ROMA - Arti suntuarie
F. Pomarici
R. dovette di certo essere uno dei grandi centri di produzione e di commercio di oggetti preziosi dell'età tardoantica. Tra i cospicui donativi fatti da Costantino [...] parte nelle catacombe (per cui sono denominati anche vetri cimiteriali) affissi nella calce all'esterno dei loculi, forse come segno di riconoscimento, questi vetri, la cui produzione va dagli inizi del sec. 3° fino al 6°, costituivano in origine ...
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I siti della Magna Grecia: un panorama esemplificativo. Le colonie euboiche
Nazarena Valenza Mele
Laura Buccino
Cuma
di Nazarena Valenza Mele
Colonia euboica (gr. Κύμη; lat. Cumae), fu fondata negli [...] a età triunvirale sembra risalire la sistemazione dell’ingresso all’acropoli, di cui resta una soglia di marmo. L’età augustea segnò profondamente la città e il territorio a essa più vicino. In quest’ultimo vanno ricordate infatti le opere militari ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] A., fin dal tempo di Yūsuf b. Tāshufīn, facessero erigere almeno una moschea in ogni paese che conquistavano, come segno del loro potere politico e religioso. A testimonianza di questa politica restano oggi nel Maghreb centrale le grandi moschee di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. L'organizzazione ecclesiastica delle campagne
Pier Giorgio Spanu
L’organizzazione ecclesiastica delle campagne
Nonostante [...] alle disposizioni dello stesso pontefice.
Nonostante alcune eccezioni, Pelagio I (556-561) dovette confermare i divieti, segno evidente che la pratica della fondazione di battisteri e la stabilizzazione del clero presso gli oratori privati continuava ...
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Albenga
C. Dufour Bozzo
(lat. Albium Ingaunum, Albingaunum)
Città della Liguria in prov. di Savona. Dopo aver domato i Liguri Ingauni nel 181 a.C., i Romani fondarono A. in una pianura alluvionale formata [...] rifondazione urbana operata da Flavio Costantino (divenuto poi imperatore con il nome di Costanzo III), tramite la quale si segna la nascita di A. come città medievale, ricostruita per volontà dell'imperatore dopo le incursioni di Goti e di Vandali ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] è da alcuni segnalata, nel modo di rivolgere le palme verso l'alto o verso lo spettatore, non sembra un segno distintivo, poiché entrambi gli atteggiamenti sono documentati, per esempio, nel sarcofago pagano del Belvedere e una discreta varietà di ...
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RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] abbiamo testi in egiziano, hittito, hurrito, babilonese, cipro-minoico ed in cuneiforme ugaritico, vale a dire un sistema di ventinove segni ben adatto alla lingua locale affine al fenicio e all'ebraico e cioè col gruppo nord-occidentale delle lingue ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum: Magdalensberg
Gernot Piccottini
Magdalensberg
Il M. è, per quanto riguarda la sua altezza (1058 m), il secondo fra [...] tutte le tribù del Regnum Noricum. La cospicua quantità di un particolare tipo di piccole monete d’argento rinvenute sul M. è segno evidente della presenza, proprio qui, dell’officina che le ha prodotte.
Verso la fine del I sec. a.C. nei rapporti tra ...
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BOSIO, Antonio
Nicolar Parise
Figlio illegittimo di Giovanni Ottone, ricevitore e poi vicecancelliere dell'Ordine gerosolimitano, nacque alla Vittoriosa nell'isola di Malta nel 1575. Trascorsa la fanciullezza [...] era stato redatto della Roma sotterranea. La stampa dell'opera era stata annunciata da più di quindici anni, e sempre rinviata: segno dell'attesa e del rammarico degli studiosi, le lettere del Peiresc a Paolo Gualdo del 2 gennaio e del 30 luglio 1615 ...
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SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] è un altare-bacino come quello di Cascasè, senza paralleli nell'Arabia meridionale, ma conosciuto a Meroe, dove esso è ornato dal segno ankh. L'altare di Hawila, il cui piano è una semplice lastra, è anch'esso simile ad una forma attestata a Meroe ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...