leggero (leggiero; leggiere)
In senso proprio, in If V 75, riferito a Paolo e Francesca, quei due che 'nsieme vanno, / e paion sì al vento esser leggieri. Il valore semantico di limitatezza di peso, levità, [...] è chiaro: si discute, invece, sul perché di questa particolare leggerezza di Paolo e Francesca, che, come il loro andar congiunti, li distingue dalle altre anime del II cerchio, e se essa costituisca un ...
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lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono [...] , la cui importanza è stata sottolineata soprattutto da David Hilbert a partire dagli anni Venti; l’analisi semantica, rivolta all’aspetto interpretativo del linguaggio matematico e la cui indagine sistematica sarà Alfred Tarski a inaugurare negli ...
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viso
Domenico Consoli
Il vocabolo è presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nella Commedia. Ha due valori fondamentali: " vista " e " faccia " . Di solito la bipartizione del [...] (dal viso in che si specchia). Ma per v. come " occhio " cfr. oltre.
In certe occasioni è più opportuno restringere la sfera semantica del vocabolo alla nozione di " sguardo " . Così nei sintagmi ‛ volgere o rivolgere il v. ' (Cv III V 15, Pg XXIV 68 ...
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transcodificazione informatica Conversione di dati tra formati diversi al fine di renderli utilizzabili da un calcolatore, un dispositivo o un programma. linguistica Nella critica stilistica e in semiologia, [...] trasformazione di senso, di valore semantico, dovuta a cambiamento di codice. tecnica In elettronica, conversione di un segnale da un codice a un altro; in particolare, nella tecnica della televisione a colori, il procedimento di conversione dei ...
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RESTAURO
M. Cordaro
Il termine lat. restaurare è sicuramente utilizzato in testi e iscrizioni medievali insieme ad altri, considerati sinonimi o equivalenti, quali instaurare, renovare, reficere, aptare, [...] reactare, racchonciare. L'ambito semantico cui il termine si riferisce coglie qualsiasi attività riguardi una preesistenza architettonica, ma anche pittorica o scultorea, che risulti utilizzata ma nel contempo modificata, più o meno estesamente, da ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] e, nella maggior parte dei casi, incompleto, sia dal punto di vista fonetico-fonologico che da quello lessicale e semantico. Tale fatto ha stimolato una serie di studi miranti a indagare la presenza di eventuali differenze fra le strutture neuronali ...
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tornare
Alessandro Niccoli
Lo spettro d'azione del verbo è ampiamente documentato dalle sue numerosissime occorrenze, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, in misura abbastanza [...] seconda che s'identifichi la donna con l'anima dell'uomo o con la potenza divina (cfr. Barbi-Pernicone).
Pari pregnanza semantica va assegnata al verbo in Pd XXX 14 tornar con li occhi a Bëatrice / nulla vedere e amor mi costrinse. L'interpretazione ...
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Forma di scrittura composta di disegni di oggetti (pittogrammi), assunti con valore significativo ora aderente e immediato ora simbolico e astratto. Differentemente dai geroglifici, nessuno dei disegni [...] ha valore puramente fonetico, quindi il contenuto semantico può essere inteso anche da individui che parlino lingue diverse e che siano incapaci di comunicare oralmente fra loro. Quantunque nei sistemi geroglifici e ideografici il pittogramma abbia ...
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etno-
etno- [dal s. gr. ἔθνος «popolo», «razza»]. – Confisso usato soprattutto dalla prima metà del 19° sec. come primo elemento di composizione di parole di uso colto e di termini specialistici. Il [...] suo valore semantico fa riferimento a ciò che è proprio di un’etnia, di un popolo, di una nazione, della sua cultura e delle sue tradizioni e, per estensione, a ciò che concerne l’etnologia, ovvero lo studio dell’origine, della struttura e dei modi ...
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accasciarsi
Adoperato una sola volta da D. (If XXIV 54) con riferimento a l'animo che vince ogne battaglia quando non s'accascia a cagione della soma corporea: inaugurandone la funzione riflessiva e [...] lo spostamento semantico da " scuotere ", " spossare " (secondo l'etimo *ad-quassiare) a " cadere ", " abbattersi ", quindi figuratamente a " prostrarsi ", " scoraggiarsi ". Il Lana (donde il Landino): " Diciamo una cosa accasciarsi quando, non ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...
semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...