Notevole riduzione della statura rispetto alla media tipica di una specie animale o vegetale. Può essere determinato da cause esterne (alimentazione insufficiente, malattie acquisite), ma più spesso, soprattutto [...] genetici o malformativi, n. dismetabolici o da patologia viscerale). Nel n. costituzionale familiare la bassa statura costituisce l’unico segno; si riscontra in gruppi familiari nei quali uno o entrambi i genitori hanno una statura sotto la norma. La ...
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Pittore, nato a Napoli il 13 dicembre 1933. Legato al Gruppo '58 a Napoli, le sue prime ricerche si riportano al clima neo-surrealista del movimento. Si stabilisce a Milano nel 1960 e a partire dal 1965 [...] , ma con un costante e ironico riferimento a un universo ludico e infantile (inserti di birilli o di tiro a segno, integrati agli elementi d'architettura liberty o costruttiva). Le grandi costruzioni successive al 1965 mostrano una propensione a un ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] cappella si espressero nel corso dei secoli nella più grande varietà di soluzioni, senza che sia possibile cogliere il segno di un lineare processo evolutivo dell'edilizia palaziale, fatta eccezione per gli aspetti legati alla difesa, che, a partire ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] di maestà o di perfezione, ma significante o decisivo o allusivo, con il valore morale di 'fare un segno' in una società ormai avida di segni sociali. Basti pensare a Ciappelletto (Decameron, I, 1) o alla Belcolore (VIII, 2), a Ghismonda (IV, 1) o ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] di s. Stefano su bratteati di Halberstadt (1149-1160). Tra i soggetti religiosi si può ricordare il sudario posto come piccolo segno sui ducati d'oro del Senato romano (Corpus Nummorum Italicorum, 1910-1971, XV, p. 161). Con l'eccezione di Maria, le ...
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GRIMANI, Guido
Maura Picciau
Nacque a Trieste il 21 dic. 1871, quinto e ultimo figlio di Francesco e di Maria Cadorini. Il padre, originario di Parenzo in Istria, di professione contabile, amante delle [...] disegnativa. Infatti già le esercitazioni scolastiche (Froglia, figg. 4 s.) di disegno ornato, datate 1885, rivelano un segno educato e deciso e un'efficace resa del rilievo, fattori che troveranno sviluppo nel soggiorno monacense del Grimani ...
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GUARNIERI, Romeo
Gloria Raimondi
Nacque a Roma il 22 maggio 1898 da Giuseppe, di professione tintore, e da Adele Travaglioni.
Entrato all'età di undici anni nella bottega del maestro vetraio Cesare [...] allegoriche, e il tratto asciutto e sintetico avvicinano il segno del giovane artista a quello che caratterizzava alcuni lavori della Archivio Guarnieri), come in altre a soggetto laico, il segno del G. si fa maggiormente sintetico e agile elaborando ...
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CANTALAMESSA, Giulio
Maria Cristina Pavan Taddei
Nacque ad Ascoli Piceno il 1º apr. 1846 da Igino, notaio, della famiglia ascolana dei Cantalamessa Carboni.
La personalità del C. venne maturando nell'ambiente [...] Una delle sue prime opere pittoriche di questo periodo bolognese è il Plauto fornaio (1868) che all'Esposizione del 1869 a Fermo segnò il primo successo del C. con l'assegnazione del primo premio. Nello stesso anno (1869) il C. si trasferì a Firenze ...
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CALZI, Achille, senior
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza il 15 giugno 1811 da Giuseppe e Teresa Sansoni; prima di dedicarsi agli studi artistici frequentò il locale ginnasio, acquisendo buone nozioni letterarie. [...] e lavorò, ricercato anche per lezioni private di disegno da varie famiglie. La grazia e la finezza del suo segno sia sulla carta sia sulla lastra metallica lo fecero conoscere ed apprezzare nell'ambiente artistico romano, specialmente quando eseguì ...
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DE ROCCHI, Francesco
Maria Flora Giubilei
Figlio di Carlo e di Rosa Morandi, nacque a Saronno (prov. di Varese) il 13 marzo 1902. Frequentò i corsi di A. Alciati e di G. Tallone e si diplomò all'Accademia [...] influssi del Cinquecento lombardo e piemontese, della scapigliatura, dell'avanguardia divisionista, del Nabis. Nel secondo dopoguerra il segno pittorico del D. abbandonò, almeno in parte, la predilezione per il segmento cromatico e si espresse con ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...