l'incendio del 1818, con la ...
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TELL HALAF
P. E. Pecorella
Località dell'alta valle del Khabur (antica Guzana), scavata da M. von Oppenheim nel 1911-13 e nel 1929. In strati sconvolti da costruzioni del I millennio, l'Oppenheim trovò [...] a Adad-nirari II nell'894 e per essere stata bruciata durante la repressione della rivolta all'epoca di Shammuramat (Semiramide) reggente per Adad-nirari III.
Bibl.: M. von Oppenheim, Der Tell Halaf. Eine neue Kultur im aeltesten Mesopotamien, Lipsia ...
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CERIBELLI, Cesare Costantino Raimondo
Antoniette Le Normand
Figlio di Natale, fabbricante di apparecchi a gas, e di Teresa Vighi, nacque a Roma l'11 luglio 1841. Apprese a scolpire dai Tadolini e da [...] di donna, marmo, vendite del 18 genn. 1892,n. 100, del 7 giugno 1901, n. 97, e del 18nov. 1901, n. 30; Semiramide,busto, terracotta, vendita di M.me B., 20marzo 1902, n. 116; La Repubblica, profilo, vendita del 12 febbraio del 1903, n. 75.
Fonti ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
sinfonia
sinfonìa s. f. [dal gr. συμϕωνία «accordo di suoni», comp. di σύν «con, insieme» e ϕωνή «suono»]. – 1. a. poet. Complesso armonico di suoni e voci: dì perché si tace in questa rota La dolce s. di paradiso Che giù per l’altre suona...