CAGNAZZI DE SAMUELE, Luca
C. Paola Scavizzi
Nacque ad Altamura il 28 ott. 1764 da Ippolito e Livia Nesti. Orfano di padre fin dal 1767, a otto anni fu messo in collegio a Bari, per interessamento del [...] Bologna, poi a Milano, ed infine, nel 1800, a Firenze. Il periodo fiorentino fu senza dubbio il più fortunato, e segnò per il C. la ripresa dell'attività scientifica e didattica. Nominato professore di economia politica presso l'università, entrò in ...
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integrazione
integrazióne [Der. del lat. integratio -onis, dal part. pass. integratus di integrare (←), "atto ed effetto dell'integrare"] [ANM] (a) Per una funzione, l'operazione che porta a determinarne [...] servono per permettere il calcolo degli integrali; eccone alcune: una costante motiplicativa nell'integrando può essere portata fuori del segno di integrale (regola della costante); l'integrale di una somma è la somma degli integrali degli addendi (i ...
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simmetrico
simmètrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di simmetria] [LSF] Di sistemi che presentino una qualche simmetria, per lo più geometrica, nella loro configurazione ma anche di funzioni che li descrivono, [...] simb.: aRb) anche b è associato ad a (bRa), com'è, per es., l'equivalenza, in partic. l'uguaglianza (R è il segno =). ◆ [PRB] Seriazione s.: nella statistica, seriazione in cui coincidono la media aritmetica, la mediana e la moda. ◆ [ALG] Sistema s ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] dell'ammortamento di un prestito oneroso); in esso si trovano inoltre acute spiegazioni monetarie e la prima intuizione della teoria di Nicola d'Oresme sul valore intrinseco della moneta in contrapposizione alle teorie dominanti della moneta-segno. ...
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Biologia
C. morfogenetico Area dell’embrione, o del primordio di un germoglio, dotata della capacità di dare origine a un determinato organo; per es., i c. morfogenetici dell’arto posteriore danno origine [...] fornire ai corpi in questione cariche elettriche in misura corrispondente alle cariche su essi convogliate dalla corrente, e con opposto segno. È quanto avviene, per es., nell’interno di una pila chimica chiusa su un conduttore metallico: in virtù di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] che l'aritmetica è "un metodo fondato su fatti puramente psicologici, il quale insegna ad applicare in modo coerente un sistema di segni (ovvero i numeri)" (1877, p. 711). Se per Kronecker i numeri naturali "ce li ha dati il buon Dio" ‒ come racconta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Rafael Bombelli
Veronica Gavagna
Ultimo esponente della scuola algebrica italiana cinquecentesca, Rafael Bombelli è autore del trattato L’algebra (1572) che, da un lato, presenta un quadro organico [...] nella versione a stampa, la semicirconferenza viene spostata a destra del coefficiente in modo da rimanere nella stessa riga. Il segno di radicale è indicato nei codici da due parentesi quadrate, entro cui si trova il radicando, separate da un tratto ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] P di massa m, è, rispetto a un assegnato piano π, il prodotto di m per la distanza h di P da π presa, convenz., con il segno + o - a seconda che P si trovi da una parte o dall'altra di π. La definizione si estende in modo ovvio ai sistemi. Per un ...
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convertitore
convertitóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di convertire, "chi o che effettua una conversione"] [ELT] [INF] Dispositivo, hardware o software, capace di trasformare il formato o il supporto [...] la conversione in forma analogica di una grandezza, espressa in forma digitale a 4 bit; il primo bit (b₃) indica il segno del numero, gli altri bit (b₂, b₁, b₀) forniscono invece, nell'ordine, le cifre binarie dalla più alla meno significativa; se ...
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Langmuir Irving
Langmuir 〈lènmiuë〉 Irving [STF] (New York 1881 - Falmouth, Massachusetts, 1957) Ricercatore (1909) e poi direttore (1933) dell'ufficio ricerche della Società General Electric; ebbe il [...] la concentrazione); nella opposta situazione "di lancio" (i tra 0 e il✄) a raggiungere il collettore sono le particelle di segno opposto di quelle che lo raggiungono alla saturazione, e ciò per puro effetto di velocità, avendosi |q|V=mv2/2, con ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...