La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] utili per definire i composti: la relazione tra i costituenti e la nozione di testa.
Dal punto di vista semantico, un composto è il risultato dell’interazione dei significati dei due costituenti. Si possono distinguere due tipi principali di ...
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I vezzeggiativi sono alterati (➔ alterazione) che hanno un significato attenuativo con forte componente affettiva. Attraverso il vezzeggiativo il parlante vuole in genere esprimere la propria vicinanza [...] autonomo “fittizio”, che nei diminutivi dà luogo a un carattere più specifico “non-serio”, mediato dal tratto semantico “non-importante”, variante di “piccolo”» (Merlini Barbaresi 2004: 279).
Per questi motivi, non appaiono adeguati in situazioni ...
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assedersi
Freya Anceschi
In If XV 35 s'incontra la forma ‛ m'asseggia ' (se volete che con voi m'asseggia), che la maggior parte dei commentatori e dei lessici riconduce ad ‛ assedere ', " sedersi ", [...] " che dà un senso assai soddisfacente ", è voce del verbo ‛ assidere ' (v.).
Per quanto riguarda l'esatto valore semantico del verbo, pressoché tutti i commentatori, a partire dal Boccaccio, che chiosa " ristea ", sentono concordemente implicita nell ...
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eco-
[da οἰκο-, già usato con funzione compositiva, a sua volta derivato dal s. gr. οἶκος «casa», «dimora»]. – Il processo di composizione con altre unità lessicali si avvale di primi elementi di origine [...] ’uso italiano all’inizio del 20° sec., ma ideata dal biologo tedesco Ernst Haeckel nel 1866, nella forma Ökologie), lo spettro semantico del confisso eco-, dal significato originario di «casa, relativo alla casa, che riguarda la casa», si è esteso a ...
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non-
[dall'avv. di negazione non]. – Prefisso che coincide con l’avverbio di negazione non; si può trovare preposto a un altro avverbio o a un aggettivo per esprimerne il valore opposto, anche se in [...] (nonsense, non-stop) e ha determinato un notevole incremento di neoformazioni italiane nelle quali si nega o si esclude il valore semantico della base lessicale, come nel s. f. non-autosufficienza e nel correlato s. m. e f. e agg. non-autosufficiente ...
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TEORIE FORMALIZZATE
Aldo Marruccelli
. Una t. deduttiva T è un insieme di enunciati espressi in un determinato linguaggio (ordinario o simbolico) suscettibile di interpretazioni su opportuni insiemi [...] dagli assiomi di T non si possono dedurre enunciati tra loro contraddittori (cioè, T è coerente?). E, tra le questioni di carattere semantico, il settore della realtà o la t. intuitiva da cui eravamo partiti è veramente modello della t. f. T? Questa ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] quello degli elementi con cui entra in contatto nella catena sintagmatica.
In particolare sono rilevanti i processi di co-variazione semantica che si attivano tra il verbo e i nomi che riempiono le posizioni argomentali: si vedano i diversi valori di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto mercantile
Francesco Migliorino
Un nuovo Medioevo del diritto?
Mondi globali tracciano l’orizzonte del nostro tempo storico. Con la nostalgia di un centro perduto per sempre, la condizione postmoderna [...] ' o 'decanonizzazione' equivale a far parlare un sistema di pensiero del passato con concetti moderni, cioè fare cattiva semantica storica.
C’è una costante comune agli autori più importanti: l’intensa attività legale che essi svolsero come giudici ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] il «valore testuale» di un’entità linguistica è quello che «chiama in causa l’implicito», in quanto comporta «legami di tipo semantico o pragmatico con qualcosa che non è stato esplicitato ma si può inferire da quanto è stato o sarà detto», comporta ...
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ragione
Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una [...] lingue moderne (fr. raison; ted. Vernunft; ingl. reason).
Il pensiero antico e medievale
Nella filosofia greca il campo semantico del termine r., in quanto equivalente a pensiero, non si esaurisce nel λόγος, cioè nella r. discorsiva e calcolante ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...
semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...