Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] a castello, mulino a vento, carta da lettera, tavolo da cucina, ecc., siano molto più trasparenti dal punto di vista semantico, sebbene anche in tali casi non manchi una dose di convenzionalità che le rende un tutto indivisibile.
Come già accennato ...
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locuzióne Gruppo di parole in rapporto grammaticale fra loro ("per così dire", "da capo a piedi") o soltanto giustapposte ("ubriaco fradicio", "verde bottiglia"), che in seno al lessico ha una propria [...] autonomia semantica, allo stesso modo delle singole parole. ...
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Orientalista e glottologo italiano (Mistretta 1898 - ivi 1973). L'attività di P. si è spiegata nell'interpretazione storica di fatti linguistici nel campo indoeuropeo e nel romanzo (il digamma in Omero, [...] in quello romanzo, e nell'esegesi di testi in base a criterio linguistico, da lui stesso definita «critica semantica». Nel campo iranico, oltre che a ricerche lessicografiche, etimologiche e storiche, ha atteso alla pubblicazione e all'illustrazione ...
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Linguista statunitense (Columbus, Ohio, 1916 - Ithaca, New York, 2000); dal 1946 insegnò nell'univ. di Cornell. Figura tra le più attive e influenti della linguistica statunitense, operò in molti campi, [...] dalla fonetica alla semantica, dai rapporti tra linguistica e matematica alla comunicazione animale. Specialista di lingue americane (soprattutto algonchine) e di cinese, scrisse, tra l'altro, A manual of phonology (1955), A course in modern ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] limo / la lima, il mento / la menta, il palo / la pala, il panno / la panna, ma anche al fatto che nomi semanticamente e formalmente simili possano avere genere diverso in un’altra lingua romanza. Ad es., ai nomi aria, arte, calma, nuvola, femminili ...
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McCAWLEY, James D.
Giulio Lepschy
Linguista statunitense di origine scozzese, nato a Glasgow il 30 marzo 1938. Laureato in matematica all'università di Chicago (1958), ha poi conseguito un dottorato [...] logic (but were ashamed to ask), 1981), specificamente scritto per i linguisti interessati ai rapporti fra sintassi e semantica; di tre raccolte di articoli d'interesse teorico (Grammar and meaning, 1973, riedizione corretta, 1976; Adverbs, vowels ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] sia contento, lo so
Anche in altri tipi di subordinate la selezione del congiuntivo è dovuta a un intreccio di fattori semantici e sintattici. Ad es., nelle concessive (2) e (3) si incontrano restrizioni puramente sintattiche (in 2 a. è la presenza ...
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La nozione di struttura tematica fa capo a un indirizzo di analisi linguistica (chiamata in inglese Functional sentence perspective «prospettiva funzionale della frase») secondo il quale una frase non [...] sentence perspective, Prague, Academia; The Hague - Paris, Mouton, pp. 106-128.
Dijk, Teun van (1980), Testo e contesto. Semantica e pragmatica del discorso, Bologna, il Mulino (ed. orig. Text and context. Explorations in the semantics and pragmatics ...
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Linguista (Budapest 1914 - Oxford 1976); laureato a Budapest, si trasferì in Inghilterra e insegnò poi in varie università britanniche, statunitensi e canadesi, e da ultimo a Oxford. Le sue opere principali [...] sono caratterizzate dall'applicazione del metodo strutturale all'indagine semantica: The principles of semantics (1951; trad. it. 1977); Précis de sémantique française (1952); Style in the French novel (1957); Semantics: an introduction to the ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] (ad es., quelli di R. Carston nell’ambito della teoria della pertinenza e di F. Recanati in quello del contestualismo semantico; cfr. Bianchi 2009: 180-213) hanno evidenziato l’ampiezza della gamma di sottintesi che vengono in ultima analisi a far ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...