ottuso
Luigi Blasucci
Aggettivo adoperato due volte nella Commedia. Nel primo caso si tratta del termine geometrico che qualifica un angolo maggiore del retto: Pd XVII 15 veggion le terrene menti / [...] esempio nelle argomentazioni logiche).
La seconda volta l'aggettivo qualifica una dimostrazione inefficace, ma il suo esatto impiego semantico andrà valutato all'interno del contesto: Pd XXIV 96 è silogismo che la [fede] m'ha conchiusa / acutamente ...
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maxi-
[dall’ingl. maxi-, derivato a sua volta dall’agg. lat. maxĭmus «massimo», superlativo di magnus «grande»]. – Confisso moderno passato in italiano dall’inglese, la cui origine è legata al lessico [...] forma grafica anche in altre lingue, con sorprendente capacità di penetrazione nei settori più disparati. Il suo valore semantico fa riferimento alle grandi dimensioni, alla lunga durata o al numero elevato di entità considerate. Tra le formazioni ...
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scoiare (iscoiare)
In If XXII 41, per " togliere il cuoio [v.], cioè la pelle ", " scorticare ", nell'incitamento che i maledetti diavoli gridano a Rubicante, affinché questi artigli e scortichi Ciampolo; [...] li spiriti, scuoia e disquatra; era iscoia, ma senza la congiunzione avanti, nel testo del Casella), e che parte della tradizione variava in ingoia: cfr. Petrocchi, Introduzione 172-173, e ad locum (ove il valore semantico del verbo non muta). ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] il favore di Marte, che operava al di fuori dei confini della comunità) sia dall'esistenza di un'ampia famiglia semantica, che comprende termini da esso derivati come sacrare, sacrificare, sacramentum, sacerdos.
Quanto a sanctus (su cui v. la sintesi ...
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reo (rio)
Emilio Pasquini
Sia l'aggettivo sia il sostantivo rivelano in D. un'estesa polisemia, configurando uno dei termini-chiave della Commedia, prevalente (com'è ovvio) nella prima cantica, ma non [...] cioè della leggiadria; e si noti l'accostamento a ‛ falso ', che ritorna in Fiore CLXII 4, dove r. è praticamente un ricalco semantico del primo aggettivo: falsi e rei sono gli amanti (o gli uomini in genere) nelle parole della Vecchia, che li ha già ...
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apprendimento esplicito
Capacità di apprendere e formare nuovi ricordi associata alla capacità di descrivere verbalmente il contenuto, l’origine e il contesto dell’apprendimento stesso. L’apprendimento [...] avvenimenti in corso, ma anche ad apprendere una vasta gamma di materiale di tipo sia visivo sia verbale sia semantico. Pur essendo ancora in grado di accedere coscientemente alle informazioni acquisite prima dell’instaurarsi dell’amnesia, grazie a ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] genere e numero con il nome al quale si riferiscono). Inoltre, avverbi e preposizioni presentano somiglianze anche a livello semantico, al punto che diversi studiosi hanno proposto che in realtà non vi sia una linea di demarcazione netta fra queste ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] P.M. Vogel & B. Comrie, Berlin - New York, Mouton de Gruyter, pp. 3-45.
Casadei, Federica (2003), Lessico e semantica, Roma, Carocci.
De Mauro, Tullio (200312), Vocabolario di base, in Id., Guida all’uso delle parole. Parlare e scrivere semplice ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] bibliche (1738), e in seguito anticipato a livello intuitivo da Bally (1951: 70) e da Porzig (che parlava di «campi semantici elementari»; 19572: 124-125). È tuttavia l’inglese Firth (nei suoi Papers in linguistic 1939-1951, pubblicati nel 1957) che ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] rispetto a chi parla.
Alla definizione della categoria dei dimostrativi concorrono criteri formali e criteri semantico-funzionali (Diessel 1999). I dimostrativi infatti:
(a) sono espressioni deittiche usate in particolari contesti sintattici ...
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semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...
semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...