GALVANOPLASTICA (XVI, p. 342)
Antonio FERRI
In questi ultimi anni ha avuto rapido sviluppo, dovuto sostanzialmente alle più estese applicazioni del metodo in relazione alla produzione bellica, che di [...] forma anch'essa di rame si ottiene trattando la superficie della forma con una soluzione nitrica di selenio in modo da creare su di essa un sottile strato di selenio metallico; per il distacco invece del nichel dal rame si tratta quest'ultimo con una ...
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Elemento chimico, numero atomico 29, peso atomico 63,55, simbolo Cu; metallo molto duttile e malleabile, ottimo conduttore del calore e dell’elettricità.
Chimica
Caratteristiche
Il r. naturale è una miscela [...] temperatura ordinaria; anche gli altri alogeni, lo zolfo e il selenio, reagiscono più o meno facilmente con il rame. L’azoto composti di ferro, zinco, arsenico, antimonio, bismuto, selenio, tellurio, argento, oro e platino. La metallurgia termica ...
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vanadio Elemento chimico, di simbolo V, peso atomico 50,94, numero atomico 23, appartenente al gruppo VA del sistema periodico, di cui sono noti in natura due isotopi stabili, 5023V (0,25%) e 5123V (99,75%). [...] dai loro sali, riduce i sali mercurici a mercurosi e quelli ferrici a ferrosi.
Il v., come anche il cobalto, il selenio ecc., è uno degli elementi necessari per l’organismo che, in quantità di pochi milligrammi o microgrammi al giorno, garantiscono l ...
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Lo stato cristallino perfetto di un solido è quello in cui gli atomi sono disposti in una struttura periodica tridimensionale. Ne consegue che ogni dettaglio della loro configurazione microscopica viene [...] , detti calcogenidi, contenenti elementi del vi gruppo del sistema periodico quali il selenio, il tellurio e lo zolfo; alcuni solidi semiconduttori quali il selenio e il germanio elementari; alcuni polimeri organici, quali il polietilene.
Le leghe ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] sostanze minerali come il cobalto (la cui assenza può provocare anemia perniciosa), il rame (per formare emoglobina nel sangue), il selenio (componente di un enzima che catalizza la rimozione di perossido di idrogeno) e lo iodio (per il controllo di ...
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Elemento chimico, simbolo Ga, numero atomico 31, peso atomico 69,714, di cui sono noti due isotopi stabili, 6931Ga (60,4%) e 7131Ga (39,6%), e numerosi isotopi instabili. Scoperto da P.-É. Lecoq de Boisbaudran [...] particolare cloro e fluoro, reagiscono rapidamente a freddo con esso e la combinazione è accompagnata da fenomeni di incandescenza; zolfo, selenio, tellurio, arsenico e antimonio si combinano con il g. a caldo. Con molti metalli il g. forma leghe e ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] di ricombinazione degli atomi in molecole (430,7 kJ/mol).
L’i. si combina direttamente con gli alogeni, con lo zolfo, con il selenio, con l’azoto, con il carbonio; con l’ossigeno si combina a formare acqua secondo la reazione esotermica 2H2+O2 ⇄ 2H2O ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] furono trovate altre triadi e anche aggruppamenti di più di tre elementi; così, si vide che ossigeno, zolfo, selenio, tellurio e azoto, fosforo, arsenico, antimonio formano famiglie uniche. Un tentativo posteriore fu quello di A.-E. de ...
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Combustibili capaci di formare una miscela infiammabile con l'aria o altro gas comburente; più in generale, tutti i combustibili usati per alimentare motori a combustione interna ad accensione comandata [...] composti noti con queste proprietà presentano vari inconvenienti: quelli metallorganici (ferropentacarbonile, manganesepentacarbonile, composti del selenio, del tallio ecc.) non hanno trovato applicazione perché tossici o con proprietà fisiche (punto ...
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I c., o meglio le fasi liquido-cristalline, sono uno stato della materia (detto anche stato mesomorfico) intermedio fra quello di un solido cristallino e quello di un liquido isotropo. Per estensione, [...] e pertanto insensibili ai fenomeni di abbagliamento da luce ambiente. In connessione con materiali fotoconduttori, come il selenio, i c. nematici possono essere utilizzati come display elettro;ottici eccitati mediante segnali luminosi. In miscele con ...
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selenio
selènio s. m. [lat. scient. Selenium, der. del gr. σελήνη «luna», sul modello di tellurio (v.), per la somiglianza delle proprietà dei due elementi]. – Elemento chimico di simbolo Se, numero atomico 34, peso atomico 78,96, esistente...