BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] della Plebe, di Mentore e Calipso e di Aristocrazia. In questa trilogia è dato anzi ritrovare, secondo Giorgio Petrocchi, "il segno di trapasso che il B. attua in sé, tra la letteratura sociale del romanticismo e quella finisecolare di De Amicis ...
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DE FRANCHI, Stefano
Alberto Beniscelli
Nacque a Genova il 7 marzo 1714 da Giovanni Stefano in una importante famiglia dell'alto patriziato cittadino, inserita fino a tutto il Settecento tra i venticinque [...] alla Biblioteca civica Berio di Genova nel volume miscellaneo Scritture spettanti al Trattato di Worms, guerra de Genovesi cogli Austriaci, segn. m. r. IV.4.15.). Ne era autore il D. che, con queste liriche scritte per l'importante occasione storica ...
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FLAMINI, Francesco
Lucia Strappini
Nacque a Bergamo, ultimo di dieci figli, il 24 maggio 1868 da Adele Siepi e Giulio, di origine romana. Nel 1870, per esigenze di servizio. il padre, fanzionario del [...] tenne sull'argomento, una Introduction to the Study of the Divine Comedy (Boston-New York-Chicago-London 1910), ecc. Il segno più chiaro di questa continuità di studi e di approfondimenti sta nel ritorno a molti anni di distanza sulle tematiche del ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] e la Divina Commedia autografa del Villani stesso (Laur. XXVIsin. 1). Il 12 marzo 1394 il D. inviò a fra' Tommaso da Segni, custode d'Arbe, la trascrizione, ultimata l'anno prima, del De casibus virorum illustrium del Boccaccio. L'anno successivo il ...
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MAGANZA, Giovanni Battista
Lorenzo Carpané
Alessandro Serafini
Sulla data e sul luogo di nascita del M. (Magagnò fu il nome pavano da lui adottato nelle opere letterarie) si sono registrati a lungo [...] Tale trattamento nei confronti di due numi della cultura letteraria veneta della prima metà del Cinquecento va probabilmente letto anche come segno di concreto realismo, che portò il M. e i suoi sodali a porre maggiore attenzione nei loro testi a chi ...
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Nacque ad Albuzzano (Pavia) il 2 ag. 1886 da Giovanni e da Maddalena Bosini. Frequentò il seminario di Pavia dove cominciò a formarsi quel solido impianto culturale, in cui confluivano la tradizione cristiana [...] di divagazioni paesaggistiche, quadretti, ricordi, o anche elzeviri, quel particolare genere di scrittura giornalistica e saggistica che segnò almeno due decenni di cultura italiana. Lo scritto muove da spunti e motivi i più diversi, dal ritratto ...
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ANGUILLARA, Giovanni Andrea dell'
Claudio Mutini
Nacque a Sutri intorno al 1517, come si deduce da un capitolo autobiografico indirizzato al card. C. Madruzzo.
Incerta è anche la famiglia cui l'A. appartenne, [...] d'altro canto quel senso di frammentarietà già insito nel poema latino e conferisce all'opera il segno di una sostanziale inorganicità e incongruenza stilistica difficilmente spiegabile sulla base di una concezione rigorosa dell'opera letteraria ...
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LOMBARDI, Antonio
Franco Arato
Nacque a Modena il 22 sett. 1768 da Venerio e da Barbara Zerbini. Laureatosi nell'Università cittadina in matematica, ottenne il titolo di perito ingegnere ed esercitò [...] prove degli improvvisatori (su tutti, B. Perfetti); ampio risalto ha la più tarda maniera eroica di C.I. Frugoni: "egli segnò nuove orme ed aggiunse tal pregio alla lirica italiana, che poté questa vantarsi di aver per opera di lui riportati nuovi ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] artistiche che indubbiamente possono denunciare talora il dilettantismo e il provincialismo dello scrittore, ma che sono, insieme, il segno di un disagio, di un'insoddisfazione che è anche novità, nel quadro un po' monocorde della narrativa italiana ...
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CONTI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Nacque il 22 ott. 1741 a Lendinara nel Polesine da una nobile famiglia; il padre era il conte Marino e la madre la nobildonna Elisabetta Zoja di Este.
Ebbe [...] la stessa corte. La perdita del suo sussidio reale e la partenza dalla Spagna, quasi certamente in conseguenza di esso, segnarono la fine dei suo vasto programma letterario. Sarebbero dovuti passare alcuni lustri prima che il C. potesse riprendere in ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...