antihermitiano
antihermitiano [agg. Comp. di anti- e hermitiano] [ALG] Matrice a.: una matrice quadrata con elementi simmetrici complessi coniugati e di segno opposto, ahk=-a-hk. ...
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In aritmetica, quello dei due termini di una frazione che sta a indicare in quante parti uguali è stata divisa l’unità (mentre l’altro, il numeratore, indica quante di tali parti vanno considerate); si [...] scrive sotto il segno di frazione. Più in generale, in una espressione frazionaria, f/g, in cui f, g sono monomi, polinomi o funzioni qualunque, il d. è g. ...
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Matematico (Gardelegen, Sassonia, 1756 - Freiberg 1835), prof. di matematica e fisica a Freiberg. Fu tra i primi a sottolineare l'importanza del segno da attribuire ai segmenti, specialmente in alcune [...] questioni geometriche riguardanti le normali e sottonormali ...
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permanenza
permanènza [Der. di permanente "atto ed effetto del permanere"] [ALG] In una successione di numeri relativi, in partic. in un'equazione algebrica ordinata, il susseguirsi di due termini aventi [...] Regola delle p., di Cartesio: per un'equazione algebrica a coefficienti reali, a₀+a₁x+...anxn, il numero delle p. del segno nella successione ordinata {ai} dà, oppure supera di un numero pari, il numero delle radici negative, mentre il numero delle ...
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pseudovettore
pseudovettóre [Comp. di pseudo- e vettore] [ALG] Lo stesso che vettore assiale, cioè vettore tale che le sue componenti cartesiane non cambiano di segno se s'inverte il verso dei tre assi [...] di riferimento ...
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contrario
contràrio [agg. Der. del lat. contrarius, da contra "che sta di fronte"] [ALG] Di due numeri relativi che hanno uguale valore assoluto ma segno diverso. ◆ [FAF] Proposizione c.: rispetto a [...] una proposizione data, quella che, dalla medesima ipotesi, trae una conseguenza (tesi) opposta; non è detto che se la proposizione data è vera, sia falsa quella c., e viceversa, in partic. potendo essere ...
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cologaritmo
cologaritmo [Comp. di co- e logaritmo] [ALG] Di un numero n, è il logaritmo di 1/n, cioè il logaritmo di n cambiato di segno; ha simb. colog. ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] numerazione romana manca una notazione per lo zero. È nell'India, verso il 500 d. C., che si comincia a far uso di un segno per lo zero (un cerchietto, pieno o no), accanto a cifre già usate da varî secoli (v. cifra) per rappresentare i numeri da uno ...
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segmentario
segmentàrio [agg. Der. di segmento] [ALG] Equazione s.: di una retta nel piano cartesiano, è l'equazione (x/p)+(y/q)=1, con p e q misure con segno della lunghezza dei segmenti staccati dalla [...] retta sugli assi coordinati a partire dall'origine (v. fig.). Analoga è l'equazione s. di un piano ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...