Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] puo affermare nulla salvo quel che si ritrova in questa conoscenza stessa, salvo cioè quel che, nell'oggetto, è pertinente per la struttura semiotica sulla quale essa si fonda: così di ‛un u che sia a', per esempio, non può affermarsi se non che è un ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] of the theory of signs, 1938), aveva distinto le tre discipline, sintattica, s. e pragmatica, in cui si articola la semiotica. Sulla base dell’assunto che la s. è la disciplina che studia il rapporto tra le espressioni linguistiche e ciò a cui ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] . 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298), che per la sua stretta connessione alla logica e i suoi rapporti con la semiotica (App. III, ii, p. 697) e la semiologia (App. IV, iii, p. 301) merita una trattazione autonoma (v. in questa Appendice). L ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] in Europa già a partire dal 19° sec. sui rapporti fra lingua, pensiero e realtà, ma soprattutto la semiotica, la linguistica, la filosofia del linguaggio, la teoria della letteratura e, successivamente, la teoria della t. hanno progressivamente ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] , mentre la filosofia empiristica di J. Locke (cui si deve, nel suo Saggio sull’intelletto umano, l’introduzione del termine ‘semiotica’ per indicare la teoria dei s.) mira a indagare i rapporti tra cose e idee, considerando le idee come s. delle ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] portano a ripensare lo statuto di alcune proprietà tipiche delle lingue vocali a partire da una più ampia prospettiva semiotica.
L’acquisizione delle lingue dei segni e l’educazione bilingue
Studi condotti sull’acquisizione di diverse lingue dei ...
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Tradizionalmente considerata un tropo, la sineddoche (dal gr. synekdokhḗ, da syn «con, insieme» e ekdékhomai «ricevo, prendo», che i latini traducono con conceptio, intellectio) è una figura retorica che [...] quarto del Novecento, la discussione sulla distinzione tra metonimia e sineddoche si è rianimata intorno a fondamenti logici e semiotici (Eco 1984). Ad es., la differenza tra (5) e (6)
(5) bere una bottiglia [metonimia contenente-contenuto]
(6) bere ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] social semiotic. The social interpretation of language and meaning, London, Arnold (trad. it. Il linguaggio come semiotica sociale. Un’interpretazione sociale del linguaggio e del significato, Bologna, Zanichelli, 1983).
Spitzer, Leo (2007), Lingua ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] , a cura di R. Antonelli, Firenze, La Nuova Italia, 1992).
Eco, Umberto (1984), Metafora e semiosi, in Id., Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino, Einaudi, pp. 141-198.
Gruppo μ (1970), Rhetorique générale, Paris, Larousse (trad. it. Retorica ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] voll.
Bianchi, Claudia (2009), Pragmatica cognitiva. I meccanismi della comunicazione, Roma - Bari, Laterza.
Eco, Umberto (1984), Semiotica e filosofia del linguaggio, Torino, Einaudi.
Gruppo μ (1970), Rhetorique générale, Paris, Larousse (trad. it ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica in generale, strettamente legata alla gnoseologia....
semiotico
semiòtico agg. [der. di semiosi, secondo il gr. σημειωτικός] (pl. m. -ci). – Della semiosi, relativo alla semiosi: processo s.; anche, relativo alla semiotica: gli studî semiotici.