FRANCHI (Francia), Cesare, detto il Pollino
Paolo Di Paola
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e miniatore, nato probabilmente a Perugia e attivo in Umbria e a Roma nell'ultimo [...] presente l'opera di Giulio Clovio, che a Perugia aveva lavorato al servizio del cardinale Marino Grimani lasciando un segno non indifferente sullo sviluppo della miniatura locale. E, in particolare, è possibile che abbia subito l'influenza della ...
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DANEO, Renato
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Antonio, artigiano in legno, e di Edvige Koncnik, nacque a Trieste il 27 luglio 1905, fratello minore di Romeo. Alla pittura, "vocazione primitiva [...] . Infine, in occasione di una grave malattia, scoprì in sé un'autentica "passione grafica" disegnando in continuazione, con un segno secco e nervoso.
Ritornato a Trieste nel 1936, il D. espose per la prima volta alla Mostra sindacale del 1938 ...
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Nato a Rovereto (Trento) il 23 maggio 1896 da Giovanni e Paola Rufinasca, a sei anni rimase orfano di padre. Dopo aver studiato alla scuola reale superiore, nel 1915 si trasferì a Firenze, dove frequentò [...] è certo quella Via di Galluzza a Siena, premiata alla Mostra del Francia a Bologna nel 1918.
L'essenzialità del segno non deve far dimenticare la lenta e accurata elaborazione che precedeva la stampa di ogni opera del C., come dimostrano i ...
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BARUCCO, Giacomo
Rossana Bossaglia
Nato a Rovato (Brescia), pare nel 1582, secondo quanto risulta da una polizza d'estimo del 1627 (cfr. Fenaroli, p. 18), fu attivo come pittore a Brescia. Agì nell'ambiente [...] passato ad Antonio Gandino; l'attribuzione al B. sembra la più attendibile, dacché nel Gandino si ravvisa abitualmente un segno più lucido e duro, mentre l'opera in questione è condotta con mano fluida e piuttosto pastosa; essa mescola ricordi ...
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MYKONOS (Μύκονος Mycono)
N. Bonacasa
Isola delle Cicladi, situata a S-E di Tino e a N-E di Delo, costituita da un blocco granitico privo di sorgenti. Il nome deriverebbe dall'eroe eponimo M., figlio [...] il protettorato ateniese. Conquistata da Alessandro subì prima l'egemonia macedone e in seguito quella tolemaica e rodia. La guerra mitridatica segnò la fine di ogni valore per l'isola. In età romana M. ebbe ancor più scarso rilievo.
A M. non sono ...
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LEONE, Pittore del
E. Paribeni
Ceramografo attico operante all'inizio dell'ultimo venticinquennio del VII sec. a. C. Gli sono state assegnate sinora non più di quattro opere, due anfore da Vari nel [...] della gran bocca rugliante una vitalità quasi demoniaca.
Oltre alla veemenza espressiva e al superbo rigore del segno, si potrebbero riconoscere a questo artista notevoli qualità compositive. Quella ricerca di monumentalità e quell'esuberanza nel ...
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THANATOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno alla metà del V sec. a. C. Il nome viene da una famosa e assai restaurata lèkythos del British Museum con una figurazione di Hypnos [...] ricostruire. Si tratta di un artista coscienzioso e applicato, dal quale gli effetti vengono raggiunti grazie a un segno incisivo e sostenuto e all'intensità emotiva suggerita con tanta eloquente ritenutezza. Mentre i suoi panneggi forse anche per ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] con Michelino di Besozzo e Iacobello del Fiore. Tratti dell'arte veneta e lombarda tardogotica (raffinata aulicità, segno sottile e incisivo, preziosi cromatismi, attenzione per il mondo della natura) in effetti caratterizzano La Madonna della ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] S. Martin di Teruel, 13° e 14° sec.; torri di S. Maria a Tauste, S. Pablo di Saragozza ecc.). Nell’Andalusia il nucleo m. segnò il corso dell’architettura sin dal 13° secolo. Una serie di chiese (S. Marco a Siviglia, S. Matteo a Carmona, S. Maria del ...
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(App. III, I, p. 501)
Pittore, scultore e scrittore francese, morto a Parigi il 12 maggio 1985. Nel 1951 si recò a New York e trasferì la sua collezione dell'art brut a Heart Hampton, in un locale offerto [...] sagome, tracciati, profili, trame, oscillanti tra figurazione e astrazione. In un secondo ciclo denominato L'Hourloupe (1962-74) il segno pare sostituirsi alla materia: cellule tipo, monadi per lo più a righe rosse e blu, si svolgono in una scrittura ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...