BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] mano". Il dialogo è quindi l'ultimo documento degli *interessi giovanili del B., ed egli infatti lo compose in segno di riconoscenza per l'Accademia degli Intronati nell'allontanarsi, come egli stesso dice nel proemio dell'opera, "da, suoi piacevoli ...
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FIORE, Angelo
Massimo Onofri
Nacque il 1° febbr. 1908 a Palermo, da Gaetano, impiegato del genio militare, e Marianna Conforto. A Palermo, conseguita la maturità classica nel '26 presso il liceo-ginnasio [...] di Tozzi e dell'ultimo Pirandello, di Kafka e Musil (Tedesco, 1970; Pampaloni, 1981; Spagnoletti, 1984). E ciò, a segnare la grande originalità di una scrittura assai lontana tanto dall'esperienza neorealista o neonaturalista, quanto da quella di un ...
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AGOSTINI, Ludovico
Alberto Asor Rosa
Nacque a Pesaro il 6 genn. 1536, da Giovan Giacomo e da Pantasilea degli Alessandri. La sua famiglia, di antica origine umbra ma trasferita da più di un secolo a [...] scrisse una Lettera all'Italia, per ridestare la propria patria dal sonno dei vizi, additandole il flagello del morbo come un segno del castigo di Dio.
Mortogli il padre nel 1582, l'A. decise di lasciar Pesaro: rinunciato al seggio ereditario nel ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...] costituisce. A tal fine, si impegnò innanzitutto concretamente, fondando e gestendo in proprio un laboratorio teatrale posto sotto il segno di un "antigrazioso" irritante e provocatorio; infatti, nel 1921, a Roma, con un anno di anticipo sul teatro ...
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COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] - gli avevano fatto sperare molto. Notevole l'epigramma di Flavio Querengo che - concludendo -gli augurava di poter "giunger al segno di chi cantò quel triplicato regno".
Nel canto V si tocca il patetico della presunzione: qui infatti, riprendendo i ...
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CASTIGLIONI, Luigi
Alberto Grilli
Nacque ad Azzate (Varese) il 28 sett. 1882 da Pietro, medico condotto, e da Antonietta Trotti; appassionatosi agli studi umanistici, vinse nel 1900 il concorso per [...] sul mondo classico, in particolare quelle su Properzio, in verità piuttosto superficiali e incompetenti, che l'irritarono come segno d'incapacità a penetrare i problemi dell'arte e del gusto antichi. Negli scritti evitò apprezzamenti estetici e li ...
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COPPOLA, Goffredo
Pietro Treves
Nato a Guardia Sanframondi (prov. di Benevento), il 21 sett. 1898, da Pietro e Maria Ricca, frequentò la facoltà di lettere dell'università di Napoli, e qui fu attratto [...] , o tecnicamente, costitutivi della commedia antica, il coro, la parodos, la parabasi, ecc.
Ed è significativo, ma triste, segno dei tempi che nella premessa (p. X) il C. definisse "lavoro definitivo e conclusivo" un'ormai vecchia memoria (1905 ...
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BONAMICI, Pietro Giuseppe Maria (Castruccio)
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 18 ott. 1710 da Francesco e da Maria Felice Rigola. La famiglia era di modeste condizioni economiche.
Studiò nel seminario [...] il senese Giulio Savini. "Già Napoli non mi è piaciuta mai: - scriveva nel 1753 - dopo Siena poi mi dispiace a segno di farmi dar nelle furie e far delle continue giaculatorie al Vesuvio, perché una buona volta finalmente spenga questa razza". Finì ...
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GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] ", un "barbassore intollerante ed intollerabile"), fu seguita nel novembre di quell'anno da una replica del G. (che segnò in pratica anche l'uscita di scena del cenacolo letterario fiorentino), la Giunta alla derrata. Ai poeti nostri odiernissimi e ...
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CORREGGIAIO (Corriggiai, Correggiari, Coreciaro, Corezaro), Matteo
Pasquale Stoppelli
Nacque sul finire del XIII sec. e visse nella prima metà del successivo.
Queste generiche referenze cronologiche [...] dei sonetti 'semiliterati' (misti di latino e volgare) e 'bilingui' (in italiano e francese o provenzale). Sarebbe ancora il segno della vocazione a fare della poesia un esercizio empirico, che mal si accorderebbe con il giudizio del Croce secondo ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...