crucciare
Freya Anceschi
. - " Causare dolore ", " affliggere ", " indispettire "; nella forma attiva, il verbo è documentato, oltre che in Fiore LXIV 10 e CLXI 14, solo nell'Inferno: Guiglielmo Borsiere... [...] gravi di quelli stabiliti per i peccatori di malizia; Giove... / crucciato prese la folgore aguta (XIV 53); Iunone era crucciata / per Semelè contra 'l sangue Tebano (XXX 1); [Virgilio] crucciato quasi a l'umana natura (Pg XXII 39).
Nel Fiore è di ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] scorta nelle parole di Ismeno in Theb. IX 434-439 (cfr. specialmente " clamatus sacris ululatibus amnis " e " stipatus caedibus "). In Pd XXI 5-6 quale / fu Semelè quando di cener fessi, insieme con If XXX 1-2 Nel tempo che Iunone era crucciata / per ...
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Nome dato dai Romani a tutte le feste orgiastiche del culto orfico-dionisiaco (in gr. τὰ βακχεῖα; v. dioniso; misteri; orfismo); in special modo però usato per designare quei misteri dionisiaci che, dalla [...] Magna Grecia: essi consistevano in feste notturne che si tenevano tre volte all'anno nel bosco di Stimula (nome latino di Semele), presso l'Aventino (cfr. Ovid., Fasti, VI, v. 503 segg.) e alle quali partecipavano soltanto onorate matrone romane. In ...
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TINDAREO (Τυνδάρεως, Tundareus, Tyndareus, Tyndarus)
C. Saletti
Figlio di Oibalo, re spartano, e della naiade Bateia (Apollod., ii, 21) o, secondo altra tradizione, di Gorgophone (Apollod., ii, 13.21), [...] di Kadmos a Bonn (1216, 1-14), in un cratere del Pittore di Nildas a Vienna (2000), in un cratere del Pittore di Semele a S. Agata de' Goti (Collezione Mustilli), in una pelìke del Pittore di Kiev all'Ermitage di Leningrado (St. 2188). In una tazza ...
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PRIMATICCIO, Francesco
Aldo Foratti
Pittore, scultore e architetto, nato a Bologna fra il 1504 e il 1505, morto a Parigi nel 1570. Scolaro d'Innocenzo da Imola e poi del Bagnacavallo, nel 1526 egli [...] attività. Finita la Galleria di Francesco I (lasciata in tronco dal Rosso), con i due miti di Danae e di Semele, decorò la sala e il gabinetto del re, di cui si conservano soltanto alcuni schizzi. Delle sei composizioni mitologiche nel vestibolo ...
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PHUPHLUNS
G. A. Mansuelli
Divinità etrusca corrispondente al Dioniso greco e al Liber latino. Essa è menzionata sul fegato di Piacenza e, presumibilmente, è da mettersi in rapporto con la città di Populonia [...] Hermes-Turms alle ninfe. Come giovinetto ignudo è rappresentato in E. S., lxxxiii (da Vulci), abbracciato e baciato dalla madre Semele-Semla, in presenza di un satirello e di Aplu-Apollo; Ph. reca qui una collana con bulle. Altro episodio mitico (E ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] Black-fig., 39, 15. Cratere di Lydos: A. Rumpf, Sakonides, tav. 21 s.; J. D. Beazley, op. cit., 108, 5. Coppa con Dioniso, Semele e m.: C. V.A., Napoli, tav. 21 ss.; J. D. Beazley, op. cit., 203, 1. Anfora della Bibliothèque Nationale del Pittore di ...
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DERVENI
P. Themelis
G. Calcani
Località della Macedonia, c.a 10 km a SO di Salonicco. Nel 1962, durante i lavori per la costruzione della strada Salonicco-Lankadà, venne fortuitamente scoperto a D. [...] dei brani sopra citati (Bacch., 1079 ss.) Dioniso richiama dal sonno Agave, la figlia del re di Tebe Cadmo, sorella di Semele, che, invasata dal dio, ucciderà insieme alle sue compagne il proprio figlio Penteo. Sarà questa la vendetta di Dioniso sui ...
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GIUVO (Giovio, Giovo, Juvo), Niccolò
Anna Laura Saso
Estremamente esigue sono le notizie riguardanti la biografia di questo letterato napoletano. Nato a Napoli intorno al 1680 da una famiglia umile, [...] dignità letteraria autonoma. Tra questi ricordiamo: Il Radamisto stampato a Venezia nel 1707, L'Agrippina (Napoli 1708), La Semele (Piedimonte 1711), La Cassandra indovina (ibid. 1711), il rifacimento del libretto dell'abate F. Silvani Il comando non ...
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ossitono
Ghino Ghinassi
Nelle parole o., cioè accentate sull'ultima sillaba di origine latina, l'uso dantesco non presenta divergenze sostanziali dall'uso moderno. Si può osservare, tutt'al più, in [...] 122; ma Èttore, Pd VI 68), Polinestòr (Pg XX 115), e infine Cliò (XXII 58), e la serie dei nomi in -è: Penelopè (If XXVI 96), Semelè (XXX 2, Pd XXI 6), Caliopè (Pg I 9), Niobè (XII 37), Climenè (Pd XVII 1), Letè (If XIV 131 e 136, Pg XXVI 108), ecc ...
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semel
sèmel (o sèmell; pop. tosc. sèmelle) s. m. [dal ted. Semmel, che è dal lat. mediev. simila «panino», lat. class. simĭla «semola»]. – Panino di fior di farina molto leggero e soffice, adatto a essere inzuppato nel caffè e latte (o nel...
semel in anno licet insanire
(lat. «una volta all’anno è lecito far pazzie»). – Nota sentenza, divenuta proverbiale nel medioevo, che si cita (spesso in forma abbreviata, semel in anno) per scusare follie passeggere, e generalmente innocue,...