Vedi SICIONE dell'anno: 1966 - 1997
SICIONE (Σικυών, Σικυωνία, Sicyon)
L. Guerrini
Antica città della Grecia, non lontana da Corinto, situata nella parte settentrionale dell'Arcadia.
Riguardo alla storia [...] 582. Affiancata a Sparta durante le guerre mediche, del Peloponneso e la guerra corinzia, dopo Leuttra (371 a. C.) che segnò il principio dell'egemonia tebana, S. fu occupata da Epaminonda: all'oligarchia si sostituì la tirrannide di Aristrato e dei ...
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DUTUIT, Pittore dell'oinochòe
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo entro il secondo e terzo decennio del V sec. a. C. Dipinge vasi di media grandezza, oinochòai, anfore nolane e lèkythoi, limitando [...] qualità di disegno e gusto impeccabile. In molta parte della sua opera le sue figurine fragili e leggere, definite da un segno appuntito e spiritoso, imprimono quasi un suggello di femminilità: peraltro il pittore non si esaurisce su questa nota, una ...
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GIGANTOMACHIA DI PARIGI, Pittore della
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, attivo nel secondo venticinquennio del V sec. a. C. Scolaro e imitatore del Pittore di Brygos, tutta [...] 'infinito le forme e gli schemi del Pittore di Brygos. Artista in realtà duro e meccanico, a certa superficiale facilità di segno e alla stessa sua mancanza di sensibilità si deve l'estrema ricchezza della sua produzione, più di novanta coppe con a ...
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MEIDIAS, Pittore di
E. Paribeni
È per tradizione il più noto e ammirato tra i ceramografi attici degli ultimi decenni del V sec. a. C. Il nome appare con ἐποίεσεν su una hydrìa di Londra, già nota dai [...] e neppure il più grande o il più rappresentativo. Manca a lui il calore e la tenerezza del Pittore del Deinos, il segno fluido e la freschezza immediata del Pittore di Shouvalow, la serrata drammaticità di Aristophanes o il gusto per l'ampio affresco ...
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UTENSILI LITURGICI
M. Di Berardo
Ampia categoria di suppellettili mobili connesse, in senso lato, allo svolgimento di un rito liturgico - intendendo per questo l'insieme delle cerimonie, dei gesti, [...] sua stabile collocazione tra due candelabri (Innocenzo III, De sacro altaris mysterio, II, 21; PL, CCXVII, col. 811) a segnare la configurazione normativa dell'altare stesso. Sempre in quest'epoca, a esso poteva inoltre essere collegato l'uso di un ...
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TEODOSIO I (Flavius Theodosius)
Red.
Imperatore romano (Cauca, c. 347, Milano, 395). Figlio del magister equitum di Valentiniano, magister militum di Graziano, poi da questi creato Augusto il 19 gennaio [...] da Arbogaste e da Vibio Nicomaco Flaviano (392-393). Nel 394 Teodosio sconfiggeva gli avversari. La sua vittoria segnò la definitiva sconfitta del risorgente paganesimo.
Da Teodosio ha il nome uno dei periodi più interessanti dell'arte della ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] , e nel 1548 tutti i P. entrarono a far parte dell’Impero (con il nome di circolo di Borgogna). La diffusione del protestantesimo segnò per i P. l’inizio di una nuova era. Le persecuzioni religiose, dopo l’avvento di Filippo II sul trono di Spagna ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] cappella si espressero nel corso dei secoli nella più grande varietà di soluzioni, senza che sia possibile cogliere il segno di un lineare processo evolutivo dell'edilizia palaziale, fatta eccezione per gli aspetti legati alla difesa, che, a partire ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] di s. Stefano su bratteati di Halberstadt (1149-1160). Tra i soggetti religiosi si può ricordare il sudario posto come piccolo segno sui ducati d'oro del Senato romano (Corpus Nummorum Italicorum, 1910-1971, XV, p. 161). Con l'eccezione di Maria, le ...
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GAZA (ebraico ῾Azzān; Γάζα)
A. Comotti
Città della Palestina, la più meridionale delle cinque città filistee, situata all'interno, sulla strada per l'Egitto; riuscì a mantenersi indipendente nei riguardi [...] una giovenca. Particolarmente interessante è il tipo che la mostra, con gli attributi consueti, in atto di porgere la mano in segno di benvenuto ad Io. Talvolta infine G. è raffigurata di fronte, accanto ad una giovenca, entro l'arco centrale di un ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...