porre /'por:e/ (ant. ponere /'ponere/) [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, [...] tempo in mezzo ≈ immediatamente, seduta stante, senza indugio, subito, (fam.) su due piedi. 2. (lett.) [assol., posizionare in segno di commemorazione una lapide, un monumento e sim.: la moglie pose a perenne memoria] ≈ collocare, dedicare. 3. (fig ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] in senso temporale - Rispetto a f., termine e conclusione suonano spesso meno perentori, oltreché più formali: il suo tradimento segnò la f. della nostra storia d’amore; la sua inquietudine aumentava avvicinandosi al termine del suo viaggio che le ...
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abortire v. intr. [dal lat. tardo abortire] (io abortisco, tu abortisci, ecc.). - 1. (aus. avere) [interrompere una gravidanza: a. in seguito a una caduta] ↔ partorire, (pop.) sconciare, (fam.) sgravare. [...] . essere) (fig.) [non riuscire: il tentativo è miseramente abortito] ≈ andare a vuoto, (fam.) andare male, fallire, (fam.) fare cilecca, (fam.) fare fiasco. ↔ andare a segno, andare bene, andare in porto, avere buon esito, avere successo, riuscire. ...
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fischiare [lat. tardo fistŭlari, propr. "suonare la zampogna"] (io fìschio, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [mandare un suono stridulo soffiando tra i denti, tra le labbra o in strumento apposito: [...] . femm. di fischiare], non com. - 1. [suono che si rivolge a un cantante, a un attore, ecc., come segno di disapprovazione: accogliere a fischiate] ≈ fischio. ↔ applauso, battimano, (lett.) plauso. 2. (estens.) [suono fatto per chiamare] ≈ fischio ...
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chiamata s. f. [part. pass. femm. di chiamare]. - 1. a. [accertamento delle presenze in un consesso e sim.] ≈ appello, (burocr.) chiama. b. [esortazione a venire, a presentarsi e sim.: rispondere a una [...] telefonica e, anche, la conversazione stessa: ho avuto molte c.] ≈ colpo (di telefono), squillo, telefonata. 3. (tipogr.) [nelle bozze e sim., segnale che rinvia ad altra parte della scrittura] ≈ rimando, rinvio. ⇑ indicazione, nota, segno. ...
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segare v. tr. [lat. sĕcare "tagliare"] (io ségo, tu séghi, ecc.). - 1. [dividere in due o più parti con la sega: s. un tronco] ≈ ⇑ recidere, tagliare. 2. (estens., iperb.) [stringere tanto da penetrare [...] nella pelle: la corda gli ha segato i polsi] ≈ lasciare il segno (in), segnare. ‖ tagliare. 3. a. (region.) [tagliare il grano, il fieno e sim.: s. il fieno] ≈ falciare, mietere. b. (fig., gerg.) [rimuovere bruscamente dal proprio posto] ≈ (fam.) ...
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portento /por'tɛnto/ s. m. [dal lat. portentum, propr. "presagio, segno celeste"]. - 1. [fatto fuori dell'ordine naturale delle cose o che ha dell'eccezionale: non credere nei p. dei maghi] ≈ meraviglia, [...] miracolo, prodigio. 2. (estens.) a. [persona straordinariamente dotata: quel ragazzo è un p. in storia] ≈ (fam.) dio, (fam.) drago, fenomeno, (fam.) mostro, monstrum, perla, prodigio, talento, [spec. nello ...
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segnatura (ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. 4, dal lat. mediev. signatura]. - 1. (non com.) a. [il segnare per dare rilievo a qualcosa] ≈ notazione, segno. b. [con riferimento a cosa o [...] 2. (bibl.) [indicazione della posizione di un volume in una biblioteca] ≈ collocazione. 3. (sport.) [vantaggio conseguito segnando a favore della propria squadra, spec. nel calcio: tempo conclusosi senza segnature] ≈ goal, gol, marcatura, punto, rete ...
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accenno /a'tʃ:en:o/ s. m. [der. di accennare]. - 1. [l'accennare brevemente o di sfuggita, con la prep. a: fare a. a una faccenda] ≈ allusione, cenno. ↑ richiamo, riferimento. 2. (estens.) [l'accennare [...] ≈ attacco, [solo con riferimento al movimento corporeo] abbozzo. 3. (fig.) [lieve avvertimento di un fenomeno, dell'evoluzione di una situazione, ecc., con la prep. di: a. di pioggia, di miglioramento] ≈ avvisaglia, indizio, segnale, segno, sintomo. ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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