Damasco
Capitale della Siria. Sorta al centro di un’oasi fertilissima, a S-E dell’Antilibano, è già attestata all’inizio del 2° millennio a.C., nei testi egiziani di esecrazione e nelle lettere di Mari, [...] 744, D. conobbe un periodo di relativa oscurità, interrotto, nel sec. 11°, dalla dominazione fatimide e poi dall’avvento dei Selgiuchidi e delle successive dinastie turche che la elessero capitale. Con Nur al-Din, poi con Saladino, D. tornò a essere ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] fu occupata dai califfi fatimidi e nel 1010 il califfo al-Ḥākim fece distruggere il Santo Sepolcro. Passata nel 1076 ai Turchi selgiuchidi, nel 1098 tornò al califfo d’Egitto. Conquistata dai crociati nel 1099, fu capitale del Regno di G.; dopo la ...
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(russo Azerbajdžan) Regione della Transcaucasia (192.550 km2 con 18,1 milioni di ab.), politicamente divisa tra la repubblica omonima e l’Iran, che affaccia a E sul Mar Caspio. Il paese include: a N, l’estrema [...] necessari alle nuove esigenze della vita religiosa e civile (moschea, scuola, caravanserraglio, bagno). Con la conquista dei Selgiuchidi nell’11° sec. iniziò una nuova fase, caratterizzata da monumenti in blocchi squadrati di pietra calcarea nel nord ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] dall’Egitto o la formazione di emirati indipendenti. Nell’11° sec. il frazionamento del paese continuò sotto gli emiri selgiuchidi (atābeg) di stirpe turca; le crociate che seguirono diedero luogo alla creazione degli Stati franchi. Non tardò però a ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] portò alla distruzione della chiesa del S. Sepolcro a Gerusalemme (1009). Molto intolleranti furono invece i turchi Selgiuchidi, che nel 1076 s’impadronirono stabilmente del paese. Le violenze da essi perpetrate provocarono grande sdegno in Europa ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] inizi si collocano in Anatolia, tra la fine del 13° sec. e gli inizi del 14°, quando si estingueva il sultanato dei Selgiuchidi di Konya e spuntava l’astro degli Osmanli. Tra le prime personalità emergono il poeta Yūnus Emre (m. 1310 ca.), il cui ...
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Thomas Ruttig
Afghanistan
«Allah akbar!»
Il regime dei talebani
di Thomas Ruttig
10 marzo
I talebani, gli integralisti musulmani che controllano il 90% dell'Afghanistan, annunciano di aver portato a termine [...] ghaznavide perdette parti sempre più vaste dei suoi territori, fino a quando, indebolito dalle continue lotte con i Selgiuchidi, fu rovesciato definitivamente per opera di suoi vassalli.
All'inizio del 13° secolo l'Afghanistan cadeva nelle mani ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] diffondono il loro credo nell’India settentrionale e nell’Afghanistan.
11°-14° sec. Nel 1058 la dinastia turca dei Selgiuchidi conquista l’Anatolia.
Il mondo islamico fronteggia la pressione cristiana per il possesso dei Luoghi Santi (crociate, 11 ...
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selgiuchide
selgiùchide agg. e s. m. [der. del nome dei Selgiuchi]. – Appartenente o relativo ai Selgiuchidi o Selgiuchi, dinastia turca musulmana (discendente da un eponimo Salgiūq), che nel sec. 11° riunì sotto il suo dominio la Persia,...