APRONIANO ASTERIO, Flavio Turcio Rufio
Claudio Leonardi
Visse a Roma verso la fine del sec. V; discendeva da una famiglia i cui membri avevano ricoperto alte cariche politiche: L. Turcio Secondo aveva [...] di indicare l'interpunzione, distinguendo anche, con un apice, la sottolineatura enfatica di alcuni termini come il diverso valore semantico o la differente quantità di uno stesso segno linguistico. Oltre a ciò, l'opera vera e propria di emendatore ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...]
In italiano, il genere dei nomi inanimati non si evince facilmente dalla loro forma, anche se sono identificabili alcuni criteri semantici e formali. Ad es., l’attribuzione del genere ai nomi dei frutti mango e papaya dipende dal criterio fonologico ...
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I verbi sintagmatici sono verbi polirematici (cioè composti da più elementi; ➔ polirematiche, parole) come andare giù, tirare su, venire fuori, mettere sotto, ecc., che hanno la struttura verbo + particella. [...] 17) digredisco vado fuori (LIP: ND5)
(18) non c’è i bottoni va giù cala così (LIP: FE4).
La classificazione semantica di Simone (1997) distingue tre tipi di verbi sintagmatici:
(a) quelli in cui la particella ha valore direzionale (andare fuori);
(b ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] .
La morfologia di caso è sostituita in parte dall’impiego di ➔ preposizioni, che spesso sono opache dal punto di vista semantico. Infine, in italiano si è sviluppato un sistema di pronomi ➔ clitici, assenti in latino, che permettono di spostare ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] escono certo indenni da questo disgregato accumularsi di materiali. Se nella raccolta del 1964 il procedere sintattico-semantico appare regolato dal montaggio informale delle sequenze, in Trasumanar e organizzar si registrano l’intervento delle note ...
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In linguistica, il termine thesaurus ha tre significati distinti:
(a) dizionario o lessico (➔ dizionario);
(b) dizionario privo di definizioni organizzato per campi semantici (o dizionario analogico);
(c) [...] (Hüllen 2004), seguendo un approccio che la moderna lessicografia definisce onomasiologico, nonché una visione d’insieme sul campo semantico, con accenni alla fraseologia, come rivela, ad es., la voce word (592):
N. word, term, vocable; name & ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] semble «è più ricco di quanto non sembri»: cit. da Sornicola 2006: 1662) e può essere spiegato sul piano semantico come frutto di una strategia discorsiva che porta a (nascondere) la negazione del contenuto della subordinata (nella frase tedesca il ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] altezza delle sillabe non soltanto un valore espressivo, o tutt’al più sintattico e pragmatico in certi contesti, bensì propriamente semantico e lessicale. Vale a dire che una parola può cambiar di significato, in quelle lingue, soltanto in base alla ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] il nome può riferirsi a persone di entrambi i sessi, ad es., il/la teenager, il/la baby-sitter. Un altro criterio semantico è quello che assegna al prestito lo stesso genere di un iperonimo (➔ iperonimi) esistente in italiano: un esempio tipico è il ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] ~ leon-c-ino, montonino ~ monton-c-ino, ecc.
Oltre a -one, anche -otto può formare accrescitivi, benché sia «semanticamente ambiguo, nel senso che la modificazione dimensionale che imprime alla base oscilla tra accrescimento e diminuzione» (Merlini ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...
semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...