andare¹ [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- dal lat. vadĕre "andare"] (pres. indic. vado [tosc. o lett. vo, radd. sint.], vai, va [radd. sint.], [...] a fondo, crollare, fallire, rovinare; andare a vuoto [non avere l'effetto voluto] ≈ fallire, mancare, sbagliare. ↔ andare a segno, azzeccare, centrare, colpire; andare di bene in meglio ≈ migliorare. ↔ andare di male in peggio; andare di male in ...
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velo /'velo/ s. m. [lat. vēlum]. - 1. a. (tess.) [tessuto molto fine, leggero e trasparente] ≈ ‖ garza, organdis, organza, tulle. ● Espressioni: fig., velo palatino (o pendulo) → □. b. (estens.) [pezzo [...] (ø), velare (ø). ↔ aprire (ø), palesare (ø), rivelare (ø). b. (fig.) [lieve offuscamento del volto, degli occhi e sim., come segno esteriore di uno stato d'animo, con la prep. di: un v. di malinconia] ≈ ombra. 4. (artist.) [reticolato di fili tesi su ...
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-semia [der. del gr. sē̂ma "segno"]. - (ling.) Secondo elemento di alcune parole composte nella terminologia linguistica, come enantiosemia, polisemia, nelle quali vuol dire "significato". ...
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accidente /atʃ:i'dɛnte/ s. m. [dal lat. accĭdens -entis, part. pres. di accidĕre "accadere"]. - 1. a. [ciò che accade, spec. fortuitamente] ≈ caso, circostanza, combinazione, evenienza, evento, imprevisto, [...] a., non gliene importa un a.] ≈ (fam.) cacchio, (fam.) cavolo, (volg.) cazzo, niente, nulla, (fam.) tubo. 5. (mus.) [segno che indica l'innalzamento o l'abbassamento di un suono della scala] ≈ alterazione. ⇓ bemolle, bequadro, diesis, doppio bemolle ...
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semiologia /semjolo'dʒia/ (meno com. semeiologia) s. f. [comp. del gr. sēmêion "segno" e -logia, calco del fr. sémiologie, coniato prob. da F. de Saussure (1857-1913)]. - 1. [scienza dei segni, linguistici [...] o di altro tipo] ≈ semiotica. 2. (med., non com.) [disciplina che ha per oggetto il rilievo e lo studio dei segni che orientano verso la diagnosi] ≈ [→ SEMEIOTICA]. ...
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cifra (ant. cifera /'tʃifera/, zifera /'tsifera/, zifra/'tsifra/) s. f. [dal lat. mediev. cifra, arabo ṣifr "nulla, zero", calco del sanscr. śūnyá "vuoto, zero"]. - 1. a. [ciascuno dei segni con cui si [...] nello spionaggio e sim., con cui si attribuiscono ai segni valori diversi dai consueti sulla base di una regola o ↔ in chiaro. 4. (lett., artist.) [tratto distintivo di uno scrittore, di un artista] ≈ impronta, mano, segno, traccia. ‖ maniera, stile. ...
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preallarme s. m. [der. di allarme, col pref. pre-]. - 1. [condizione di aumentata vigilanza in vista di un pericolo: stato di p.] ≈ allerta, attenzione. ↑ allarme. 2. (fig.) a. [elemento che fa presagire [...] qualcosa: questi sintomi sono un p.] ≈ avvertimento, preavviso, segnalazione, segnale, segno. ‖ presagio. b. [stato di attesa mista a preoccupazione che precede un avvenimento importante: è sempre in p.] ≈ agitazione, ansia, tensione. ...
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preannuncio /prea'n:untʃo/ s. m. [der. di preannunciare]. - 1. [il rendere noto un fatto imminente: i giornali hanno dato un p. della imminente crisi di governo] ≈ annuncio, anticipazione, preavviso. ‖ [...] . 2. (estens.) [avvenimento che annuncia il prossimo verificarsi di qualcosa: un tuono improvviso fu il p. del temporale] ≈ annuncio, avvertimento, avvisaglia, indizio, preludio, (lett.) prenunzio, (lett.) prodromo, segnale, segno. ‖ presagio, spia. ...
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preavviso /prea'v:izo/ s. m. [der. di avviso, col pref. pre-]. - 1. [il preavvisare e, anche, lo scritto con cui si preavvisa: se n'è andato senza p.; effettuare uno sciopero senza p.; ricevere un p. di [...] pagamento] ≈ annuncio, avvertimento, avviso, comunicato, comunicazione, nota, notifica, notizia, (non com.) preannuncio. 2. (estens.) [elemento che fa presagire qualcosa] ≈ avvertimento, indicazione, segnalazione, segnale, segno. ...
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mallevare (ant. manlevare) v. intr. [lat. manum levare "alzare la mano" in segno di giuramento] (io mallèvo, ecc.; aus. avere). - (giur.) [assumere su di sé un'obbligazione assunta da un'altra persona, [...] con la prep. per: m. per qualcuno] ≈ farsi garante, garantire ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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