I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] ➔ modali, verbi) e i verbi fraseologici (stare per, iniziare a, cominciare a, continuare a, finire di; ecc.), che modificano semanticamente il verbo che li segue (nei tratti di ➔ modalità e di ➔ aspetto) e formano con esso un unico predicato verbale ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] frasi sono definite dalla grammatica tradizionale relative improprie. Il che relativo con verbo all’indicativo può anche sfumare semanticamente in una subordinata causale (➔ causali, frasi) come in (23):
(23) vieni alla lavagna tu che [= dato che ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] a verbo supporto si possono individuare gradi diversi di interazione tra i significati del nome e del verbo. L’apporto semantico del verbo all’interpretazione del costrutto scaturisce da tale interazione e può dunque variare; in ogni caso non è nullo ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] capire, venire, sentire; tra gli aggettivi: questo, quello, altro, tutto, bello, nuovo, diverso, certo, stesso, vero, grande.
La vaghezza semantica è evidente non solo nell’uso dei nomi e dei verbi, ma anche nell’uso di modificatori; si noti ad es. l ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] di massima diffusione di taluni composti, i parlanti perdono presto la coscienza etimologica del composto, dando vita, su nuova base semantica, a nuove formazioni. È quello che è accaduto, per es., alla serie iniziata da tangentopoli, che in origine ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] qualificativo può stare prima o dopo il nome e la scelta è determinata da molti fattori (sintattici, funzionali, semantici, pragmatici, fonologici e lessicali).
L’aggettivo qualificativo si colloca più spesso dopo il nome, sia nella ➔ lingua parlata ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] e altri): non me ne importa un tubo, che vita del cavolo!
Galli de’ Paratesi, Nora (1969), Le brutte parole. Semantica dell’eufemismo, Milano, Mondadori.
Nobili, Paola (a cura di) (2007), Insulti e pregiudizi. Discriminazione etnica e turpiloquio in ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] deverbali in -ata (bevuta, cantata, nuotata, veduta, ma anche corsa, dormita, letta), hanno la particolarità di essere «condizionati semanticamente in maniera tale che non possono in genere essere interpretati come tipi d’azione, ma solo come eventi ...
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Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] cambiario) e altre.
Lessicografia
La lessicografia è l’arte e tecnica della raccolta e della definizione (formale, funzionale e soprattutto semantica) dei vocaboli appartenenti al l. di una lingua o di un dialetto o di un gruppo di lingue o dialetti ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] aperta e dita giunte, convenzionalmente chiamata configurazione B, si ritrova in LIS all’interno di segni legati all’area semantica dei referenti dotati di superfici piatte e compatte, come muri, porte, libri, giornali, ma anche un’automobile ferma a ...
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semantica
semàntica s. f. [dal fr. sémantique, introdotto (nel 1897) dal linguista M.-J.-A. Bréal, der. del greco σημαντικός: v. semantico]. – 1. Ramo della linguistica che studia il significato degli enunciati di una lingua o di un dialetto,...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...