(o silvicoltura) Ramo delle scienze forestali che riguarda l’impianto e la conservazione dei boschi. Con significato più estensivo, il complesso delle scienze forestali, che insegna a trarre il maggior utile possibile dai terreni boschivi, i cui prodotti si distinguono in primari (legname) e secondari (erba, frutta, resine ecc.).
Dopo il periodo iniziale della s., caratterizzato dal culto degli alberi ...
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Botanico italiano (Roma 1888 - Firenze 1960); direttore della stazione sperimentale di selvicoltura presso l'univ. di Firenze (dal 1924); socio corrispondente dei Lincei (1948). Ha pubblicato numerosi [...] studî di ecologia forestale, selvicoltura, botanica, fitosociologia. Tra le opere: Studio preliminare sulla coltura di specie forestali esotiche in Italia (2 voll., 1916-21); L'influenza dei boschi mediterranei sul clima (1936); Esperienze ed ...
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FENAROLI, Luigi
Mario Motto
Nacque a Milano il 16 maggio 1899, da Giovan Battista e Elena Gandini: il padre, funzionario di banca, lo educò a quell'amore per la natura che lo accompagnò per tutta la [...] biologia alpina presso l'istituto "A. Mozzo" di Col d'Olm; in fitogeografia a Clermont-Ferrand e a Zurigo; in selvicoltura a Firenze e Vienna.
La sua specializzazione di genetista lo portò in Egitto nel 1956 per risolvere i problemi di miglioramento ...
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Insieme di piante arboree distribuite su una vasta superficie di terreno. La distinzione tra f., bosco e selva, non sempre facile, si basa essenzialmente sulla estensione, sull’abbondanza e sulla regolarità [...] è più comunemente detto f.; mentre il bosco propriamente detto è di norma un ceduo o una fustaia ed è oggetto di selvicoltura.
Le aree che in origine non erano naturalmente ricoperte di f. sono quelle troppo aride o umide per consentire la vita delle ...
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HOFMANN, Alberto
Silvano Scannerini
Nacque a Tokyo il 13 apr. 1908 da Amerigo, professore pro tempore di idraulica all'Università di Tokyo, e da Berta Kueffel. Nato per caso in Estremo Oriente, ricevette [...] , penisola balcanica.
L'H. morì a Gemona del Friuli il 7 ott. 1988, mentre stava lavorando a un testo di selvicoltura e a una monografia sul faggio in Italia.
Opere, oltre quelle citate nel testo: L'esame della vegetazione nella compilazione dei ...
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CAVARA, Fridiano
Valerio Giacomini
Nacque il 17 nov. 1857 a Mongardino (Bologna) da Filippo e Rosalia Ghedini. Si laureò in scienze naturali presso l'università bolognese nel 1885, con una tesi sulla [...] (come nel caso della Dunaliella salina).
L'attività applicativa si venne accentuando nei lavori inerenti alla selvicoltura, che attrassero l'attenzione degli ambienti tecnici. Tale orientamento emerge anche nelle ricerche agronomiche in Libia ...
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(VII, p. 566; App. I, p. 306)
La b., scienza biologica antica e fortemente unitaria nel proprio oggetto di studio, è attualmente una delle più diversificate e in rapido sviluppo, e sta acquistando crescente [...] , la medicina e l'industria, la chimica farmaceutica e quella dei prodotti vegetali e delle fermentazioni, la selvicoltura, lo studio delle piante infestanti e della patologia vegetale, la scienza delle costruzioni, la tecnologia delle fibre ...
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disetaneo
diṡetàneo agg. [rifacimento di coetaneo, col pref. dis-1], non com. – Di età differente; è termine usato soprattutto da studiosi di selvicoltura: fustaie coetanee e fustaie d.; bosco d., in cui le piante non hanno tutte la stessa...
forestale
agg. [der. di foresta]. – Che riguarda le foreste e in genere i boschi: scienze f. (complesso di discipline che comprende botanica f., pedologia, dendrometria, tecnica della selvicoltura, studî sui legnami, ecc.); leggi f.; demanio...