STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] da riportare a un'analisi linguistica globale del testo. La dissoluzione della s. si accentua ancor più con la semiologia, per la quale il discorso linguistico è soltanto la rappresentazione di un'intricata dialettica di significati. I vari elementi ...
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GLOTTODIDATTICA
Renzo Titone
. Natura e ambito. - Il termine g., di derivazione greca, è stato saltuariamente usato in alcune pubblicazioni europee (di paesi mitteleuropei ed est europei) del nostro [...] linguistica strutturale e generativistica, a cui si affiancano la psicolinguistica, la socio- e antropolinguistica, la semiologia, la cibernetica con la teoria dell'informazione, recentemente inserite nel quadro della teoria generale dei sistemi ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] , pertanto, pur escludendo solo per ragioni di opportunità altre direzioni d'indagine (per le quali si rinvia alle voci semantica e semiologia, App. IV, iii, pp. 298 e 301), non può che privilegiare il contributo che su tale nozione ha apportato la ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] ad accoglierlo e in mancanza dello strumento destinato a tracciarlo, il segno non potrebbe esistere. Infine, l'attività semiologica è illustrata dall'esercizio concreto del corpo e della mano, come pure dalla presenza di uno specialista, lo scriba ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] distinto per un suo atteggiamento particolare: egli è stato meno sensibile ai richiami del formalismo, dello strutturalismo, della semiologia letteraria. Nel suo insegnamento il F. ebbe sì un atteggiamento di massima apertura, tale da favorire nella ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] non solo in termini descrittivi ma anche in termini di analisi e critica ideologica, sconfinando quindi nella semiologia e nella sociologia della comunicazione.
4. Strutture e significato sociale nell'interazione verbale
Se ci si pone dalla ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] in chiave tematica di questa disciplina, conosce oggi un certo risveglio d'interesse grazie a una lettura in senso semiologico, tale da consentire un confronto tra il linguaggio della letteratura e il linguaggio dell'inconscio. È anche probabile che ...
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semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....
semiologico
semiològico (o semeiològico) agg. [der. di semiologia, semeiologia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne la semiologia o semeiotica medica: rilievi s.; studî s.; dati semiologici. 2. Relativo alla semiologia linguistica: ricerche semiologiche.