Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] opere d'arte a sé stanti (ad esempio amuleti); o, ancora, in età tarda, la cura con la quale i singoli segni son studiati e resi sottolinea il compiacimento dell'artigiano (ad esempio i geroglifici in smalto per intarsio in Bassa Epoca).
La funzione ...
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CLINICA, Pittore della
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. Viene ricondotto alla scuola di Makron insieme al Pittore di Telephos e altri minori. [...] nel suo capolavoro, la coppa E 66 del British Museum con il banchetto di Dioniso ed Eracle. Altre volte il segno diviene incerto e inespressivo e allora il pittore rientra più agevolmente nella congerie dei pittori che si muovono intorno a Makron ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] dei nomismata, che si era mantenuta stabile tra i 22 e i 24 carati, cominciò ad oscillare con punte di 19,5 carati, segno di un voluto abbassamento del tenore di metallo prezioso. In capo a pochi decenni il titolo scese fino agli 8 carati di Niceforo ...
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THRACIA
G. C. Susini
Provincia romana. - Fu l'ultima delle regioni dell'Impero di qua dal Danubio ad essere ridotta a provincia, ciò che accadde solo con Claudio, il quale l'affidò ad un procuratore; [...] pretorio: la capitale fu posta allora a Perinto, ma più tardi fu portata a Filippopoli (oggi Plovdiv).
Il primo segno concreto di un'influenza romana nella regione si manifestò col protettorato accordato dopo la battaglia di Pidna al regno degli ...
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TUSNELDA (Thusnelda)
M. L. Chima
Sorella di Sigmundo, figlia di Segeste, sposa di Arminio (Strabo, vii, 291 f), è ricordata da Tacito (Ann., i, 55-58) che però non ne fa il nome. Fatta prigioniera da [...] Tumelico di tre anni, fu condotta nel trionfo; sempre Tacito (Ann., i, 57) afferma che T. prigioniera non mostrò alcun segno di debolezza neque victa in lacrimas neque voce supplex.
Viene identificata con T. la statua ora esposta nella Loggia dei ...
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HEIDELBERG 209, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, operante entro il terzo venticinquennio del V sec. a. C.; J. D. Beazley gli assegna una dozzina di coppe a piede, [...] di opere deve rimanere elencato nella categoria più vaga di maniera del pittore. Si tratta di un piccolo maestro dal segno incerto e scolorito che ripete composizioni delle più ovvie e meccanicamente impersonali che sia dato incontrare. Una maggiore ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] sede di una fiorentissima industria della seta. Già ristretta in età tardoromana al basso colle di Kadmeia, la c. diede i primi segni di ripresa solo alla fine del sec. 9°, quando fu eretta una chiesa in onore di s. Gregorio (872). I resti delle ...
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EFESTO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico attivo nei decenni immediatamente successivi alla metà del V sec. a. C. È considerato da J. D. Beazley un tardo manierista alla stregua del Pittore [...] lato, il suo temperamento vigoroso e drammatico lo riconnette al mondo intenso e appassionato del gruppo di Polygnotos. Nonostante il segno scabro e impreciso, che alle volte arriva sino alle frettolosità sgrammaticate, il Pittore di E. è un artista ...
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STAMNOI FIORENTINI, Pittore degli
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante entro il quarto decennio del V sec. a. C. È da considerare una figura strettamente associata a quella del Pittore di Egisto [...] ambito formale del maestro. L'enfasi drammatica del Pittore di Egisto diviene in lui greve esuberanza incontrollata che appesantisce il segno e imprime rude asprezza alle forme, anche quando il tono dell'azione è calmo e statico.
Bibl.: J. D. Beazley ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] e celebrazione i momenti più significativi del calendario liturgico.
Già in età tardoantica la cattedra è assunta a segno della dignità e della funzione episcopale (cathedra S. Petri, id est episcopatus: Martirologio Geronimiano, 15 Kl. Febr.), ma ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...