ARCOLEO, Giorgio
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Nacque a Caltagirone il 15 ag. 1848 da Gaetano e da Benedetta Alessi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza defi,università di Napoli, frequentò anche la facoltà di lettere e [...] il secondo ministero Di Rudinì. Ma votò contro il decreto legge Pelloux del marzo 1900, declinando allo stesso tempo, in segno di protesta, il mandato parlamentare. Tornato nel 1902 al parlamento, in qualità di senatore, redasse, per incarico dello ...
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GIURIA, Pietro
Fabio Zavalloni
Nacque a Savona il 25 genn. 1816 da Francesco, notaio ed ex ufficiale napoleonico, e da Chiara Chiappe. Apprese le prime nozioni da un precettore privato, il G. fu inviato [...] , a guerra finita, una Storia aneddotica della occupazione austriaca in Piemonte nel 1859 (ibid. 1860).
L'Unità d'Italia segnò una svolta decisiva nella vita del G., nominato nel 1860 dal ministro della Pubblica Istruzione T. Mamiani professore di ...
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GIACOMELLI, Michelangelo
Laura Asor Rosa
, Figlio di Sebastiano e di Camilla Jacopetti, nacque a Pistoia l'11 sett. 1695. Fin da piccolo fu instradato nello studio dei classici latini e greci dallo [...] Versi per la ricuperata salute del re del Portogallo, s.n.t.).
Al 1757 risale l'incontro con J. Winckelmann, che segnò l'inizio di una lunga e intensa amicizia. L'antiquario tedesco nella sua corrispondenza epistolare rivela una grande ammirazione e ...
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diavolo
Cecilia Gatto Trocchi
Figura che incarna il male
In tutte le religioni è presente una figura che incarna il male, il disordine, la superbia smodata. In greco diàbolos è colui che si mette di [...] di tranelli e di artifici. Eppure il demonio diventa impotente allo spuntare dell'alba, al canto del gallo, al segno della croce e persino di fronte all'astuzia femminile. Nella letteratura il diavolo diventa simbolo del potere, della superbia ...
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BINDO di Cione del Frate
Riccardo Scrivano
Senese, visse nel sec. XIV. Di lui si conosce soltanto una canzone, detta "di Roma", perché in essa si introduce a parlare, sotto forma di donna, l'augusta [...] passato, quando un vicario imperiale governava nella pace le contrade italiane; degli altri l'aspirazione ad un'autonomia che sia segno vero di libertà e di pace.
Nell'intero complesso si fa sentire la coscienza (sia pure incerta) della necessità di ...
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BENINI, Vincenzo
Gian Franco Torcellan
Nacque a Cologna Veneta, nel Vicentino, il 24 maggio 1713, da Vincenzo, speziale, e da Francesca Rossi. Nel 1730 iniziò gli studi di medicina addottorandosi nel [...] . alla tomba. Il figlio Gianvincenzo prese la sua eredità nella condotta medica, ma della piccola tipografia di Cologna non si ebbe più segno di vita.
Fonti e Bibl.: Le carte personali dei B. a Venezia e a Cologna sono per la maggior parte indicate e ...
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BELLARMATI, Marco Antonio
Piero Craveri
Nacque a Siena intorno al 1500, da Ippolito e da Margherita Piccolomini. Poco sappiamo della sua giovinezza: si avviò certamente agli studi giuridici, sotto il [...] per voler di un solo, e avendo gli antichi civili liberi popolari loro ordini perduti senza introdurre nuovi, che segno o imagine di libera o Repubblica servirono; esempio manifesto e documento chiaro per l'avvenire a qualunque Repubblica, quanto ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] si è strutturata la società per giungere a una pacificazione universale.
Nella civiltà rinascimentale la metà del 15° sec. segna un momento decisivo. Quasi nei medesimi anni L.B. Alberti esprimeva in modo esemplare l’esigenza di una compiutezza umana ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] tendenze nazionali esercitarono un grandissimo influsso sulla letteratura teatrale ungherese.
La vita politica stava allora sotto il segno delle riforme culturali, sociali ed economiche del conte Stefano Széchenyi. V., che ne fu l'araldo, divenne ...
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VALERIO Flacco (C. Valerius Flaccus Setinus Balbus)
Cesare Giarratano
Poeta latino, forse nato a Sezze, nella Campania. Della sua vita si sa solo quello che si ricava dal suo poema, cioè che apparteneva [...] degli epigoni di Virgilio.
In un poema che ha come argomento un mito greco V. ha impresso in più luoghi il segno della romanità. Non parliamo della dedica a Vespasiano e della glorificazione della casa Flavia e nemmeno dell'augurio che la sua voce ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...