MALIPIERO, Girolamo
Paolo Zaja
Nacque a Venezia, probabilmente intorno al 1480, da Andrea e da una figlia di Zaccaria Calbo, entrambi appartenenti a famiglie patrizie. Ebbe tre fratelli, Gianfrancesco, [...] alle ristampe come opera autonoma, venne smembrato e incluso nel primo e secondo libro di Rime spirituali (Venezia, al segno della Speranza, 1550), che ospitano rispettivamente la sezione dei sonetti e la sezione delle canzoni di cui si compone l ...
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FERRARI, Severino
Massimo Onofri
Nacque il 25 marzo 1856 a San Pietro Capofiume (nell'agglomerato di Alberino), fraz. di Molinella (Bologna), da Luigi, medico condotto, e Giuseppina Sarti, sorella dello [...] orinai lontano dai suoi risultati migliori: da quel sorvegliatissimo recupero di moduli dell'antica poesia popolare, nel segno di un plurilinguismo carico di suggestioni stilistiche; da quel sapiente e limpido tratteggio di figure e luoghi domestici ...
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PASINETTI, Pier Maria
Vincenzo Caporale
PASINETTI, Pier Maria. – Secondo di due figli, nacque a Venezia il 24 giugno 1913, da Carlo, medico primario all’ospedale civile di Venezia e libero docente all’Università [...] il percorso cominciato con Il ponte dell’Accademia, proponendo una lingua carica di tecnicismi, neologismi e abbreviazioni, segno di una modernità sempre più sterile e impersonale.
Numerose furono le collaborazioni giornalistiche nel corso della sua ...
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PARRINO, Domenico Antonio
Annastella Carrino
PARRINO, Domenico Antonio. – Nacque a Napoli nel 1642 da Onofrio, libraio, e da Angela Gragnano.
Rimasta vedova, la madre sposò il commesso di bottega, Francesco [...] Croce, invece, era mediocre e dal tono «bassamente adulatorio» (Croce, 1916, p. 101).
La pubblicazione del Teatro segnò irrimediabilmente i rapporti fra Parrino e Antonio Bulifon. Quest’ultimo, infatti, aveva progettato di scrivere un’opera dal ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] Il voto (Lucca 1587 e Venezia 1600), che rischiò la censura della congregazione dell'Indice, essa èprobabilmente il segno di sopravvenuti interessi religiosi, di cui però non restano altre sensibili tracce nell'opera del B.; mentre la pubblicazione ...
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LENGUEGLIA, Giovanni Agostino della
Luigi Matt
Nacque a Poggiolo, piccolo borgo nell'entroterra di Albenga, nella riviera ligure di Ponente, dove si trovava il castello di famiglia, probabilmente nel [...] al L. la paternità delle Elegie e canzoni pubblicate dal fratello Carlo, ma anche in questo caso senza cogliere nel segno.
L'insieme della produzione del L. sembra aderire pienamente al gusto del concettismo barocco, di cui comunque non pare ...
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BUTTURINI, Mattia Giovanni Paolo
Piero Treves
Nacque a Salò il 26 giugno 1752 da Giovanni Francesco e da Maria Teresa Ferrante. La famiglia, oriunda francese, si era stabilita sul Garda almeno due secoli [...] la competenza linguistica d'ogni "barbatello" educatosi a Eton e ad Oxford) e rinnovò l'amicizia col Monti sotto il segno di Omero e "dell'ammirabile vostra versione", alla quale il B. augurava che il vecchio poeta affiancasse "anche la versione ...
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CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] segue infatti la cronaca degli avvenimenti bellunesi dal 1508 al 1513.
Ma ciò che ad alcuni critici è apparso come il segno di una autentica vocazione realistica del C. si rivela in effetti come un limite delle capacità inventive del notaio bellunese ...
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GABETTI, Giuseppe
Lorenzo Gabetti
Nato a Dogliani, nelle Langhe, il 5 apr. 1886, da Lorenzo e da Maria Cappa, dopo aver seguito gli studi medi e liceali a Mondovì (1898-1901) e a Savona (1901-04), si [...] nei più svariati campi del pensiero, meritano il nome di maestro. Quest'uomo, che nell'aspetto non portava alcun segno dell'intellettuale, era invece un testimone dello spirito. Difficile e chiuso nei primi incontri, si apriva facilmente coi giovani ...
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MANENTI, Giovanni
Dante Pattini
Nacque presumibilmente a Venezia verso la fine del XV secolo.
Si conosce poco circa le sue origini. "Cittadino veneziano" (cioè originario di Venezia), come si definì [...] . Piero di Simone", la traduzione nacque probabilmente con l'intento di procurarsi la protezione di qualche potente o come segno di riconoscenza per favori ottenuti. Il Secretum secretorum, opera spuria attribuita ad Aristotele fin dall'antichità, si ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...