GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] presentano 16 incisioni ricavate da suoi disegni eseguiti in loco. Da questo momento la vicenda operativa del G. si svolse sotto il segno di un destino imperiale che lo portò a Milano e nel 1805 a Bologna dove fu impegnato nei lavori dei palchi nel ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] blu. Compariva così per la prima volta un elemento molto caro a Kounellis: il fuoco mitologico e primordiale che tanto aveva segnato la storia dell’uomo, dalla sua scoperta in età primitiva, al suo uso punitivo e purificatore nel Medioevo, fino ai ...
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Vedi SICIONE dell'anno: 1966 - 1997
SICIONE (Σικυών, Σικυωνία, Sicyon)
L. Guerrini
Antica città della Grecia, non lontana da Corinto, situata nella parte settentrionale dell'Arcadia.
Riguardo alla storia [...] 582. Affiancata a Sparta durante le guerre mediche, del Peloponneso e la guerra corinzia, dopo Leuttra (371 a. C.) che segnò il principio dell'egemonia tebana, S. fu occupata da Epaminonda: all'oligarchia si sostituì la tirrannide di Aristrato e dei ...
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FOSSATI, Giuseppe
Lucia Pedrini Stanga
Nacque a Morcote, in Canton Ticino, il 5 luglio 1822 da Ambrogio Marcellino e Virginia Rippa. Seguendo le tracce dei suoi antenati e del fratello Gaspare, intraprese [...] e conservati nel Fondo Fossati dell'Archivio cantonale di Bellinzona. Rispetto a Gaspare, il F. mostra tuttavia un segno grafico meno preciso e accurato.
Viste le condizioni favorevoli del mercato, la disponibilità della committenza e l'appoggio del ...
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DUTUIT, Pittore dell'oinochòe
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il secondo e terzo decennio del V sec. a. C. Dipinge vasi di media grandezza, oinochòai, anfore nolane e lèkythoi, limitando [...] qualità di disegno e gusto impeccabile. In molta parte della sua opera le sue figurine fragili e leggere, definite da un segno appuntito e spiritoso, imprimono quasi un suggello di femminilità: peraltro il pittore non si esaurisce su questa nota, una ...
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GIGANTOMACHIA DI PARIGI, Pittore della
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, attivo nel secondo venticinquennio del V sec. a. C. Scolaro e imitatore del Pittore di Brygos, tutta [...] 'infinito le forme e gli schemi del Pittore di Brygos. Artista in realtà duro e meccanico, a certa superficiale facilità di segno e alla stessa sua mancanza di sensibilità si deve l'estrema ricchezza della sua produzione, più di novanta coppe con a ...
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Pittore (Genova 1639 - Roma 1709). Dal 1660 circa lavorò a Roma; grandemente influenzato da G. L. Bernini, che lo protesse, quasi ne divenne l'interprete in pittura, con una genialità e un virtuosismo [...] le strutture architettoniche in prospettive spalancate su cieli gremiti di santi e di angeli, corrisponde nei ritratti l'agile vivezza del segno e della pennellata. Nei quadri d'altare (Madonna col Bambino e s. Anna, S. Francesco a Ripa; Nascita del ...
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Pseudonimo di artista americano (n. San Francisco 1974), tra i principali interpreti del muralismo contemporaneo astratto. Le origini del suo percorso artistico risalgono al 1999, quando, dopo aver trascorso [...] degli elementi dipinti con lo spazio e le dimensioni architettoniche contestuali, in direzione di un’armoniosa combinazione tra segno, colore e superficie. Forme limpide e piatte si alternano a tracce più libere e casuali, particolari texture e ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] la preda. Arte come esorcismo, o religione. E di tutte le opere dell'ingegno la più utile, se è vero che esprimersi per segni e colori, o se si vuole 'imitando', significò subito possedere la belva. Ma le pitture di Altamira, di Font-de-Gaume, del ...
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VIENNE
N. Reveyron
(lat. Vienna, Vigenna)
Città della Francia meridionale (dip. Isère), nella regione storica del Delfinato, posta sulla riva sinistra del Rodano.V., capitale degli Allobrogi, fu conquistata [...] torri, eretta dietro autorizzazione di Augusto e servita da un'eccezionale rete di acquedotti (undici condotte sotterranee), evidente segno di grande opulenza, meritò l'epiteto di Vienna pulchra (Marziale, Epigrammata, VII, 87).Nel corso del sec. 2 ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...