Pittore (n. Foligno 1430 circa - m. 1502). Le sue prime opere (affreschi in Santa Maria in Campis presso Foligno, 1456; tavola nel museo di Deruta, 1457-58) lo mostrano nell'orbita di Benozzo Gozzoli. [...] da Fabriano, da cui trasse un accentuato naturalismo che, unito a una ferma precisione di tecnica e di segno e a una spiccata tendenza verso ricerche di intensa espressione, conferisce un accento particolare ai suoi personaggi. Suoi capolavori ...
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Uomo politico e militare (Kirkūk 1888 - Baghdād 1958). Esponente del movimento nazionale arabo contro la Turchia ottomana durante la prima guerra mondiale, nel 1921 divenne capo di S. M. dell'esercito [...] perseguì una politica filo-occidentale. Inviso ai nazionalisti arabi e impopolare per la durezza del suo governo, il 14 luglio 1958 cadde vittima del colpo di stato militare che segnò la fine della monarchia e l'instaurazione del regime repubblicano. ...
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PIO V, papa, santo
Simona Feci
PIO V, papa, santo. – Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), all’epoca ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeri.
Nel [...] a don Giovanni d’Austria, subentrò il problema della vacanza del comando, che il papa voleva affidata al Colonna, e i negoziati segnarono il passo. All’inizio del 1571, la volontà di concludere l’alleanza spinse Pio V a concedere a Filippo II il ...
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DANDOLO, Marco
Giuseppe Gullino
Terzo dei quattro figli maschi di Andrea di Benedetto e di Orsa Giustinian di Bernardo, dottore cavaliere e procuratore, nacque a Venezia il 25 marzo 1458.
Ricche e prestigiose [...] Giustinian; il D. visse dunque la sua giovinezza in un ambiente raffinato e profondamente religioso, che ne segnò per tempo il carattere. Ebbe come precettore l'alessandrino Giorgio Merula, uno dei principali esponenti dell'umanesimo veneziano ...
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SCHILLACI, Salvatore (Totò)
Marino Bortoletti
Italia. Palermo, 1° dicembre 1964 • Ruolo: centravanti • Esordio in serie A: 27 agosto 1989 (Juventus-Bologna, 1-1) • Squadre di appartenenza: 1981-82: [...] la rete della vittoria. E non si fermò più: ogni partita un gol, quasi sempre decisivo, di rapina, d'astuzia, di potenza. Segnò contro la Cecoslovacchia, l'Uruguay, l'Irlanda, anche contro l'Argentina, ma non bastò all'Italia per andare in finale ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] fratello Heinrich per una totale divergenza di vedute destinata a cadere solo con l'avvento del nazismo. Il dopoguerra segnò la sua definitiva affermazione, fino a farne il massimo rappresentante della letteratura tedesca. Nel 1929 ottenne il premio ...
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Orientalista italiano (Roma 1844 - ivi 1935), dapprima custode del gabinetto numismatico della Biblioteca Vaticana (1873-76), poi prof. (1876-1919) di ebraico e lingue semitiche comparate nell'univ. di [...] egli fissava nella pianura babilonese, concentrò la sua attività soprattutto in indagini filologiche ed edizioni di testi; con queste segnò un'orma profonda in tutti i campi della semitistica, specie in quelli degli studî arabi, siriaci ed etiopici ...
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Musicista statunitense (Chicago 1909 - New York 1986). Virtuoso di clarinetto, dopo aver suonato in varie orchestre di jazz dall'età di dodici anni, nel 1934 costituì la sua prima orchestra che divenne [...] appunto il soprannome di "king of swing"). Il punto culminante di questo successo fu segnato dal famoso concerto alla Carnegie Hall del 1938, che segnò il primo ingresso del jazz in quel teatro. Contemporaneamente G. formò trii, quartetti e sestetti ...
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Figlio (Chantilly 1772 - Vincennes 1804) di Louis-Henri e di Luisa d'Orléans, emigrò durante la rivoluzione e, dopo lo scioglimento dell'esercito antirivoluzionario, si ritirò a Ettenheim (Baden), ove [...] errate informazioni della polizia o forse, piuttosto, il desiderio di Napoleone, quasi certamente consigliato dal Talleyrand, di dare un segno, alla vigilia dell'instaurazione dell'Impero, che scoraggiasse i tentativi di una restaurazione borbonica. ...
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Scultore (Valenciennes 1827 - Courbevoie 1875). Influenzato dall'opera di F. Rude, ne seguì l'indirizzo prediligendo gli effetti pittorici del modellato. Tra le sue opere più note, a Parigi: Il conte Ugolino [...] -66); la Danza per l'Opéra (1869); I quattro continenti (1867-72) per la fontana dell'Observatoire. Rinomato scultore del Secondo Impero, la sua opera segnò una tappa importante nel passaggio dall'ideale neoclassico alla visione pittorica e realista. ...
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ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...