Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] tutti i sistemi di segni creati dall'uomo. Peirce, tuttavia, sviluppò le sue nozioni indipendentemente dal modello linguistico. La sua semiotica si fonda in primo luogo sulla divisione dei segni in tre categorie fondamentali: le icone, gli indici e i ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] nel campo della logica e le ricerche di un'adeguata teoria della conoscenza indussero infine P. alla costruzione di una semiotica o teoria dei segni, in cui convergono molteplici aspetti delle sue indagini; il processo di pensiero, colto a livello ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] poi il rapporto privilegiato con Jurij Lotman, che già nel 1967 vi pubblicò un suo intervento.
L’interesse di Corti per la semiotica si sviluppò almeno sino agli anni Ottanta: nel 1970 per le edizioni ERI di Torino pubblicò con Segre I metodi attuali ...
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PIORRY, Pierre-Adolphe
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Poitiers (Vienne) il 31 dicembre 1794, morto a Parigi il 29 maggio 1879. Studiò a Parigi, ove ebbe la laurea nel 1816; divenne prima allievo [...] Trousseau nella clinica dell'Hôtel-Dieu. Pubblicò una serie di studî su varî argomenti di clinica medica, un trattato di diagnostica e di semiotica (voll. 3, Parigi 1836-37) e un trattato di medicina pratica e di patologia medica (voll. 9, 1842-51). ...
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Comunicazione e cognizione
Stefano Gensini
Il modello corrente della comunicazione
Chi, verso la fine del primo decennio del 21° sec., provi a interrogare Internet, dando come chiave il termine comunicazione, [...] artificiali ma anche da quella di specie animali, pur evolute, differenti da Homo sapiens sapiens.
A linguisti generali e semiotici come Tullio De Mauro e Umberto Eco, ma anche a sociolinguisti ed etnolinguisti come Dell Hymes, Michael A.K. Halliday ...
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Vedi PREISTORICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PREISTORICA, Arte (v. vol. VI, p. 434)
S. Tusa
Un rinnovato interesse per la preistoria e un generale successo dell'ottica interattiva fra specificità diverse [...] in Val d'Aosta e di Sion in Svizzera.
L'etnologia, la storia delle religioni, la paletnologia e la semiotica interagiscono ormai nelle varie teorie che molti autori, sia occidentali sia orientali, propongono all'attenzione del pubblico mondiale per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Quello che noi chiamiamo meraviglioso o fantastico è per i medievali una delle dimensioni del soprannaturale, [...] e sugli Scribi
Liber monstrorum de diversis generibus
Il Medio Evo, età felice in cui il Senso aveva ancora senso, “età semiotica per eccellenza” come qualcuno ha detto [J. Kristeva], sa “leggere” al di là del testo naturale, che per noi è ormai ...
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Mulvey, Laura (propr. Laura Mary Alice)
Victoria Harriet Duckett
Teorica del cinema, sceneggiatrice e regista cinematografica inglese, nata a Oxford il 15 agosto 1941. Famosa per il saggio Visual pleasure [...] sono invece il prodotto dell'inconscio maschile, che proietta le sue fantasie e ansie sull'immagine femminile. La teoria semiotica utilizzata dalla M. permette quindi all'immagine di funzionare quale segno di qualcosa d'altro, spostando l'attenzione ...
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Pynchon, Thomas Ruggles jr
Pynchon, Thomas Ruggles jr. ‒ (n. Glen Cove, N.Y., 1937) tra i maggiori artefici del romanzo postmoderno, punto di riferimento stilistico di molti autori contemporanei, più [...] e l'intricata molteplicità di personaggi, è l'entropia generata dal collasso delle comunicazioni: una confusione semiotica che P. rende sulla pagina sovrapponendo virtuosisticamente generi e linguaggi, cultura alta e cultura di massa, rielaborandoli ...
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simbolo
Fiorangela Oneroso
Nell’ambito della psicoanalisi si parla di simbolo nel senso di una produzione dell’inconscio. Esso è inteso originariamente da Sigmund Freud come la rappresentazione manifesta [...] ; oggetto transizionale; psicoanalisi; sogno] Il termine simbolo compare in molti contesti: nella filosofia, nella semiotica, nella linguistica, nell’estetica, nell’antropologia, nella psicoanalisi, nel semplice uso colloquiale. Etimologicamente la ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica in generale, strettamente legata alla gnoseologia....
semiotico
semiòtico agg. [der. di semiosi, secondo il gr. σημειωτικός] (pl. m. -ci). – Della semiosi, relativo alla semiosi: processo s.; anche, relativo alla semiotica: gli studî semiotici.