L'Ottocento: matematica. Algebra della logica
Massimo Mugnai
Algebra della logica
Logica e matematica: pensare e calcolare
Sia nell'Antichità sia durante il Medioevo, la logica e la matematica si configurano [...] indica l'universo di discorso e con '1−x' il complemento di x (la classe di tutte le cose che non sono x). Con il segno '=' designa l'uguaglianza tra classi; 'x=y' indica perciò che le classi x e y sono uguali (hanno gli stessi elementi). L'atto di ...
Leggi Tutto
Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] parte più alta di una lettera) ha il valore che hanno nell’uso italiano il p. e virgola e i due p., mentre il segno di p. e virgola equivale al p. interrogativo.
Nei vari sistemi di trascrizione fonetica e di traslitterazione, il p. e i due p. come ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante [...] riga e la colonna alle quali appartiene l’elemento stesso (cioè la i-esima riga e la k-esima colonna), preso con il segno + o con il segno − a seconda che i+k sia pari o dispari.
La regola di Laplace per lo sviluppo di un determinante è basata sulla ...
Leggi Tutto
numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] aperti, R ha una struttura di spazio topologico. ◆ [ALG] N. relativo: n. reale dotato di segno, positivo con il segno più e negativo con il segno meno. ◆ [ALG] N. trascendente: un n. non algebrico (cioè non ottenibile come radice di un'equazione ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria dei numeri
Günther Frei
La teoria dei numeri
La teoria dei numeri (o aritmetica) tratta delle proprietà dei numeri. Lungo tutta la sua storia, un tema dominante [...] (a/p) nel modo seguente: se p≠2 è un numero primo, e a è un intero non divisibile per p,
in cui il segno è definito in modo tale che
Legendre dimostrò che questo simbolo è ben definito e che è moltiplicativo, proprietà questa già notata da Euler ...
Leggi Tutto
Parte dell’analisi matematica che si occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l’approssimazione di funzioni e l’integrazione di equazioni differenziali ordinarie [...] o di Newton-Fourier: con le ipotesi poste, per uno solo dei due valori a, b, accade che f(x) e f″(x) hanno il medesimo segno (estremo di Fourier dell’intervallo a, b); sia a0 tale valore e sia A il punto avente per coordinate, nel piano xy, [a0, f(a0 ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] C e D, e la sua derivata con il metodo di Newton. Sostituendo alle derivate gli errori di B, C e D col segno positivo o negativo si ottiene l'errore della quantità A. Gli errori di cui parliamo sono infatti tanto più vicini alle loro derivate quanto ...
Leggi Tutto
impulsivo
impulsivo [agg. Der. di impulso] [LSF] (a) Generic., che riguarda impulsi, nei vari signif. del termine. (b) Specific., che consiste in uno o più impulsi oppure che funziona in modo discontinuo [...] di fuori di un piccolo intervallo (x₀-h, x₀+h) intorno a un certo valore x₀ di x e che in tale intervallo non cambi di segno (v. fig.); il valore, costante, dell'integrale ∫x0-hx0+hF(x)dx si chiama impulso della grandezza in x₀. ◆ [MCC] Moto i. di un ...
Leggi Tutto
Schwarz Karl Hermann Amandus
Schwarz 〈švarz〉 Karl Hermann Amandus [STF] (Hermsdorf, Slesia, 1843 - Berlino 1921) Prof. nelle univ. di Halle (1867), Zurigo (1869), Gottinga (1875), Berlino (1892). ◆ [ANM] [...] (P) è sommabile in E, e si ha: ∫E|f| |g|dv≤(∫E|f|λdv)1/λ✄ (∫E|g|μdv)1/μ, ove dv è l'elemento di volume. Il segno di uguaglianza sussiste se e solo se esistono due costanti a e b, non entrambe nulle, per cui sia a|f|λ=b|g|μ in quasi tutto E: v. misura ...
Leggi Tutto
In matematica, si dice di quantità variabile che, in opportune condizioni, ha per limite lo zero.
La definizione del concetto di i. è dovuta ad A.-L. Cauchy (1821). Con riferimento alle funzioni reali [...] il limite non esiste, ma la quantità u/v si mantiene, da un certo punto in poi, compresa tra due costanti non nulle aventi lo stesso segno: allora gli i. u e v si dicono dello stesso ordine; b) il limite esiste ed è zero: allora si dice che u è un i ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...