Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Le macchine e gli artefici: immagini di un’Italia preindustriale
Vittorio Marchis
Se l’Italia dei Comuni e delle Signorie ha il suo ‘rinascimento’ a partire dal Trecento, il retaggio dell’artigianato [...] naturali sino alla vendita del prodotto finito. E a questo punto vale la pena di precisare sul piano linguistico e semantico l’esatta corrispondenza tra i termini arti, tecniche e tecnologie, che trovano le loro origini nelle artes dei Romani e ...
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valore
Alessandro Niccoli
È uno dei termini-chiave della poetica di D. e fin dagli esordi si pone al centro del suo lessico. A contraddire questo giudizio non vale la limitatezza delle sue attestazioni: [...] già illustrati; ma la leggiadria è anche una virtù cortese, e in questo senso è possibile intuire qui in valore un'ampiezza semantica diversa da quella propria della lirica d'amore.
Ancor più significativo appare l'esempio di Rime XC 3 Amor, che movi ...
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disposare (disponsare)
Bruno Basile
Il verbo compare in tutte le opere volgari di D., con la sola esclusione delle Rime, anche se con frequenza non elevata. Il significato è quello di " sposare ", " [...] ), ha mobilitato l'industria dei commentatori per una duplice serie di problemi: uno di ordine testuale, l'altro semantico, entrambi concentrati su disposando. Il problema testuale (la sostituzione allo scomodo gerundio di un semplice disposata), da ...
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vermo
Emilio Pasquini
Metaplasmo di declinazione rispetto al sostantivo latino della terza, il cui normale continuatore in -e è assente in Dante (anche se qualche copista l'adotta, come Po Vat, in Pg [...] opere minori) nella terza cantica, è circoscritto nella seconda a due sole occorrenze (per giunta dislocate in altro registro semantico), e ne annovera invece quattro nella prima.
Tale connotazione di nausea resta soltanto implicita in If XXIX 61 li ...
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pontare
Antonio Lanci
Il verbo, di uso raro ed esclusivo della Commedia, è transitivo e vale " puntare ", " poggiare premendo con forza ", " spingere " in Pg XX 74 quella [la lancia] ponta / sì, ch'a [...] 21 e il Casella, seguiti, in genere, dai commentatori moderni) leggono non pronta; comunque, come rileva il Petrocchi, il valore semantico del termine non muta di molto, in quanto non pronta varrebbe " non stimola ", " non eccita " (v. Parodi, Lingua ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] cambiario) e altre.
Lessicografia
La lessicografia è l’arte e tecnica della raccolta e della definizione (formale, funzionale e soprattutto semantica) dei vocaboli appartenenti al l. di una lingua o di un dialetto o di un gruppo di lingue o dialetti ...
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Linguista, morto a Firenze il 25 dicembre 1974. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1956), è stato rettore dell'università di Firenze nel 1968. Presidente dell'Accademia della Crusca dal 1964, ne [...] di storia linguistica. Nell'indagine devotiana viene fortemente privilegiato il lessico, che offre più apertamente un contenuto semantico, relazionabile con l'etnologia e con l'archeologia. Aspetti propri della linguistica italiana, quali la teoria ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] le società e le istituzioni contemporanee che si pensava fossero ferme a uno stadio primordiale di sviluppo. Il mutamento semantico che si verificò fu sottile ma significativo. Esso implicava l'idea che tutte le popolazioni e le società umane ...
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Prossemica
Michele Bracco
Il termine inglese proxemics, derivato di proximity, "prossimità", è stato introdotto dall'antropologo americano E.T. Hall negli anni Sessanta del 20° secolo per indicare lo [...] ma vissuta, che non può essere esplorata al di fuori del rapporto costitutivo con il mondo.
l. Distanze e valori semantici
La prossemica vuole essere una semiologia dello spazio in quanto individua in esso un vero e proprio canale di comunicazione e ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] 1997: 552; ➔ modi di dire), ovvero locuzioni dal significato non composizionale. Si tratta di sintagmi che hanno subito uno slittamento semantico che ne ha reso opaca la struttura: tirare le cuoia, menare il can per l’aia, alla bell’e meglio, all ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...
semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...