Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] ove gusto umanistico e gusto popolaresco sono uniti nell'equilibrio teso e nervoso che anche nella prosa è il segno del Poliziano: ma toccano come vedremo una loro cordialità d'accento nella rappresentazione dell'astuzia e della saggezza popolare ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] Voce, erano state strumento della rinascita spiritualista e idealista, a cui si può dire che La Torre togliesse il segno immanente per sostituirlo con uno trascendente. Così, in scrittori che si proclamano poeti, italiani e cattolici, sono espliciti ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] non è più fatto il nome di Floramonte, che doveva essere quindi morta nel frattempo, né si accenna a banchi, libri, ecc.: segno questo che il poeta s'era oramai ritirato dall'insegnamento e che aveva già venduto o donato tutte le suppellettili della ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] da E. Falqui ed E. Vittorini nell'antologia Scrittori nuovi (Lanciano 1930).
La morte della madre, il 13 genn. 1931, segnò per la M. l'inizio di una crisi esistenziale che provocò la rottura del matrimonio con Fallaci. Anche prima della separazione ...
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MALATESTA (Bastiani, de' Bastiani), Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a L'Aquila, attorno al 1545, da Sebastiano (donde forse deriva l'uso prevalente della forma patronimica Bastiani nelle edizioni delle [...] rileva dalla conclusione di una sua lettera a Vincenzo I Gonzaga del 12 genn. 1602: "facendole humilissima riverenza del nuovo segno della sua benignità, con la rimessa che ho ricevuto con questo ordinario et riconoscendole io l'obligo che devo". A ...
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MAIA MATERDONA, Gianfrancesco
Emilio Russo
Nacque a Mesagne, presso Brindisi, il 4 sett. 1590 da Pomponio Maia e da Ippolita Materdona, entrambi di famiglia nobile.
Fu destinato alla professione giuridica [...] in Rime boscherecce, fu reindirizzata dal M. al granduca di Toscana Ferdinando II di passaggio per la città. È il segno più evidente, non l'unico, di un bisogno di protezioni cortigiane che, dopo il passaggio romano senza successo, continuava a ...
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PERTICONE, Giacomo
Mario Di Napoli
PERTICONE, Giacomo. – Nacque a Catania il 2 gennaio 1892 da Pietro e da Maria Marino, in una famiglia che vantava ascendenze fondiarie, ma si era inserita nella borghesia [...] -culturale era infatti particolarmente congeniale a Perticone, la cui adesione al fascismo si collocò da subito sotto il segno della socialità, comportando in una certa misura una sofferta ricerca di continuità con le sue precedenti esperienze ...
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DE NINO, Antonio
Damiano V. Fucinese
Nacque a Pratola Peligna (L'Aquila) il 15 giugno 1833 e non 1836) da Gianferdinando, agrimensore, e da Anna Maria Puglielli, filatrice. Suo primo maestro fu il padre. [...] " (II, p. VII).
Della natura "poetica" delle sue raccolte si rese conto il D'Annunzio che lo definì, cogliendo nel segno, "peligno della grande stirpe, poeta delle memorie tenace". In effetti il D. fu uno degli "egregi osservatori e interpreti della ...
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JENCO, Elpidio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Capodrise, in Terra di Lavoro, il 9 febbr. 1892, da Nicola e da Camilla Nacca. Dopo aver frequentato il seminario diocesano della sua città fino alla quinta [...] lo J. delinea acutamente il legame tra i poeti d'avanguardia della sua generazione e i giapponesi, nel segno di un impressionismo cosmopolita che accomunava esperienze culturali apparentemente lontanissime (p. 16).
Nel 1917, conclusasi l'esperienza ...
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LUGLI, Vittorio
Roberto Cincotta
Nacque a Novi di Modena il 30 sett. 1885, da Evangelista e Clonice Costa. Nel 1890 la famiglia si trasferì a Carpi; il L. frequentò qui le elementari e il ginnasio e [...] modifiche. Così il critico affina la propria sensibilità, la propria "confidenza" con gli scrittori che hanno lasciato un segno nella storia (Coi grandi), mentre la letteratura viene a confondersi con l'esistenza stessa (Letteratura, amore nostro ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...