CURTIUS, Pittore della coppa
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante circa il 460-70 a. C. Appartiene al gruppo del Pittore di Pentesilea e, secondo le tradizioni del suo ambiente, dipinge a preferenza, [...] , manierati dialoghi erotici peculiari nella sua scuola, s'incontrano figurazioni insolite e vigorosamente accentate come la coppa di Selene (Berlino 2524) o la coppa con cavalieri di Villa Giulia a Roma (23339) in cui lo schema figurativo ...
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HEMERA (῾Ημέρα)
L. Rocchetti
Dea della luce del giorno in tutta la sua durata dall'alba al tramonto, figlia di Notte e di Erebo. Con i tragici viene a confondersi con Eos e in rapporto con Cefalo è ricordata [...] simboli astrali; l'unica figurazione meno dubbia, ma non per questo sicura, si doveva vedere sull'altare di Pergamo, lato 5, dietro Selene: i pochi resti di un'ala e di un braccio potrebbero essere di Hemera.
Bibl.: Drexler, in Roscher, I, 2, col ...
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Vedi GLYKON dell'anno: 1960 - 1973
GLYKON (Γλύκων)
A. Comotti
Serpente con testa umana adorato nella città di Abonotichos in Pafiagonia come reincarnazione di Asklepios.
Il culto di G. fu istituito all'epoca [...] devoti. Si istituirono persino dei misteri con rappresentazioni sacre della nascita di Asklepios e di G. e dell'unione di Alessandro con Selene. Nell'agorà di Parium era il suo cenotafio con statua a cui si praticava il culto (Athenagoras, 26). G. è ...
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TITANI (Titåneq)
E. Paribeni
Il nome contraddistingue una classe di divinità dell'antico ordine, anteriori agli dèi dell'Olimpo. I T. sono figli di Urano e Gea, il Cielo e la Terra che stanno ai primordi [...] ma in generale con riferimento cosmico, quali Aither, Anytos, Atlante, Eos, Ecate, Helios, Letò, Mnemosyne, Fetonte, Phorkys, Priapo, Selene e altri. Un T. anonimo, fratello del Sole, avrebbe abitato, secondo Pausania, in una montagna presso Sicione ...
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URANO (Ούρανός, Caelus, Caelum)
E. Paribeni
È una divinità primigenia (con Gaia, la Terra) all'origine delle generazioni degli dèi, e come tale remota e inattuale per gli uomini. Non sono ad esempio [...] un riferimento alla vòlta celeste: in genere una mezza figura barbata, il manto aperto a conchiglia sul dorso come Selene che appare in alto. Una concezione possibilmente di origine pittorica ellenistica, giunta peraltro a noi in versioni romane ...
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PIANETI (πλανητὰ [ἄστρα], πλανώμενοι [ἀστέρες], πλάνητες, πλανῆται, planetae, errantes stellae, ecc.)
H. G. Gundel
Sono corpi celesti che nel loro aspetto esterno sono simili alle stelle fisse e come [...] trono. Ad ognuno di questi P. in movimento, ordinati non secondo l'Heptazonos, è assegnata una stella ad eccezione di Selene. L'origine antica di questa gemma riprodotta nel frontespizio del Bouché-Leclercq, non sembra d'altra parte del tutto sicura ...
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Le province romane d'Africa
Sergio Rinaldi Tufi
Alessandro Campus
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Lungo il versante settentrionale del continente africano, fra le coste del Mare Nostrum o Mare Internum [...] partecipa al fianco di Ottaviano alla battaglia di Azio) assume il titolo di Giuba II. Nel 19 a.C. sposa proprio Cleopatra Selene; alla sua corte conoscono notevole impulso l'arte e la letteratura. Morendo nel 23 d.C. lascia il suo regno al figlio ...
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NYX (Νύξ, Nox)
E. Paribeni
La dea della Notte figura nella Theogonia di Esiodo tra le più antiche personalità di carattere cosmico, quali l'Erebo e il Chaos, quasi venendo a costituire una condizione [...] altri casi, quando ad esempio non sia presente la cavalcatura usuale, il mulo o il cavallo, è incerto se si tratti di Selene o di Nyx. È veramente N. la piccola figura femminile drappeggiata che fugge nel cielo al di sopra del turbato riposo a Nasso ...
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GIGANTI (Γίγαντες, Gigantes)
F. Vian
1. In Omero (Od., vii, 58-6o, 206; x, 120) i G. sono esseri selvaggi, simili ai Ciclopi e ai Lestrigoni, che periscono vittime dell'insolenza del loro re Eurimedonte; [...] 'Olimpo, dall'alto del cielo, respingono l'assalto dei Giganti. Già verso il 475 la coppa di Berlino 2293 raffigura Selene e simbolizza l'Olimpo con una colonna. Trent'anni dopo, il ceramografo Polygnotos (v. polygnotos, I°) rappresenta su un cratere ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] di Teseo; sulla base era la nascita di Afrodite, accolta da Eros e coronata da Peitho, con varie divinità fra Elio e Selene. Il dio, seduto, coronato di ulivo, era coperto di mantello gigliato; aveva ai piedi calzari d'oro; una Nike nella mano destra ...
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seleniato2
seleniato2 (o selenato) s. m. [der. di selen(ico), col suff. -ato dei sali]. – In chimica, nome generico dei sali neutri o acidi dell’acido selenico.