DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] riduttiva; scarsa fortuna ebbe, d'altra parte, una proposta di G. Gentile per un "ritorno al De Sanctis" di segno fascista).
Proprio dall'interno della scuola crociana (dai cosiddetti "crociani di sinistra") fu prospettata, tuttavia, l'esigenza di un ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] malandato, nonostante le cure di un medico valente come G. B. de Benedetti, al quale nel settembre 1613, in segno di gratitudine per quella che credeva una guarigione finalmente conseguita, dedicò un esemplare della centuria II. Verso la metà di ...
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GREATTI, Giuseppe
Gilda P. Mantovani
Nacque a Pasian Schiavonesco (ora Basiliano), presso Udine, il 3 genn. 1758, da Felice e Giuseppina Romano. Di famiglia borghese (numerosi, dal XVII al XIX secolo, [...] al sig. prefetto del Dipartimento del Passariano l'elenco dei coltivatori di tale pianta (Milano 1811). Gli ultimi anni udinesi segnano anche la fase più felice dell'attività letteraria. All'amica d'un tempo, la Florio, il G. indirizzò l'Epistola ...
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PANNILINI, Barnaba
Petra Pertici
PANNILINI, Barnaba (Barnaba Senese). – Figlio di Nanni di Barna, nacque a Siena, dove fu battezzato il 15 ottobre 1399.
Il padre, imprenditore tessile, ricoprì importanti [...] sodalizio con l’illustre consorteria fu nel 1434 la chiamata di Filelfo presso lo Studio (Ep. XXIX, XXX, XXXI), che segnò a Siena il trionfo della notitia antiquitatis in sede istituzionale e non più solo nei circoli aristocratici. Eletto fra i Savi ...
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BELEGNO, Caterino
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia l'8 apr. 1632, da Paolo di famiglia patrizia e da Elisabetta Malipiero. Educato secondo le rigide tradizioni cittadine, fu avviato alla carriera [...] atto di presenza a nome della Serenissima in quelle fastose ricorrenze. Alla fine dell'incarico il duca gli regalò, in segno di stima, una collana col suo ritratto in oro, che il Senato veneto gli concesse di conservare. La monotonia del soggiorno ...
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DANDI, Giovanni Pellegrino
Tiziana Di Zio
Nato a Forlì il 6 luglio 1664 da famiglia già illustre, ma decaduta, fu a contatto sin dall'infanzia con l'ambiente della stampa: il padre Giuseppe conduceva [...] di omelie papali, in omaggio a nuove responsabilità ecclesiastiche di cui il D. era stato investito, ma anche segno di stanchezza e manifestazione di una anacronistica adesione alla più attardata cultura controriformistica.
Nel 1705 il D. lasciò ...
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BONNÀ, Febo
Claudio Mutini
Forse ferrarese (ma si ignorano il luogo e la data di nascita), il B. compì quasi sicuramente i propri studi a Ferrara. In una lettera che Diomede Borghesi gli indirizzava [...] ai privilegi della prima stampa si aggiunse quella del re di Francia.
Il testo fu replicato dal B. altre due volte (segno di una indiscussa preferenza che il pubblico dové presto accordare a questa edizione): nel 1582 a Ferrara presso D. Mammarelli e ...
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FERRI, Cristoforo
Valentina Coen
Nacque a Fano (Pesaro-Urbino) il 3 giugno 1790 dal conte Giacomo, fratello del letterato Giovanni Ferri de Saint-Constant, e da Maria, figlia del conte Giuseppe Carradori [...] tedesco J. P. Richter, tali componimenti furono ristampati a Crisopoli con il titolo di Poesie). La traduzione dal Ricliter segnò una svolta negli orientamenti del F., che si apriva a nuove esperienze, cercando di operare una parziale mediazione tra ...
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GARSIA, Francesco
Rosario Contarino
Nacque nel 1590, forse a Palermo, come attesta G. Galeano, che lo chiama "compositore nostro palermitano" (Muse siciliane, II, 1, p. 222); ma A. Mongitore riferisce [...] ". Nonostante l'uniformità rispetto ai correnti codici linguistici e figurativi, il G. riesce a esprimersi con qualche rilevato segno personale; e questo è anche confermato dallo scambio di topoi tra i due momenti della sua lirica: dalla figurazione ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] e richiesto" tanto "che infino in Francia e in Inghilterra l'hanno ridotto alla loro lingua": parole che son tra i primi segni della singolare fortuna popolare di un libro, tra i più letti imitati e tradotti della nostra letteratura in ogni nazione e ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...