HIERAKONPOLIS (῾Ιεράκων πόλις)
S. Donadoni
L'odierno Kōm el-Āḥmar, è una delle città più antiche dell'Egitto, la cui storia ed importanza risalgono al periodo predinastico, durante il quale essa fu capitale [...] di donarî che risalgono al tardo periodo predinastico ed al protodinastico. Il nome stesso della città è scritto con un unico segno geroglifico, di forma oblunga e ad angoli smussati, che mostra certo la pianta di un edificio preistorico tipico del ...
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NIKIAS (Νικίας)
E. Paribeni
1°. - Ceramista attico, figlio di Hermokles, attivo circa gli ultimi anni del V sec. a. C. che firma un cratere a campana del British Museum con patronimico e menzione del [...] di ornati e fregi nelle vesti e nelle armi. All'atmosfera e agli atteggiamenti di uno svaporato languore si accompagna un segno spesso duro e arido che ne rende più meccanici e faticosi gli effetti. Caratteristiche alcune sue opere per l'estremo ...
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EUPOLIS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, operante intorno alla metà del V sec. a. C. Come può indicare il nome stesso - tratto però non già da quello del poeta [...] compone armoniose scene di culto a Dioniso, e sviluppa corteggi con menadi e figure allegoriche o vagamente allusive. Il suo segno non possiede la musicalità troppo insistita e scoperta del Pittore di Methyse o del Pittore di Chicago: e le sue lunghe ...
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HEIMARMENE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno al 420 a. C. Si tratta di una personalità suggestiva e oscura, che è appena dato di intravedere attraverso due sole opere, l'anforisco [...] Himeros. La Zlèkythos di Bologna con una figurazione più semplice e concisa di Apollo e una dea, forse Artemide, nel segno raffinato e preciso e negli atteggiamenti come sospesi conferma il carattere raccolto e pensoso dell'artista e il gusto per le ...
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BARCLAY, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui attività è da fissare intorno e immediatamente dopo la metà del V sec. a. C. È da riportare alla maniera classicistica del Pittore di Villa [...] 'ultimo e altri artisti del gruppo di Polygnotos. Nelle opere migliori il Pittore di B. mostra un gusto per il segno incisivo e modulato che s'inflette e si articola con efficacia senza mai cadere nella musicalità lineare troppo scoperta ed esclusiva ...
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DELOS, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il penultimo decennio del VI sec. a. C. È da affiancare al Pittore di Hischylos (v.): gli vengono attribuite da J. D. Beazley alcune coppe, [...] il Dioniso seduto del Pittore della Coppa Vaticana del Jockey, tradotti in una facile, poco controllata scorrevolezza di segno. La figura femminile fuggente dipinta nella coppa di Lipsia T 500 sembra un caratteristico antecedente di un motivo caro ...
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Pittore italiano (n. Guardiagrele 1937). A Firenze dal 1957, parallelamente agli studî in sociologia, si è dedicato da autodidatta alla pittura. In contatto con R. Guarneri e il gruppo degli astrattisti [...] (1976); Fare pittura (1985). Alla sua produzione artistica sono state dedicate numerose mostre tra le quali più di recente: Verna. Opere (1967-2007) (2007); Claudio Verna - Carte sature (2008); I colori agili (2013); Discorso sul segno (2018). ...
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PERILLI, Achille
Pia Pascalino
Pittore, nato a Roma il 28 gennaio 1927; artista di grande rilievo nella situazione culturale italiana sia per i risultati della sua ricerca pittorica, sia per l'attività [...] con la tradizione delle avanguardie europee. Dopo una fase di espressione legata alla tradizione della pittura del segno, dal 1970 circa P. approfondisce una ricerca sullo spazio immaginario, una contrapposizione fantastica allo spazio prospettico o ...
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GUARIENTO di Arpo
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato dal 1338 al 1367, di origine padovana e forse, più precisamente, di Piove di Sacco (prov. Padova), dove possedeva parecchi beni. G. nacque verosimilmente [...] e arricchito di gamme preziose e rare, è intriso di luce e percorso da rigagnoli luminosi. Il polittico della Incoronazione segna forse il momento di contatto, attraverso l'arciprete Alberto, con la corte dei Carraresi, signori di Padova, per i quali ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] . 739) e Bonifacio (m. 754), il cui merito principale fu la riorganizzazione della Chiesa del regno franco sotto il segno di Roma.
Sono quindi già evidenti i sintomi basilari della renovatio carolingia, nella quale un ruolo primario fu assunto ancora ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...