«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] di darsi un nome, un’identità, attraverso di esso (è l’intenzione stessa di tracciare personalmente il segno a crearlo); perciò, il segno ha tre funzioni: segnare il punto nello spazio, segnalare che lì c’è un punto e simboleggiare chi l’ha tracciato ...
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IntroduzioneNel 1981 una task force composta da esperti provenienti da diversi settori disciplinari, tra cui ingegneri, fisici, scienziati comportamentali e filosofi, venne riunita per discutere della [...] alle sonde Pioneer 10 e Pioneer 11 nel 1972 come messaggio per civiltà aliene intelligenti, il loro statuto di segno si rende evidente anche, e soprattutto, quando il loro significato risulta indecifrabile, potendo così dire che soddisfano per lo ...
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Cosa si intende per segno?Il segno è definito in linguistica come unità fondamentale della comunicazione, costituito da due facce: il significante e il significato (la realtà altra cui il significante [...] il ripetersi periodico di questa problematica: ogni qual volta che il reale muta è necessario aggiornare il nostro repertorio di segni, crearne di nuovi, adeguarli all’avanzare della tecnica e dell’io, poiché se non vi è corrispondenza tra parole e ...
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Finito pranzo, mi siedo alla scrivania e apro il manuale, pronto per studiare: “È il momento della non-costruzione, che svela l'assenza di attualità del concetto anche attraverso l'invito a sottolineare, [...] che non puoi fare che tu, per te qualcosa da poter fare dovrebbe esserci”. In lingua corrente: “Magari anche meno”. Il segno è in linguistica l’associazione di un significante e di un significato. Nella sua forma più semplificata, è l’unione di un ...
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«Dio Pierpaolo (...) Pasolini!» sentenziava ai limiti del nuovo millennio una gioviale signora mantovana, notando la macchia fatta dalla nipote sul divano (Turino 2000: 172). Qualche tempo fa, una simile [...] raccolta di conversazioni orali. Altre volte la bestemmia viene accentuata dall’aggiunta di materiale linguistico (‘dio porcone’), segno, forse, che l’alto uso provoca in certi contesti una svalutazione semantica, sanabile attraverso un’iperbole o ...
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È diventata una realtà con la quale rapportarsi, anche su documenti ufficiali, quella consuetudine, consolidatasi in pochi anni, che prevede il ricorso a un nuovo segno grafico, lo schwa, finora quasi [...] che l’atto linguistico non esiste se non in società e che il significato che viene connesso a un insieme di segni è puramente convenzionale (diciamo pure buona parte delle volte, per tenerci amico il Platone del Cratilo). Certo, però, c’è differenza ...
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Nell’ambito pubblico, le due varietà più interessanti da osservare per i loro risvolti collettivi sono il journalese e il burocratese.Il journalese è, abbastanza intuitivamente, la lingua dei giornali. [...] genere da un altro, ovvero i tratti linguistici specifici di un determinato modo di parlare o di scrivere. Comprendere i segni aiuta a sfruttare ogni genere nelle sue massime potenzialità; e qualcuno direbbe che a volte, durante un’interrogazione di ...
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Quando il singolo frame di un film basta a individuare il suo regista è un segno che questi ha realizzato un lavoro innovativo e personale, così come Sofia Coppola, una delle poche registe donne affermate [...] retta. Il film si conclude qua. La linea retta individuata dal protagonista, che finalmente procede in avanti, è il segno tangibile del cambiamento. In definitiva, attraverso la storia di Johnny e Cleo, il film ci invita a riflettere sulle nostre ...
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Come si può definire la parola tradizione? Certamente sono diverse le sfumature e i vari significati che a seconda del contesto le vengono attribuiti. Forse però il modo più semplice e incisivo per introdurre [...] ’associazione tra la debolezza e l’atto del piangere. Commenta infatti che Gesù non disprezza le lacrime né le considera segno di debolezza e per dare fondamento alla sua argomentazione ricorda il passo in cui anche Gesù pianse quando vide le lacrime ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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