Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] generale del fenomeno o appuntandosi su aspetti circoscritti come il punto di vista e il ruolo dello spettatore.La nascita della semiologia del cinema. ‒ Si è accennato a Le cinéma: langue ou langage? di Metz per il suo valore di testo fondativo ...
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Mitry, Jean
Lorenzo Dorelli
Nome d'arte di Jean-René-Pierre Goetgheluck Le Rouge Tillard des Acres de Presfontaines, storico, teorico e regista cinematografico francese, nato a Soissons (Aisne) il 7 [...] di storia ed estetica del cinema all'IDHEC; dopo aver insegnato all'università di Montreal, tenne dei corsi di estetica e semiologia del film presso la Sorbonne.Studiò ai licei Janson-de-Sailly e Buffon di Parigi, dove nel 1923 cominciò a lavorare ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] e del cineasta greco Theo Anghelopulos.
Bibliografia
Ch. Metz, Essais sur la signification au cinéma, Paris 1968 (trad. it. Semiologia del cinema, Milano 1989).
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film, Torino 1995, pp. 36-37.
J. Aumont, M ...
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Piano-sequenza
Elena Dagrada
La parola
L’espressione plan-séquence nacque in Francia intorno al 1949, quando André Bazin*, scrivendo la prima edizione del suo volumetto dedicato a Orson Welles, pubblicato [...] ciò che si intende per sequenza – e conseguentemente per p.-s. – sarebbero stati pochi anni dopo gli studi di semiologia del cinema e narratologia filmica. Fu Christian Metz*, in particolare in un saggio del 1966 intitolato La grande syntagmatique du ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] tipo di studi contribuì negli anni Sessanta ‒ decennio di grande rilievo per il moderno cinematografico ‒ la prospettiva semiologica (v. semiologia e teorie del cinema), anticipata dal lavoro di riviste come "Les temps modernes" (fondata nel 1946 da ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] , del film (Story and discourse, 1978; trad. it. 1981; Coming to terms, 1990). Ancora da una prospettiva semiologica, Gianfranco Bettetini (1979) si è occupato approfonditamente della questione, studiando le modalità tecniche e pratiche con cui il t ...
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8 1/2
Mario Sesti
(Italia/Francia 1962, 1963, bianco e nero, 138m); regia: Federico Fellini; produzione: Angelo Rizzoli per Cineriz/Francinex; soggetto: Ennio Flaiano, Federico Fellini; sceneggiatura: [...] di maggiore trasparenza sulla latente autoriflessività del linguaggio cinematografico (sulla quale si concentrarono da subito le attenzioni della semiologia). È anche il film che segna una sorta di zenit creativo del rapporto tra il regista e il ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] in italiano nel 1980 con il titolo Cinema e psicanalisi), nato in ambito semiotico e in particolare di quella semiologia del cinema di cui Metz era stato fino ad allora il maggiore rappresentante. La teoria psicoanalitica (Psychoanalythic Film Theory ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] della forma, in "Bianco e nero", 1971, 7-8).
Ch. Metz, Essais sur la signification au cinéma, Paris 1968 (trad. it. Semiologia del cinema, Milano 1972).
R. Barthes, Le troisième sens: notes de recherches sur quelques programmes de S.M. Eisenstein, in ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] realtà' auspicata non si sa quanto ironicamente da Pier Paolo Pasolini, non senza rapporto con il cinema) risparmiato ai semiologi della nuova arte. Altre variabili sono proprie del film, per es. le scene girate più volte diversificando le posizioni ...
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semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....
semiologico
semiològico (o semeiològico) agg. [der. di semiologia, semeiologia] (pl. m. -ci). – 1. Che concerne la semiologia o semeiotica medica: rilievi s.; studî s.; dati semiologici. 2. Relativo alla semiologia linguistica: ricerche semiologiche.