GIANERI, Enrico (Gec)
Sabrina Spinazzè
Nacque a Firenze il 9 nov. 1900 da Cesare e da Maria Germanetti, entrambi di origine sarda.
Compì gli studi a Cagliari, e nell'ambito della scuola debuttò come [...] locale.
La fine degli anni Dieci aveva aperto d'altra parte una fase di risveglio per la satira politica. Dopo la crisi segnata dalla guerra, gli autori sentirono la necessità d'imporsi con un timbro nuovo, più aggressivo e polemico, in grado di dare ...
Leggi Tutto
BRITTO (Brito), Giovanni
Fabia Borroni
Mancano dati biografici di questo xilografo di origine tedesca (Brit o Breit dovette essere il suo cognome originario), operante a Venezia dopo il 1530 ed ancora [...] di Carlo V e un Autoritratto di Tiziano, intagliati con grande maestria e riusciti interamente tizianeschi per composizione e per segno.
Un primo ritratto di Carlo V, Carolus Imperator Quintus, a mezzo busto, con corazza e spada sguainata, da un ...
Leggi Tutto
BISI, Carlo
Paola Pallottino
Nacque a Brescello (Reggio Emilia) il 18 dic. 1890, da Cesare e da Rita Brindani. A tredici anni si trasferì con la famiglia a Parma, sede assegnata al padre, direttore [...] 1917-18 e a La Giberna nel 1918. L'anno successivo le sue vignette, a cui la pratica incisoria conferiva un segno arioso ed elegante, apparvero su Ardita, La Domenica dei fanciulli e sul raffinatissimo Satana beffa, insieme con quelle di A. Bonzagni ...
Leggi Tutto
CAMIA, Orazio
Ferdinando Arisi
Nato a Piacenza nel 1579 da Gian Angelo e da Eleonora Fornasari, fu allievo e aiuto, insieme con un suo fratello (probabilmente Camillo), di G. B. Trotti, detto il Malosso, [...] attribuiti al C.: un'Annunciata in S. Francesco, caratterizzata, specialmente nella parte superiore (la Gloria del Paradiso), da un segno pesante nelle figure del Padre Eterno e degli angeli; una pala d'altare con Santi, papi e vescovi con angeli in ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Andrea, detto il Vespino e il Copista
Angela Ottino Della Chiesa
Attivo a Milano tra la fine del sec. XVI e il primo trentennio del XVII, quasi nulla sapremmo di questo esperto artigiano del [...] anni fa, che i colori, alterati dal tempo, poco permettevano di ricostruire della personalità del B. al di fuori del segno. Né il restauro dell'opera, unica copia fedele all'originale, eseguito nel 1950, ha potuto ravvivarne adeguatamente la sommersa ...
Leggi Tutto
CATTANEO, Danese
Silvia Macchioni
Giuseppe Gangemi
Figlio di Michele, mercante, e di Gentile degli Alberti, originari di Colonnata nelle Alpi Apuane, il luogo di nascita è incerto: il Vasari lo dice [...] una scoperta adesione alla poetica dei manieristi, segno della presenza, più o meno evidente, nella l'unico figlio. I suoi gessi e i disegni furono lasciati "in segno di amorevolezza" all'allievo Girolamo Campagna.
Il figlio Perseo, nato a Venezia ...
Leggi Tutto
FRANCESCHINI, Baldassarre detto il Volterrano
Marco Gallo
, Baldassarre Figlio dello scultore Gaspare, nacque a Volterra nel 1611.
Gaspare è l'autore della statua di S. Francesco, in tufo, per la chiesa [...] mannozziana, per sfociare infine, dopo l'acquisizione di tratti fiamminghi per influsso di G. Sustermans, in un complesso cromatismo di segno emiliano che affiora dopo i viaggi intrapresi a spese di don Lorenzo, fra il 1640 e il 1641, tra Bologna ...
Leggi Tutto
GUARINO (Guarini), Francesco
Silvia Sbardella
Nacque a Sant'Andrea di Solofra, presso Avellino, il 19 genn. 1611 da Giovan Tommaso e Giulia Vigilante, secondogenito di sei figli (Braca, 1996, p. 215).
Il [...] raffiguranti episodi del Vecchio Testamento) per il soffitto della collegiata di S. Michele Arcangelo a Solofra: tale committenza segnò l'inizio dell'egemonia artistica della famiglia Guarino all'interno della più importante chiesa di Solofra. Per lo ...
Leggi Tutto
PAULUCCI DELLE RONCOLE, Enrico
Stefano Turina
– Nacque a Genova il 13 ottobre 1901 da Paolo, colonnello di fanteria, e Amalia Mondo.
Terzo e ultimo figlio di un marchese discendente da una nobile famiglia [...] , come il resto del gruppo, proponeva opere inscritte nel segno antiretorico di un lirismo sommesso e pacato, dipinti e guazzi l’esperienza fauve: ne derivò un uso più esperto del segno grafico e del colore, in dissonanza rispetto agli esiti dei ...
Leggi Tutto
PEROTTI, Edoardo
Francesca Franco
PEROTTI, Edoardo. – Nato a Torino il 31 maggio 1824, studiò a Ginevra presso l’École commerciale (1842). Nella città svizzera divenne allievo di Alexandre Calame (1843), [...] e ritempravano la tavolozza con l’ispirazione dal vero, preparando la strada al rinnovamento di Antonio Fontanesi. Vedute montane segnarono anche la sua partecipazione alla Promotrice del 1847, dove i quadri Valle d’Aosta e catena del Monte Bianco ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...