Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] e, nella maggior parte dei casi, incompleto, sia dal punto di vista fonetico-fonologico che da quello lessicale e semantico. Tale fatto ha stimolato una serie di studi miranti a indagare la presenza di eventuali differenze fra le strutture neuronali ...
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Forma di scrittura composta di disegni di oggetti (pittogrammi), assunti con valore significativo ora aderente e immediato ora simbolico e astratto. Differentemente dai geroglifici, nessuno dei disegni [...] ha valore puramente fonetico, quindi il contenuto semantico può essere inteso anche da individui che parlino lingue diverse e che siano incapaci di comunicare oralmente fra loro. Quantunque nei sistemi geroglifici e ideografici il pittogramma abbia ...
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PERIODO
Il periodo è l’insieme di due o più ➔proposizioni che unendosi formano un’unità indipendente dal punto di vista logico e grammaticale.
In ogni periodo c’è sempre una proposizione autonoma sul [...] piano semantico e sintattico, la proposizione ➔principale
Sono tornato a casa a piedi perché l’autobus si è fermato per la strada
Alla proposizione principale si possono collegare una o più proposizioni dipendenti, in base a un rapporto che può ...
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La coerenza è la proprietà che definisce il testo come unità fondamentale della comunicazione linguistica (➔ testo, struttura del). Si tratta di una caratteristica che riguarda l’organizzazione del significato [...] composta di unità variamente collegate e gerarchizzate.
A un livello elementare, una sequenza di frasi è coerente se il suo contenuto semantico è unitario, continuo e progressivo, e ciò in uno o più dei piani indicati sopra (v. fig. 1).
Si ha unità ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] . I derivati da verbi transitivi, per i quali il participio passato ha sempre valore passivo, mantengono manifestamente una semantica ‘paziente’ (adottato, arrestato, salariato), e vengono di fatto elencati tra i nomi di paziente (Lo Duca 2004b).
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] Rudy, Amsterdam - Philadelphia, John Benjamins, pp. 495-516.
Fónagy, Ivan (1993), Le lettere vive. Scritti di semantica dei mutamenti linguistici, Bari, Edizioni Dedalo.
Grammont, Maurice (1933), Traité de phonétique, Paris, Delagrave.
Hinton, Leanne ...
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I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] nero (uno dei rari casi in cui non si realizza la coppia oppositiva nero ~ bianco).
Difficile descrivere la copertura semantica di arancione per la sua natura debole di colore non basico, apparso relativamente tardi nella lingua, come rosa (d’uso ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] participio passato intransitivo inergativo o inaccusativo (avrei telefonato); essere + participio passato intransitivo ergativo (sarei arrivato).
Semanticamente, in quanto modo verbale (cioè forma indicante la ➔ modalità, ovvero il punto di vista, l ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] sia contento, lo so
Anche in altri tipi di subordinate la selezione del congiuntivo è dovuta a un intreccio di fattori semantici e sintattici. Ad es., nelle concessive (2) e (3) si incontrano restrizioni puramente sintattiche (in 2 a. è la presenza ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] in una frase o un sintagma. Sul piano semantico, indica il ruolo che il referente del nome ha nella situazione descritta da una frase o da un sintagma. Siccome il caso viene segnalato tipicamente da appositi morfi nella flessione nominale (➔ ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...
semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...