FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] del Museo civico di Busto Arsizio, quasi interpretando in termini di raggelato plasticismo quella ridondanza e quasi caparbia esuberanza del segno che aveva trovato largo impiego negli esercizi grafici.
Già nel 1605 il F. era entrato in rapporto con ...
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DELLA LEONESSA, Enrico (pseudonimo Lionne)
Rossella Leone
Nacque a Napoli il 15 luglio 1865 da Giuseppe e Luisa Caiazzo.
Osteggiato dapprima dalla famiglia, ottenne in seguito di studiare pittura presso [...] innovativo dell'altro disegnatore del quotidiano, G.E. Novelli [Yambo]), realizzate in tavole colorate che descrivono con segno sintetico e taglio fotografico gli avvenimenti quotidiani, evitando forzature caricaturali.
A metà degli anni Novanta il D ...
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FRANCHI (Francia), Cesare, detto il Pollino
Paolo Di Paola
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e miniatore, nato probabilmente a Perugia e attivo in Umbria e a Roma nell'ultimo [...] presente l'opera di Giulio Clovio, che a Perugia aveva lavorato al servizio del cardinale Marino Grimani lasciando un segno non indifferente sullo sviluppo della miniatura locale. E, in particolare, è possibile che abbia subito l'influenza della ...
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DANEO, Renato
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Antonio, artigiano in legno, e di Edvige Koncnik, nacque a Trieste il 27 luglio 1905, fratello minore di Romeo. Alla pittura, "vocazione primitiva [...] . Infine, in occasione di una grave malattia, scoprì in sé un'autentica "passione grafica" disegnando in continuazione, con un segno secco e nervoso.
Ritornato a Trieste nel 1936, il D. espose per la prima volta alla Mostra sindacale del 1938 ...
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Nato a Rovereto (Trento) il 23 maggio 1896 da Giovanni e Paola Rufinasca, a sei anni rimase orfano di padre. Dopo aver studiato alla scuola reale superiore, nel 1915 si trasferì a Firenze, dove frequentò [...] è certo quella Via di Galluzza a Siena, premiata alla Mostra del Francia a Bologna nel 1918.
L'essenzialità del segno non deve far dimenticare la lenta e accurata elaborazione che precedeva la stampa di ogni opera del C., come dimostrano i ...
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BARUCCO, Giacomo
Rossana Bossaglia
Nato a Rovato (Brescia), pare nel 1582, secondo quanto risulta da una polizza d'estimo del 1627 (cfr. Fenaroli, p. 18), fu attivo come pittore a Brescia. Agì nell'ambiente [...] passato ad Antonio Gandino; l'attribuzione al B. sembra la più attendibile, dacché nel Gandino si ravvisa abitualmente un segno più lucido e duro, mentre l'opera in questione è condotta con mano fluida e piuttosto pastosa; essa mescola ricordi ...
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CADORIN, Guido
Valerio Terraroli
Nacque a Venezia il 6 giugno 1892, undicesimo figlio di Vincenzo, intagliatore ed ebanista (cfr. la voce in Diz. biogr. degli Ital., XVI, pp. 96 s.) e di Matilde Rocchin. [...] 1919 fu invitato ad una personale a Ca' Pesaro nella quale esponevano anche Brenno Del Giudice e il fratello Romeo. Il 1920 segnò il ritorno in grande stile alla Biennale con due dipinti notissimi, Le tabacchine e Il ritratto di Livia (in catal. Mia ...
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GIOVANNI ANTONIO da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conosce la data di nascita di questo incisore, di cui nessuna fonte cinquecentesca menziona il nome e sul quale non esistono riferimenti documentari. [...] si trova anche nell'Ercole contro il leone Nemeo, che al pari dei precedenti, per l'acerbità e la goffaggine del segno, può essere indicato come uno dei primi lavori di Giovanni Antonio. Ragioni puramente stilistiche inducono ad attribuire a G. la ...
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DI BARTOLO, Francesco
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 17 genn. 1826 da Antonino, avvocato, e da Giuseppina Consoli. Compiuti i primi studi, mostrò precocemente uno spiccato interesse per il disegno [...] a F. Palizzi noto paesista e animalista, già insegnante di disegno. Ben presto il D. ne divenne amico ed estimatore, e in segno di ammirazione e di affetto ricopiò su rame alcuni animali dipinti dal Palizzi, usando però questa volta la tecnica dell ...
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CERACCHINI, Gisberto
Susanna Zatti
Nacque a Foiano della Chiana (Arezzo) il 5 febbr. 1899 da Anacleto e Leopolda Marchi in una agiata famiglia contadina.
Interruppe gli studi subito dopo la licenza [...] sino alla metà degli anni Trenta: un linguaggio primitivo, dai volumi squadrati e spesso monumentali, piuttosto rigido nel segno inciso dei contorni netti, brillante e levigato nella cromia, denso di richiami a modelli quattrocenteschi e, ancora, di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...