VESPIGNANI, Lorenzo (Renzo)
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Disegnatore, incisore e pittore, nato a Roma il 19 febbraio 1924. Autodidatta, si è sempre mantenuto fedele all'ispirazione realistica della sua [...] di V., non sarebbe certo sufficiente a fare di lui un artista senza la sua capacità di creare attraverso il segno (V. è soprattutto un grafico) un clima dolorosamente poetico nelle sue squallide vedute urbane, nelle figure desolatamente solitarie.
V ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] luogo di Roma, ordina loro di incidervi questa iscrizione, composta con parole sue nella lingua dei Romani: «Con questo segno salvifico, vero esempio di valore, ho liberato la vostra città dal giogo del tiranno, salvandola; inoltre ho ristabilito il ...
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Vedi COLORE dell'anno: 1959 - 1994
COLORE
P. Zancani Montuoro*
Fin dai primordi l'uomo è stato impressionato dal colore, ed ha imparato a sfruttare le risorse, che la natura gli offriva, per procurarsi [...] adoperati dagli Egiziani erano in massima parte minerali, e fra essi più d'ogni altro bello e resistente l'azzurro, a tal segno che nemmeno i Greci e i Romani seppero ottenere un preparato migliore, ma adottarono la fritta egizia, il cui uso si può ...
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MAGGI, Cesare
Giulia Grosso
Nacque a Roma il 13 genn. 1881 durante una tourneé dei suoi genitori, Andrea e Pia Marchi, attori nella compagnia Bellotti-Bon.
Venne indirizzato agli studi classici, che [...] L'ultimo pascolo (ibid., p. 95 fig. 120). La sala personale alla X Esposizione internazionale della città di Venezia del 1912 segnò una nuova svolta nella sua carriera.
Per un anno l'artista concentrò gli sforzi su questo evento, che gli offriva l ...
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BEHEIM, Heinrich
S. Fabiano
Scalpellino e architetto di origine boema, B. esercitò la sua attività a Norimberga, dove si trasferì nel 1360, nel periodo che vide, sotto il regno di Carlo IV, l'intensificarsi [...] di Norimberga, nel quale durante un restauro è stata rinvenuta una targhetta di bronzo con un disegno interpretato come segno di riconoscimento del maestro. Il coro, progettato nel 1358 e iniziato nel 1361, fu consacrato definitivamente nel 1379.Al ...
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IESI
G. Annibaldi
(Aesis). − Città dell'Umbria, situata non lungi dalla riva N del fiume omonimo sul crinale di una modesta collina, a circa dieci miglia dall'Adriatico, lungo un tronco secondario della [...] se si deve riconoscere I. nell'Aesulum, come vorrebbero alcuni.
Fu iscritta nella tribù Pollia. Nella divisione augustea dell'Italia, l'Esino segnò il confine tra la V (Picenum) e la VI Regione (Umbria) comprendendosi I. in quest'ultima. Più tardi, a ...
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CERBERO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro i due ultimi decenni del VI sec. a. C. Una parte della sua opera era stata isolata in antecedenza da E. Pfuhl e attribuita ad un "Pittore [...] alla produzione di pìnakes di estrema finitezza e impegno. Le figure risultano conchiuse e immobili, determinate da un segno sensitivo e misurato: i panneggi elaboratissimi si articolano di fragili, aereati sviluppi espressi da un graffito di ...
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PANTERA, Pittore della
L. Banti
2°. - Ceramografo corinzio. Il Benson aveva riunito nel 1953, sotto il nome di Gruppo della Pantera (Panthergruppe) sei alàbastra medio-corinzi (Berkeley, 8/353; Parigi, [...] riconosce anche il Benson (che, però, vede in questo una prova dell'influenza del pittore) e non può esser accettato come segno distintivo dello stile di un pittore. La Lawrence ha negato che l'arỳballos del Fogg Museum sia di uguale mano degli altri ...
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NEKYIA, Pittore della
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno alla metà del V sec. a. C. Solo due opere, un cratere a calice a New York e uno a Vienna, sono state assegnate a questo singolare [...] 'intensa drammaticità di alcune figure della Nekyia di New York tali riferimenti appaiono particolarmente vividi, e questo malgrado il segno arido e scabro del pittore. Nel cratere di Vienna d'altra parte si sviluppa una centauromachia che riprende ...
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Pittore tedesco (Münchenbuchsee, Berna, 1879 - Muralto, Locarno, 1940). Tra i maggiori artisti della prima metà del 20° sec., nel 1911 conobbe A. Macke, F. Marc e V.V. Kandinskij ed entrò in contatto con [...] più chiara la comprensione dei suoi quadri e le esigenze da cui sono nati. Nel 1918 Der Sturm gli dedicò una monografia, che segnò l'inizio della sua fama anche all'estero. Dal 1921 insegnò al Bauhaus (a Weimar e poi a Dessau) e in questo periodo ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...