Biotecnologie e genetica di Roberto Gambari
Con il termine biotecnologia ci si riferisce a un settore molto vasto della ricerca, che prevede l'utilizzo di organismi viventi o di loro componenti subcellulari [...] appare strategico.
È noto che molte piante sono tolleranti rispetto a vari elementi (come nichel, zinco, cadmio, arsenico e selenio) e ne possono accumulare nelle foglie quantità anche cento volte superiori a quelle riscontrabili nel suolo. Geni che ...
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MISSILE
Gaspare SANTANGELO
Con questo termine si indica in generale ogni veicolo spaziale che presenta i due seguenti aspetti distintivi: a) propulsione propria, per tutta o parte della traiettoria, [...] faceva ricorso ad un fascio di luce elettrica in modo da poter sfruttare l'effetto fotoelettrico di cellule al selenio disposte simmetricamente sulle ali o sugli impennaggi del veicolo: questo sarebbe stato costretto a muoversi lungo il fascio di ...
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I c., o meglio le fasi liquido-cristalline, sono uno stato della materia (detto anche stato mesomorfico) intermedio fra quello di un solido cristallino e quello di un liquido isotropo. Per estensione, [...] e pertanto insensibili ai fenomeni di abbagliamento da luce ambiente. In connessione con materiali fotoconduttori, come il selenio, i c. nematici possono essere utilizzati come display elettro;ottici eccitati mediante segnali luminosi. In miscele con ...
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I progressi conseguiti dalla c. generale negli ultimi tempi non sono altrettanto spettacolari di quelli registrati nel recente passato, perché essenzialmente costituiscono un perfezionamento - nei particolari [...] riconfermato la sua importanza nelle lesioni tiroidee e nelle ipertireosi con lo 131I, nelle lesioni del pancreas con la selenio metionina marcata, nei tumori, nelle cisti e nelle metastasi epatiche; nei tumori del polmone e in quelli cerebrali.
Per ...
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LEGHE (XX, p. 765; App. II, 11, p. 179)
Leno MATTEOLI
Soluzioni solide. - La formazione di soluzioni solide, molto frequente nelle l. metalliche, si spiega col fatto che il legame interatomico nella [...] più elettronegativo è il solvente e più elettropositivo il soluto (o viceversa): gli elementi del gruppo VIB (zolfo, selenio, tellurio) formano con i metalli elettropositivi dei composti intermetallici, e perciò i campi di solubilità solida sono di ...
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. Tutti gli organismi viventi dipendono dall'ambiente per il rifornimento dell'energia e del materiale necessario per il nutrimento, indispensabile all'accrescimento, allo svolgimento e al mantenimento [...] (fatta eccezione per i complessi organici), formano perciò composti ossidati che sostano, costituendo "riserva"; il cromo, il selenio, come pure il vanadio, invece, migrano molto più facilmente quando sono in forma ossidata, in questa forma perciò ...
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La grande scienza. Imaging diagnostico computerizzato
Marco Salvatore
Arturo Brunetti
Imaging diagnostico computerizzato
Attualmente vengono utilizzate diverse tecniche e svariati approcci fisici per [...] su intensificatore di immagini; (b) radiografia computerizzata con fosfori fotostimolabili; (c) tecnologia basata su rilevatori a selenio o silicio amorfi; (d) rilevatori a pannello piatto.
Tra le suddette tecniche, la radiografia computerizzata con ...
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Tecnologie fotovoltaiche
Francesca Ferrazza
Il Sole irradia ogni anno sulla Terra una quantità di energia pari a circa 10.000 volte il consumo mondiale di energia primaria, e rappresenta dunque una [...] su piccole utenze.
Storia della tecnologia e delle applicazioni
Le prime celle solari funzionanti vennero realizzate con un solido, il selenio, da William G. Adams, professore presso il King’s College di Londra, e dal suo studente Richard E. Day nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Augusto Righi
Giorgio Dragoni
Augusto Righi può essere ritenuto il maggior fisico italiano dell’Ottocento e tra i più significativi in Europa. Fu uno dei padri delle teorie elettroniche e ioniche della [...] , all’analisi conoscitiva della natura dei raggi catodici; dagli studi sui fenomeni di stato solido nel bismuto e nel selenio, a quelli dell’interazione tra materia, luce e campi elettrici e magnetici; dagli studi di fisica atomica e subatomica ...
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BEZZI, Silvio
Ugo Croatto
Nacque a Forlì il 27 ott. 1906, da Camillo e da Giovanna Bolognesi. Laureato in chimica presso l'università di Ferrara (1929), fu all'università di Padova prima come assistente [...] derivati del tiotioftene, in cui tra l'altro uno o più atomi di solfo sono sostituiti da atomi di ossigeno o di selenio. I risultati furono poi anche convalidati dal B. e dà altri ricercatori italiani e stranieri con analisi roentgenografiche a bassa ...
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selenio
selènio s. m. [lat. scient. Selenium, der. del gr. σελήνη «luna», sul modello di tellurio (v.), per la somiglianza delle proprietà dei due elementi]. – Elemento chimico di simbolo Se, numero atomico 34, peso atomico 78,96, esistente...