CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] dal 1834, in un libretto stampato a Lugano parlai di Stati uniti d'Italia, mentre allora gli altri risguardavano ad altro segno" (ibid., pp. 12, 15, 16). Analogamente in due ottave indirizzate il 19 giugno al Gioberti, edite l'indomani da L'Italia ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] essi stessi chiamavano "bugiale", cioè, come spiega Poggio, "mendaciorum officinam".
Anche le invettive del B. conservano il segno della loro origine pratica nella malignità e nella ferocia delle accuse, spesso false, nella volgarità degli insulti ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] , e non per l'onnicomprensiva monografia - sia negli studi di storia letteraria sia in quelli di teoria e metodo critico - era segno di mente che non amava indugi sul già assodato, di gusto per la sobrietà e la misura, di contemperanza del giudizio e ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] "come il pane per fame si manduca" (XXXII, v. 127), spingendo Dante a rivolgerglisi dicendo "O tu che mostri per sì bestial segno / odio sovra colui che tu ti mangi" (vv. 133 s.). Nel canto seguente il tema riprende fin dal primo verso ("il fiero ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] D. ricorderà spesso negli scritti dell'età matura, lascia segni produttivi in tutta la sua opera come "lavoro in da sé" fallendo nella vita ma non nella poesia, dove incontra il segno di Dio. Gli altri quaderni per le lezioni 1958-59 hanno visto la ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] e contiene la narrazione delle vicende italiane dalla vittoria ghibellina a Montaperti fino all'incoronazione di Carlo II. Coglie nel segno l'osservazione del Gorra (1890), secondo la quale sembra che G. abbia rinunciato dopo la giornata VIII al ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] fiaba Le chat botté di Perrault e nel Gatto con gli stivali di L. Tieck).
Altre fiabe, meno numerose, sono segnate da una più vivace impronta di ambientazione popolare secentesca (nella quale è possibile ravvisare la lezione delle Muse napolitane ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] sue numerose iniziative, d’Amico usava mettere in risalto soprattutto il fallimento. Tuttavia, ognuna di queste imprese ha lasciato un segno. Gli studi teatrali riguardano un’arte che non lascia opere e una storia che lascia ben poche tracce: l ...
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LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] molto efficacemente, come dimostra il lavoro di alcuni critici). Si tratta di una letteratura che si svolge sotto il segno della complessità, della stratificazione dei temi e delle forme; proprio il fecondo intreccio di aspetti diversi appare alla ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] , in Studi ital. di filol. classica, XI (1903), pp. 362-376; A. Roncaglia, Note sulla punteggiatura medievale e il segno di parentesi, in Lingua nostra, III (1941), pp. 6-9; A. Campana, Trattati umanistici sulla interpunzione: Angelo da Novilara tra ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...