PALIOTTO
M. Di Berardo
Rivestimento mobile del fronte anteriore dell'altare, rispetto al quale esso costituisce un elemento a sé stante, caratterizzato nel tempo da una progressiva qualificazione del [...] ., I, 1886, p. 171), di ricoprire la mensa con paramenti tessili al momento della celebrazione eucaristica, in segno di decoro e venerazione. Configurazione e caratteristiche tipologiche di simili rivestimenti, ricadenti su ciascun lato dell'altare o ...
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LIPPARINI, Ludovico
Francesca Franco
Nacque a Bologna il 17 febbr. 1800 da Giuseppe e da Francesca Tarin. Trasferitosi a Venezia sin dal 1817, iniziò a studiare con L. Cozza e si perfezionò all'Accademia [...] Hayez e altri allievi di Matteini, il L. dipinse un Filottete ferito (Venezia, palazzo Barozzi Emo Treves de Bonfili), che segnò il suo esordio sulla scena lagunare e fu acquistato dal barone G. Treves per ornare, insieme con le statue di Ettore e ...
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JACOPO da Verona
Maria Elena Massimi
Figlio di Silvestro e di Agnese, è documentato a Verona, nella contrada di S. Cecilia, dal 1388 al 1442; la data di nascita 1355 è ricavabile dall'anagrafe contradale [...] per gli anni 1409, 1418, 1425 e 1433, il nominativo di J. è allibrato per somme gradatamente minori, ma sempre cospicue, segno di indubbia agiatezza economica; in città l'artista possedeva, oltre alla casa di S. Cecilia, un immobile con terreno in ...
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GIULIANO da Rimini
D. Benati
Pittore documentato dal 1307 al 1324. La firma di G. e la data 1307 si leggono lungo il margine superiore di un dossale proveniente dalla chiesa di S. Francesco a Urbania: [...] questa data G. era dunque già morto. Se coglie nel segno l'ipotesi avanzata di recente sulla base di evidenze documentarie (Delucca Pinacoteca Civ.), anche se una maggiore scioltezza compositiva, segno di una datazione più inoltrata, si coglie già ...
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MEIDIAS, Pittore di
E. Paribeni
È per tradizione il più noto e ammirato tra i ceramografi attici degli ultimi decenni del V sec. a. C. Il nome appare con ἐποίεσεν su una hydrìa di Londra, già nota dai [...] e neppure il più grande o il più rappresentativo. Manca a lui il calore e la tenerezza del Pittore del Deinos, il segno fluido e la freschezza immediata del Pittore di Shouvalow, la serrata drammaticità di Aristophanes o il gusto per l'ampio affresco ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] produzione architettonica. Nelle arti figurative, se nel Rinascimento italiano si può parlare di un ritorno all’antico come segno di una ritrovata o ravvivata coscienza della storia, nel 17° sec., con la reazione dei Carracci nei confronti ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] Houthi dello Yemen, e instaurando nel gennaio 2024 un clima di forti tensioni con l'Iraq, la Siria e il Pakistan, fatti segno di attacchi con missili balistici. Le elezioni per il rinnovo dell'Assemblea degli esperti svoltesi nel mese di marzo con un ...
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Pittore (Pisa 1563 - Londra 1639). Allievo del fratello Aurelio, a diciassette anni si stabilì a Roma presso uno zio, del quale assunse il cognome. Operò a Roma, a Farfa e nelle Marche fino al 1621, quando [...] luminismo caravaggesco, tuttavia, il G. si valse per affinare la sua ricerca formale e coloristica caratteristica per la nitidezza del segno ed i freddi accordi del colore. Tra le opere più importanti: per il periodo romano, Loth e le figlie (Londra ...
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Pittore e incisore belga (Ostenda 1860 - ivi 1949). Ha percorso molte tendenze dell'arte contemporanea (tra cui l'espressionismo), pur senza aderire a nessuna in particolare. Dopo i primi dipinti giovanili, [...] si sviluppa fino al 1940 circa in una serie innumerevole di dipinti e di incisioni: queste ultime, per finezza di segno e sottigliezza di toni, sono da considerarsi tra le migliori prodotte dall'arte moderna. Fu anche scrittore, poeta e compositore ...
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Pittore francese (Bordeaux 1875 - Parigi 1947). Condiscepolo di H. Matisse, al quale rimase molto legato, nella scuola d'arte decorativa di Parigi e presso G. Moreau, M. visitò spesso il Louvre, interessato [...] , 1912, Besançon, Mus. des beaux-arts; Rotterdam, 1914; Algeri, 1927; Pont Neuf di notte, 1935; Bruma a Stoccolma, 1938, Parigi, Mus. nat. d'art moderne). Notevoli i suoi disegni per la forza sintetica del segno (Matisse lo definì il nostro Hokusai). ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...