lavoro (labore; laboro)
Bruno Basile
Ricorre nella Commedia, nel Convivio e nel Fiore.
L'accezione dominante è " attività dell'uomo ", sia tradotta in pratico operare (Cv IV XXX 2 ciascuno buono fabricatore, [...] Corpus iuris, il vertice più alto per D. nell'opera dell'imperatore di Bisanzio.
Per influsso del campo semantico della voce latina (richiamata formalmente con ‛ labore ' e ‛ laboro ') il sostantivo designa anche una " fatica ", fisica o spirituale ...
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popolo (populo)
Antonio Lanci
La forma latineggiante ‛ populo ' è preferita dagli editori in alcuni luoghi del Convivio.
Designa solitamente, secondo la sua accezione più propria, l'insieme dei cittadini [...] di Giustizia del 1293, aveva determinato un predominio delle Arti minori nei confronti dei Magnati.
Più ampio, invece, il valore semantico del termine in Pd XII 45 lo popol disviato, " la cristianità... errante fuori dalla retta via " (Mattalia), e ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] 1901 consentì di dimostrare l'indipendenza di un termine da altri in una determinata teoria deduttiva. Il vero fondatore del metodo semantico è, però, A. Tarski, che nel 1931, con la sua teoria della definizione, si propose di studiare se, dato un ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] 108, XIII 117, XIV 79, Pd VI 55, VII 56, XXII 95, XXV 40 e 85, Fiore XXVIII 9, CX 5 e 7. Allo stesso ambito semantico appartengono i ben noti esempi di If III 95-96 vuolsi così colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare (ripreso in V ...
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amare
Emilio Pasquini
Come i sostantivi ‛ amore ', ‛ amante ' e ‛ amanza ' (v.), anche il verbo non ha per lo più sfumature moralmente negative (o di lasciva) presso D.; è quindi sintomatico che la [...] Dio per le sue creature, che è contemplazione e vagheggiamento da parte del primo Amore (vedi AMORE) della sua stessa opera; un dominio semantico che si accosta a quello di ‛ vagheggiare ' in D. (cfr. Pg XVI 85). Così in Pd X 11, dove a. è appaiato ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] di agente, inteso come il promotore volontario di un’azione; l’argomento oggetto diretto (sul piano sintattico) svolge il ruolo semantico di paziente o tema o oggetto (sono le diverse terminologie usate da autori diversi), e tale ruolo è inteso come ...
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gente [sost.; plur. anche gente]
Antonio Lanci
Sostantivo ad altissima frequenza; ricorre in tutte le opere volgari di Dante. Il plurale, nelle edizioni oggi normalmente seguite, è di solito ‛ genti [...] aggettivi possessivi plurali con il singolare ‛ gente '.
Il vocabolo entra a costituire alcuni sintagmi di carattere semantico generico e indeterminato, che andranno preliminarmente considerati: in unione con l'aggettivo ‛ umano ' indica " l'umanità ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] argomenti) può essere sintetizzata come segue:
(a) un argomento che esprime il soggetto del verbum dicendi, dotato di tratti semantici agentivi, ed è l’unico argomento obbligatorio: Bianca dice le preghiere, Bianca parla;
(b) un argomento che esprime ...
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accuse e calunnie
Carlo Varotti
Di a. e c., in quanto fattori rilevanti sul piano pubblico e politico, trattano due capitoli contigui e strettamente correlati dei Discorsi (I vii-viii). La distinzione [...] incontrollabile e soggetta a degenerazione (nel lessico machiavelliano: ‘tumulto’ e derivati). Come bene rivela un’analisi delle occorrenze semantico-concettuali dei capitoli I vii-viii. All’area concettuale di I iv-vi rinvia infatti il ricorso al ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] ingombro di carcasse e cadaveri, ci si muoveva a fatica (Calvino, Il cavaliere inesistente, p. 38)
Quando il soggetto semantico del gerundio resta implicito, esso rimanda al tema del discorso, il che significa, il più delle volte, il soggetto della ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...
semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...